Forte fisicamente,capace di segnare praticamente in tutti i modi,dotato di un senso acrobatico fuori dal comune:è Silvio Piola,recordman di segnature nella massima divisione con 290 centi in 633 incontri disputati,detentore del primato del maggior numero di goals in una partita con 6(eguagliato soltanto da Sivori) e protagonista assoluto nella Coppa del Mondo 1938 vinta dall'Italia con 5 sue reti(di cui 2 in finale contro l'Ungheria.
Nato in provincia di Pavia ma di origini vercellesi,inizia la propria carriera con la squadra della sua città,la gloriosa Pro Vercelli dove disputa 5 stagioni nella massima divisione prima di passare nel 34' alla Lazio fortemente voluto da alcuni gerarchi fascisti che all'epoca facevano il bello ed il cattivo tempo;rimane con le aquile biancocelesti per 9 anni segnando 143 reti e conquistando cosi la maglia della nazionale azzurra con cui debuttò con doppietta il 24 marzo del 1935 al Prater di Vienna contro il Wunderteam austriaco,in quel periodo una delle migliori selezioni nazionali al mondo nonchè bestia nera dell'Italia.
Il suo apice in maglia azzurra come detto lo raggiunse nel 1938 allor quando guidò l'attacco che poteva contare anche su gente come Meazza,arretrato proprio per fargli spazio davanti,e Colaussi tra gli altri;disputò l'ultimo incontro sentendo l'inno di Mameli nel 1952 a quasi quarant'anni convocato anche dall'ex compagno e rivale Meazza che faceva parte della commissione tecnica che allora guidava gli azzurri.
Lasciata la Lazio nel pieno della seconda guerra mondiale tornò nel suo Piemonte per vestire le maglie di Juventus e Novara prima di ritirarsi e dedicarsi alla carriera di allenatore;celebre è la sua specialità,ovvero il tiro in rovesciata vero e proprio marchio di fabbrica di Silvio Piola;di lui l'ex commissario tecnico Vittorio Pozzo disse:"segna di destro,di sinistro,di testa...ma non ho mai visto uno come lui in rovesciata".
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