lunedì 29 febbraio 2016

Stadio Colombes

Lo stadio Yves du Manoir(Colombes)di Parigi è uno degli impianti più antichi e ricchi di storia sportiva del vecchio continente;sorto nel sito che precedentemente ospitava un'ippodromo,nel corso della sua lunga vita ha accolto gare olimpiche di atletiche,la finale di Coppa del Mondo di calcio del 1938 oltre alle gare interne del Racing Club de France fino al 1932,e delle nazionali di calcio e di rugby transalpine fino all'inizio degli anni 70'.
Andato in disuso nel corso degli anni 80',ha visto abbattute le tribune laterali mantenendo una capienza di 7000 spettatori che assiepano i suoi spalti in occasione delle gare interne del Racing Metro di rugby;tra le curiosità da segnalare c'è il fatto che ben due film passati alla storia hanno ambientato qui alcune delle loro scene:Momenti di Gloria che ripercorreva la storia di due amici britannici imopegnati nelle Olimpiadi dl 24' lo utilizzò per simulare le gare di atletica,e poi Fuga per la vittoria in cui la partita fulcro del film è ambientata proprio al Colombes

Silvio Piola

Forte fisicamente,capace di segnare praticamente in tutti i modi,dotato di un senso acrobatico fuori dal comune:è Silvio Piola,recordman di segnature nella massima divisione con 290 centi in 633 incontri disputati,detentore del primato del maggior numero di goals in una partita con 6(eguagliato soltanto da Sivori) e protagonista assoluto nella Coppa del Mondo 1938 vinta dall'Italia con 5 sue reti(di cui 2 in finale contro l'Ungheria.
Nato in provincia di Pavia ma di origini vercellesi,inizia la propria carriera con la squadra della sua città,la gloriosa Pro Vercelli dove disputa 5 stagioni nella massima divisione prima di passare nel 34' alla Lazio fortemente voluto da alcuni gerarchi fascisti che all'epoca facevano il bello ed il cattivo tempo;rimane con le aquile biancocelesti per 9 anni segnando 143 reti  e conquistando cosi la maglia della nazionale azzurra con cui debuttò con doppietta il 24 marzo del 1935 al Prater di Vienna contro il Wunderteam austriaco,in quel periodo una delle migliori selezioni nazionali al mondo nonchè bestia nera dell'Italia.
Il suo apice in maglia azzurra come detto lo raggiunse nel 1938 allor quando guidò l'attacco che poteva contare anche su gente come Meazza,arretrato proprio per fargli spazio davanti,e Colaussi tra gli altri;disputò l'ultimo incontro sentendo l'inno di Mameli nel 1952 a quasi quarant'anni convocato anche dall'ex compagno e rivale Meazza che faceva parte della commissione tecnica che allora guidava gli azzurri.
Lasciata la Lazio nel pieno della seconda guerra mondiale tornò nel suo Piemonte per vestire le maglie di Juventus e Novara prima di ritirarsi e dedicarsi alla carriera di allenatore;celebre è la sua specialità,ovvero il tiro in rovesciata vero e proprio marchio di fabbrica di Silvio Piola;di lui l'ex commissario tecnico Vittorio Pozzo disse:"segna di destro,di sinistro,di testa...ma non ho mai visto uno come lui in rovesciata".

Jose Mourinho,quale futuro per lo special one?

Ora che si sono accasati sia Ancelotti che Guardiola,è certamente lui l'uomo più corteggiato e desiderato del calcio mondiale almeno per quanto riguarda la panchina:stiamo parlando di Jose Mourinho che da quando ha risolto il proprio contratto con il Chelsea è statto accostato prima ad una squadra poi ad un'altra.
Dato le ambizioni da vincente del portoghese ed il cachet che chiede,ora come ora sono veramente 6/7 teams a potersi permettere il suo ingaggio,vediamo quali sono e perchè potrebbero volerlo con loro oppure no

Il primo nome è quello del Real Madrid che da subito si è fatto avanti con lo special one quando si era capito che i giorni di Benitez al Bernabeu erano finiti,ma la risposta è stata negativa vuoi per il fatto che il gioco di Jose non è mai piaciuto agli esigenti madridisti,vuoi perchè checchè se ne dica anche i rapporti con Cristiano Ronaldo non erano dei migliori,vuoi anche perchè fresco della giubilatura da parte del Chelsea il portoghese non voleva tornare dove era già stato.

