domenica 10 luglio 2016

Euro 2016:Il bilancio

Si chiude stasera un'edizione dei Campionati Europei che francamente ha deluso le attese,non tanto dal punto di visto organizzativo o di pubblico quanto da quello tecnico e spettacolare:la formula delle ventiquattro squadre non ha convinto nessuno,ne gli spettatori ne tantomeno gli addetti ai lavori che sela sono trovata calata dall'alto da una decisione prettamente politica.
La volontà di Platini di dare più spazio alle federazioni minori sia in Champions League che nelle competizioni per nazionali ha portato a questo allargamento che però ha finito con il mortificare la qualità del gioco,e la formula che ha qualificato alla seconda fase anche alcune terze classificate ha fatto il resto portando in finale un Portogallo che non ha mai vinto nei tempi regolamentari nelle prime cinque partite.
La crescente preparazione fisica e tattica di tutte le formazioni ha fatto si che alle fasi finali del torneo approdassero formazioni come Islanda e Galles che mai prima d'ora avevano nemmeno affrontato la fase conclusiva della rassegna continentale;il contraltare di queste imprese è stata l'uscita già agli ottavi di nazioni storiche come la Spagna a fine ciclo o l'Inghilterra ancora una volta affossata dalla pochezza del suo staff nell'approcciare manifestazioni di questo genere.
Dato che indietro non si tornerà c'è solo da augurarsi che la qualità tecnica media possa tornare a salire grazie al debutto sul palcoscenico internazionale di giovani liberi dall'ossessione del risultato e capaci di mettere in campo cuore e passione nell'interesse del gioco stesso.

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