Barcellona:forse i soldi per i catalani non sarebbero un problema,ma avendo già Luis Enrique a loro un tecnico non serve e poi Mourinho ed il pianeta Barcellona sono diversi come il sole e la notte senza contare il passato con le merengues.

Bayern Monaco:anche qui con l'allenatore sono già a a posto,poi la Bundesliga mal si adatterebbe ad un tipo come l'uomo di Setubal amante della polemica a tutti i costi e che pone se stesso al di sopra anche del club per cui lavora.

Inter:i tifosi farenìbbero carte false per averlo di nuovo a a Milano,ma vale in parte il discorso già fatto per il Real ed inoltre attualmente è fuori portata per le casse nerazzurre;di rimbalzo è stranamente immaginabile oltrchè economicamente improponibile vedere lo special one alla Juve o al Milan.

Paris Saint Germain:quei i soldi ci sono ed in abbondanza,ma ce lo vedete uno come lui nel salottiero ed ovattato calcio francese?Io no

Chelsea:già visto

Manchester City:poteva essere un'idea perchè anche qui i petrodollari ci sono,ma con l'arrivo di Guardiola...

Manchester United:e qui...mi sa che ci siamo.Già ai tempi dell'addio di Sir Alex Ferguson si diceva che Mourinho sarebbe stato il suo sostituto,data anche la stima che correva all'epoca tra i due;oltre al fattore economico ed al datto di poter riportare in alto lo United,a stimolare lo special one ci sarebbe la possibilità di affrontare nuovamente ed il posizione pressochè paritaria i suoi due più grandi avversari:Pep Guardiola al City ed Arsene Wenger all'Arsenal.

Altre improbabili destinazioni sarebbero il mondo arabo o quello orientale,ma ce lo vedete uno come Jose a afar polemica  ìn mezzo al deserto o all'ombra della Grande Muraglia?

Calcio week

Cade dopo 28 turni ed un vantaggio che era arrivato a 25 punti sulla seconda il Paris Saint Germain,sconfitte alla Gerland da un'Olympique Lione che dopo un periodo negativo risale in terza posizione nella classifica del campionato francese;alle spalle dei parigini e del Monaco continuano ad avvicendarsi le avversarie per quella che sarà una lunga volata fino a maggio per il terzo posto champions,mentre in coda sprofonda sempre più il Tolosa.
Nella Liga continua inarrestabile la marcia del Barcellona che vince soffrendo in casa contro il Siviglia,mentre nel big match della giornata l'Atletico Madrid è corsaro al Bernabeu con goal di un sempre più super Griezmann,togliendo di fatto ai"cugini"le residue speranze di titolo ed alimentando le proprie;dopo aver passato il turno in Europa League vince ancora il Villareal che è sempre più saldamente in quarta posizione a 2 punti dalle merengues.
In Germania continua quello che è diventato un'elastico tra Bayern e Borussia Dortmund e che varia dai 5 agli 11 punti a seconda di quando le due contendenti scendono in campo;dietro c'è un gruppetto che va dal sorprendente Hertha allo Schalke che lotterà per gli altri due posti champions;continua la stagione nera del Werder Brema che si fa bloccare in casa anche dal Darmstadt rimanendo terz'ultimo in classifica nelle posizioni che l'anno scorso furono di Amburgo e Stoccarda.
Successo ai rigori del Manchester CIty ai danni del Liverpool nella finale di Coppa di Lega disputata a Wembley grazie alle parate dell'argentino Caballero e al centro decisivo dal dischetto di Yaya Toure;in campionato vince quasi allo scadere e mantiene la vetta il Leicester braccato dal Tottenham vincente in rimonta sullo Swansea;va al Manchester United il match di cartello contro l'Arsenal grazie anche alla doppietta del 18enne esordiente Rashford oltre al centro di Herrera.I Gunners si confermanao per l'ennesima volta squadra incapace di vincere quando conta,bella da vedere ma evanescente quando i punti si fanno pesanti.
Nella Serie A italiana che vivrà stasera un'altro importante incontro tra Fiorentina e Napoli,va alla Juventus il derby d'Italia contro un'Iter che è passata in due messi dalla vetta della classifica ad una caduta libera che trova forse una spiegazione nella vociferata rottura tra alcuni giocatori e Mancini;continua intanto il proprio filotto la Roma giunta alla sesta vittoria consecutiva e risale ancora il Milan che pur continuando a non brillare si porta intanto a -1 dai cugini nerazzurri.

domenica 28 febbraio 2016

Francisco Gento

L'unico uomo ad aver vinto 6 Coppe dei Campioni è spagnolo,nato a Santander nel 1933 ed ha giocato accanto a campioni quali Di Stefano,Puskas,Kopa,Santamaria...il suo nome è Francisco Gento,di professione ala sinistra con il vizio di seminare gli avversari come birilli per servire assist al bacio al centro dell'area.
Dopo aver esordito nella squadra della propria città passa al Real Madrid dove trascorre l'intera carriera divenendone capitano e bandiera,idolo dei tifosi che lo paragonavano agli altri grandi assi delle merengues;funambolo di fascia non disdegnava di accentrarsi per concludere lui stesso a rete essendo dotato di velocità e controllo di palla straordinari;gioca con il Real dal 1953 al a971,quando conclude la propria parabola agonistica subentrando a Velazquez nella ripetizione della finale della Coppa delle Coppe contro il Chelsea.
Soprannominato Paco da tutti,vince 12 campionati disputando 10 finali europee con i blancos essendone primattore in più di un'occasione;non altrettanto fortunata la sua esperienza con le Furie Rosse con cui disputa oltre 40 incontri mancando però il titolo europeo del 64' perchè non prende parte alla fase finale della manifestazione.
Dopo il ritiro rimane comunque un'uomo Real vedendo vestire la camiseta blanca anche ai nipoti Paco e Julio Llorente;viene unanimemente considerato tra i più grandi giocatori iberici di ogni epoca,forse il migliore dell'era romantica del calcio.

I Grandi Club:Athletic Club Bilbao

Quella dell'Athletic Bilbao può essere vista come l'ultima follia dell'era moderna,un modo di intendere il calcio anacronistico e non più al passo coi tempi,ma è sicuramente ammantata di un fascino indiscutibile.è l'unico tra i club di medio alto livello che,nonostante la sentenza Bosman,nonostante le televisioni,gli sponsor e quant'altro continua ancora fermamente nella propria politica di tesserare solo ed esclusivamente giocatori di origine basca o che si siano formati calcisticamente in settori giovanili baschi.
Questa politica autarchica è da sempre marchio di fabbrica e bandiera del popolo basco oltre che dello stesso club,tanto che in un sondaggio di qualche anno fa la quasi totalità dei tifosi si oppose all'eventualità di tesserare giocatori stranieri,ribadendo la propria identità;nononstante questa chiusura all'esterno,nel corso della propria ultra centenaria storia(è stato fondato nel 1898)l'Athletic ha sempre rivaleggiato con le grandi potenze di Madrid e Barcellona,essendo peraltro l'unica insieme ad esse ad aver disputato tutte le edizioni della Liga.
Nella bacheca biancorossa troviamo 24 coppe del re,8 titoli nazionali oltre ad una coppa uefa persa contro la Juventus sul finire degli anni 70';teatro delle gesta dei baschi è lo stadio San Mames soprannominato La Catedral,terreno pressochè inespugnabile negli anni d'oro del team e vero e proprio luogo dove esprimere lo sconfinato orgoglio basco.
Il team deve il proprio nome e le proprie origini agli inglesi che sul finire dell'ottocento approdavano numerosi nel porto di Bilbao per commercio e che dalla madrepatria esportarono un gioco chiamato football;tra gli abitanti del luogo e la sfera di cuoio fu amore a prima vista,un'amore che dura anocra oggi nonostante anche l'Athletic abbia fatto qualche concessione alla modernità come ad esempio lo sponsor,rigorosamente basco sulle maglie;numerosi e di prestigio sono invece stati gli allenatori stranieri che hanno guidato i biancorossi nel corso del loro secolo ed oltre di vita,portando al successo giocatori come ad esempioRafael Moreno detto"Pichichi"formidabile sfondareti da cui prende il nome il titolo di capocannoniere della Liga,oppure l'altro attaccante Zarra,il portiere Iribar,il difensore Alexanco o la forte mezzala Julen Guerrero e l'altro difensore Bixente Lizarazu francese di passaporto ma di estrazione basca.
Finchè la bandiera dell'Athletic Club continuerà a sventolare alta nel cielo, il calcio manterrà almeno l'ultima briciola di romanticismo incarnato da questa anacronistica follia.


Velodrome

Il Velodrome è lo stadio che ospita i match interni dell'Olympique Marsiglia,la squadra con la tifoseria più calda di Francia protagonista di un'accesa rivalità con il Paris Saint Germain;costuito a partire dal 1935,nel corso della sua storia ha ospitato due coppe del mondo di calcio,un campionato europeo oltre ad incontri della nazionale transalpina di rugby che periodicamente lo utilizza per i test matches di novembre.
Ristrutturato 4 volte nel corso di 80 anni di storia è stato recentemente dotato di una moderna copertura prima del tutto inesistente,dandogli un'aspetto più moderno al passo con gli impianti del nuovo millenni ultra confortevoli;è stato inoltre protagonista principe di uno degli episodi più clamorosi nella storia della Coppa dei Campioni, quando a causa del guasto all'impianto di illuminazione l'amministratore delegato del Milan Adriano Galliani decise di ritirare la squadra dal campo dato che la disfunzione durava da oltre un'ora.In quel momento il punteggio era sul 1-0 per i francesi e la squadra rossonera sarebbe stata eliminata in virtù del 1-1 dell'andata;a causa di tale decisione il Milan fu sconfitto a tavolino per 3-0 e venne oltretutto squalificato per un'anno dalle competizioni europee.
Era quella l'epoca dell'Olympique invincibile di Bernard Tapie che avrebbe poi raggiunto la finale in quel 1991 perdendola e quella del 1993 invece vinta ancora contro il Milan,ma questa è una storia che vi racconterò un'altra volta.

Derby d'Italia

Va in scena stasera allo Juventus Stadium quello che è definito il Derby d'Italia,etichetta che all'epoca fu coniata da Gianni Brera per indicare le due formazioni che avevano disputato tutti i campionati di Seria A dall'istituzione del girone unico;le vicende che portarono dieci anni orsono alla retrocessione dell Juve le conosciamo tutti,e ciò per alcuni ha fatto decadere l'accezione corrente della definizione.
C'e' anche da dire che ad esempio da parte milanista si rivendica il fatto che proprio le sfide dei rossoneri contro le zebre dovrebbe essere definito come derby nazionale in quanto sono le squadre con più seguito di tifosi;lasciando da parte queste dispute di araldica diamo qualche connotazione storica al match di stasera che oltre al prestigio mette in palio punti importanti per la classifica.
Il primo episodio che citiamo è senza dubbio quello relativo al campionato 60/61,il primo che vide il mago Helenio Herrera sedere sulla panchina nerazzurra reduce dall'avventura col Barcellona;in quella stagione l'Inter parti a raffica con 18 goals nelle prime quattro partite facendo presumere a molti un'annata trionfale,mentre per contro la Juventus campione d'Italia in carica parti a rilento lasciando andare in testa gli avversari;al contrario nel girone di ritorno i bianconeri infilarono un filotto di 5 vittorie consecutive che li portò al comando mentre i nerazzurri per contro caddero 4 volte di seguito vedendosi scavalcare anche dai cugini rossoneri.
Il 16 aprile si giocò JuvE-Inter ed il match venne sospeso per invasione di campo da parte di spettatori senza biglietto dando la vittoria per 0-2 a tavolino agli ospiti,alchè i bianconeri presentarono ricorso il quale venne accolto alla vigilia dell'ultima di campionato e ciò suscito le ire milanesi in quanto Umberto Agnelli era presidente sia della Juve che della Figc;con la ripetizione del match prevista il 10 giugno,nell'ultimo turno i bianconeri pareggiarono a Bari mentre i nerazzurri persero a Catania regalando lo scudetto ai torinesi che avevano ormai 3 punti di vantaggio.Questo porto Angelo Moratti ad ordinare al mago di schierare la formazione primavera per protesta contro le ingerenze della federazione;la sfida terminò 9-1 per i torinesi con 6 goals di Sivori e rete della futura bandiera interista Sandro Mazzola.
La seconda vicenda fa riferimento alla stagione 97/98 e al famosissimo rigore reclamato dai meneghini per il presunto fallo di Iuliano su Ronaldo nel match andato in scena al Delle Alpi il 26 aprile;i due team si alternarono alla guida del torneo con i nerazzurri partiti subito forte ed i bianconeri che come loro tradizione rimontarono scavalcato il capodanno,complice la flessione subita dall'Inter nel mese di gennaio pur guidata dalla stella dell'epoca Ronaldo che fu strappato da Moratti figlio non senza polemiche durante l'estate precedente al Barcellona.
La sfida fu decisa da Alex Del Piero ma il contestato rigore reclamato dai milanesi provocò furenti polemiche mediatiche e fini addirittura in Parlamento,alimentando l'astio tra le due tifoserie per tutto il decennio successivo fino ai fatti del 2006,anche perchè la domenica successiva l'Inter perse regalando di fatto il titolo ai bianconeri;stasera si sriverà un'altra pagina dell'antica rivalità.

sabato 27 febbraio 2016

Gaetano Scirea

Un signore in campo e fuori:questa potrebbe essere la frase perfetta per definire Gaetano Scirea,uno dei più grandi ed eleganti difensori nella storia del calcio e pilastro della Juventus e della nazionale italiana per oltre 2 lustri.
Nato in Lombardia cresce nelle giovanili dell'Atalanta che negli anni 70' era insieme alla Cremonese il bacino da cui soprattutto la Juve pescava quando aveva bisogno di rinnovare le proprie formazioni;fatta la trafila nel settore giovanile,esordisce in prima squadra giocando talora anche nel ruolo di centrocampista,esperienza che gli servirà moltissimo più avanti nel corso della sua carriera.
Dopo un paio di stagioni è considerato pronto per il grande salto verso Torino,dove dapprima si ritaglia spazi quando e dove capita,salvo poi ereditare da Salvador la maglia n°6 che lo contraddistinguerà per sempre;si impone ben presto all'attenzione generale per l'eleganza nei movimenti e la pulizia negli interventi difensivi,tanto che terminerà la carriera senza ricevere mai un'espulsione,cosa rara per il ruolo che ricopriva.
La sempre maggiore abilità dimostrata con i bianconeri lo porterà presto a vestire l'azzurro dell'Italia con cui esordice nel 75' essendo poi protagonista della favola nel Mundial spagnolo in cui marca anche una rarissima rete in finale;sia in bianconero che in nazionale forma con Zoff,Gentile e Cabrini una delle più forti linee difensive nella storia del calcio.
E' sempre trai protagonisti della Juventus di Trapattoni che è la prima squadra a vincere tutti i trofei internazionali,e lo fa ovviamente da primattore silenzioso com'è nel suo stile e carattere senza mai una parola fuori posto o con tono inopportuno.
Terminata la carriera da  giocatore rimane in società come aiutante di Zoff divenuto nel frattempo allenatore e come osservatore:proprio durante una missione in Polonia per visionare gli avversari dei bianconeri nel primo turno di coppa Uefa 89/90 perde la vita in un tragico incidente stradale causato dll'incuranza del suo autista che avevo riempito di taniche di benzina il bagagliaio dell'auto,fatto risultato poi fatale nell'impatto con un camion.
Se ne andava cosi a nemmeno 40 anni uno dei più grandi difensori nella storia del football,campione di stile in campo ed eleganza nella vita lasciando un grande vuoto in chi lo ha conosciuto ed ammirato.

Manchester United-Arsenal

Va in scena domani ad Old Trafford una delle rivalità più forti e sentite nell'intero panorama calcistico mondiale;di fronte Red Devils e Gunners per una sfida che dall'inizio degli anni novanta è sempre stata fonte di polemiche tra manager e giocatori delle due sponde,mentre fino ad allora  non si erano registrati episodi particolarmente incandescenti.
Tutto può partire da un match del marzo 91' in cui due dei protagonisti,lo scozzese Brian McClair per i Diavoli Rossi e lo svedese Anders Limpar per i cannonieri,ingaggiarono un duello personale che coinvolse anche i rispettivi compagni;ciò comportò oltre alle sanzioni sul terreno di gioco comminate dall'arbitro,anche quelle dell'allora Big League dando il là ad un confronto che si sarebbe acuito negli anni a venire quando il francese Arsene Wenger arivo a guidare i londinesi.
In mezzo a mille polemiche,episodi dubbi e vittorie dall'una e dall'altra parte si ricordano 2 eventi in particolar modo avvenuti l'uno a Manchester e l'altro ad Highbury;nel primo si narrà che il focoso e leggendario manager scozzese Alex Ferguson abbia boicottato il tradizionale ritrovo post gara tra i due allenatori inviperito per quello successo in campo,facendo altresi volare cibarie e vettovaglie.Nel secondo lo scenario è quello del mitico ed oramai demolito Arsenal Stadium di Highbury e protagonisti sono i capitani di allora,ovvero l'irlandese Roy"The Boy"Keane per lo United ed il francese Patrick Vieira per i Gunners;considerati a ragione i rappresentanti in campo dei rispettivi manager e promotori di filosofie diametralmente opposte in campo ed anche fuori,i due diedero vita ad un famosissimo scambio di minacce,accuse e provocazioni fin dal tunnel degli spogliatoi,continuando poi a darsele di santa ragione una volta in campo;nello stesso match va anche ricordato l'epiteto che l'astro emergente Wayne Rooney affibiò a Robert Pires,ovvero quello di frocione francese".
Passati quei tempi e cambiati i protagonisti domani si scriverà un nuovo capitolo della saga,ma mentre i londinesi possono ancora ambire al titolo il Manchester United veleggia in un'anonima posizione di retroguardia senza una precisa identità ed in preda ad una latente nostalgia per i bei tempi andati e per i suoi condottieri,in campo come in panchina.

Campionato europeo per clubs

L'ultima sparata del presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis(noi imprenditori dobbiamo metterci d'accordo per un campionato europeo per clubs)ci da lo spunto per affrontare un tema che è sul tavolo oramai da 3 decenni,possiamo dire fin da quando Silvio berlusconi acquistò il Milan con un progetto di respiro internazionale.
L'Uefa ha sempre respinto questa ipotesi temendo di non poter avere più alcun controllo sui maggiori clubs europei,celando ciò con la scusante poco credibile che essa deve rappresentare tutte le federazioni,anche le più piccole e povere;in realtà per mantenere sotto il proprio ombrello quella che a tutti gli effetti è diventata un'industria il massimo organismo ha dovuto nel tempo fare diverse concessioni che per un certo periodo accontentano i clubs più potenti,almeno finchè non aumentano i ricavi e quindi la giostra ricomincia.
Ad inizio anni 90' si è passati dalla formula ad eliminazione diretta a quella parzialmente a gironi per la Coppa dei Campioni,salvo poi nel corso degli anni e sotto la crescente pressione del G 14 che rappresentava le società più potenti snaturare in maniera definitiva la massima competizione europea ammettendo le più teams per paese e dando vita quindi alla Champions League,se dal punto di vista commerciale quest'operazione è sicuramente un successo,da quello sportivo lascia parecchi dubbi in quanto costringe squadre campioni nazionali di piccole nazioni ad infiniti turni preliminari per accedervi,mentre qualifica direttamente ai gironi clubs delle federazioni maggiori,senza contare che permette la vittoria a squadre che l'anno prima sono giunte con 25/30 punti di ritardo dai propri campioni nazionali.
A condire la macedonia venutasi a creare ci si è messa la sentenza Bosman che ha permesso la libera circolazione dei giocatori comunitari,consentendo alle formazioni più ricche di andare a pescare ovunque ed aumentando a dismisura il gap tecnico con le rivali meno abbienti;la prova di quanto detto sta nel fatto che oramai in fondo alla Champions League arrivano sempre le solite note e che il mercato è dominato da un ristretto manipolo di oligarchi.
Risultando più folkloristico che altro il fatto che il Napoli possa venire ammesso ad un'ipotetico campionato europeo,la scelta da fare è oramai ben precisa ed inevitasbile se si vuole che il calcio rimanga uno sport:o si trova la maniera di tornare in qualche modo alle origini salvaguardando gli introiti commerciali,oppure si lascia campo aperto a chi davvero vuole una superlega a numero chiuso in stile americano e si organizza un'attività complementare ed alternativa per gli altri;anche questo sarà un problema da affrontare per il neo eletto presidente della Fifa Gianni Infantino.

venerdì 26 febbraio 2016

Old Trafford

L'Old Trafford è in pratica da sempre la casa del Manchester United,i famosissimi Red Devils.Costruito a partire dal 1909 ed inaugurato l'anno successivo ha da quel momento sempre ospitato le partite casalinghe dello United tranne nel periodo che va dal 1941 al 1949 in quanto bombardato e semi distrutto durante la seconda guerra mondiale perchè adibito a deposito di armi;in quel periodo i Diavoli Rossi traslocarono al Maine Road ospiti del City.
Soprannominato da Sir Bobby Charlton"The Theater of Dreams",hanno varcato la sua soglia le più grandi leggende del calcio britannico e mondiale;durante il periodo di ricostruzione di Wembley ha ospitato svariate volte la nazionale inglese,oltre a semifinali di FA Cup ela finale di Champions League 2003.
Famosissime e tristemente celebri sono la targa che ricorda le vittime della tragedia aerea dei Busby Babes e l'orologio che è fermo alle 15.03 del 06 Febbraio 1958,ora della tragedia di Monaco di Baviera.
Capace di una capienza di circa 80000 spettatori,tanto da farne il secondo stadio inglese per capienza,è stato oggetto di profonda ristrutturazione ed ampliamento durante gli anni 90' fino ad assumere la configurazione attuale;tra le sue mura il Man.U. mantenne l'imbattibilità europea per oltre quarant'anni,contribuendo a creare la leggenda dei Red Devils

Ronald Koeman

Inauguriamo la rubrica dedicata ai grandi giocatori della storia del calcio con una leggenda del calcio olandese,Ronald"Rambo"Koeman.
Fratello minore ma ben più famoso di Erwin,anche lui nazionale oranje,inizia la carriera nel Groningen dimostrando fin da subito enormi qualità balistiche e senso del goal rari per un difensore;dopo tre stagioni con il team del nord dell'Olanda passa all'Ajax dove disimpegnandosi anche come centrocampista rimane per altri tra anni vincendo i primi titoli della carriera.
Passa in seguito al Psv Eindhoven assieme a Gerald Vanenburg negli anni in cui il team facente capo alla Philips annovera tra le sue fila altri campioni quali Gullit,Van Breukelen,Lerby ed Arnesen;è qui che esplode definitivamente venendo soprannominato"il calciatore robot",capace di abbinare forza fisica e potenza che sopperiscono ad una velocità di base non eccelsa.
Definito dai giornalisti dell'epoca libero,è in realtà il primo costruttore di gioco in un intendimento tipicamente olandese del ruolo portando molte volte le sue squadre ad essere in sovrannumero a centocampo grazie alle sue uscite palla al piede;aggiudicatosi una storica Coppa dei Campioni  con i biancorossi,saluta la compagnia e vola a Barcellona per diventare uno dei fulcri del nascente dream team di Crujiff.
In Catalogna vive i migliori anni della sua carriera vincendo 4 campionati,una Coppa delle Coppe e svariati altri titoli confermandosi formidabile cannoniere su punizione e dal dischetto e risultando sempre tra i primissimi gaols scorer dei blaugrana;leggendaria ed indimenticabile la punizione con cui nei supplementari regala al Barca la sua prima Coppa dei campioni in quel dell'Empire Stadium di Wembley contro la Sampdoria,un missile che si infila nel sette alle spalee di Pagliuca.
Terminata la parentesi in riva al Mediterraneo durata sei stagioni,torna nei Paesi Bassi per chiudere la carriera al Feyenoord vincendo un'altro campionato.
Intraprende in seguito il mestiere di allenatore che lo porta a girare e vincere in Olanda,Spagna,Portogallo ed Inghilterra senza però aver mai la possibilità di guidare un team dalle grandi risorse finanziarie e non riuscendo ad emulare le epiche gesta del Koeman calciatore.

Presidenza Fifa

E' l'italo svizzero Gianni Infantino il nuovo presidente della federcalcio mondiale:al 2°turno del congresso straordinario di Zurigo ottiene 115 voti(ne bastavano 104)sbaragliando la concorrenza dello sceicco del Bahrein Al-Khalifa,grande favorito della vigilia,che ne ottiene 88;insignificanti le preferenze attribuite al giordanoAli e addirittura nessuna al francese Champagne.
Si chiude dunque la lunga parabola di Sepp Blatter che prima come segretario generale di Havelange e poi come presidente aveva fatto il bello ed il cattivo tempo per oltre trent'anni,portando la Fifa in mezzo a scandali e corruzzione di ogni genere tanto da far intervenire addirittura la Fbi.
Infantino era strettissimo collaboratore di Michel Platini all'Uefa,tanto da prenderne il posto come candidato dopo che questi è stato trascinato nell'affaire Blatter;di origine italiana,è padre di quattro figli e nel programma della vigilia ha promesso di rimettere al centro dell'azione del massimo organismo mondiale che controlla il calcio il gioco in quanto tale,puntando a riguadagnare quella credibilità persa in mezzo ad un mare di scandali.
Alla vigilia veniva dato come sfavorito,appoggiato oltre che dall'Europa anche dal Sudamerica contro il blocco afro-asiatico;la sua vittoria è anche la vittoria della storia del calcio nei confronti di paesi ed economie emergenti ma non sempre limpidissime e democratiche.

giovedì 25 febbraio 2016

Open

Il calcio,la passione che da oltre un secolo infiamma il mondo intero fatta di grandissimi campioni,partite memorabili e storie affascinanti.In questo blog insieme scopriremo pian piano queste incredibili storie oltre a tenere d'occhio l'attualità di tutti i giorni,animati dallo spirito sportivo e dall'amore per questo meraviglioso gioco,il più bello del mondo.Buon divertimento e buona lettura a tutti.