IL 22 luglio 1947,quasi sttent'anni fa Gianni Agnelli saliva alla presidenza della Juventus iniziando per il club bianconero una stagione che lo avrebbe portato a toccare cime elevatissime in Italia ed in Europa:il giovane Gianni assieme al fratello Umberto sarà il fautore della crescita che ha portato il sodalizio torinese a dettare legge in Italia e ad essere uno dei più rispettati e vincenti nel mondo grazie a fior di campioni che negli anni ne hanno vestito la maglia.
Gianni Agnelli non fu sempre il n°1 esecutivo della società,ma dietro ogni decisione e scelta fatta c'era sempre il suo parere ed il suo assenso,e fu lui a far si che Giampiero Boniperti assumesse le redini della presidenza all'inizio degli anni 70' inaugurando la stagione più prolifica e vincente nella storia del club coadiuvato da Giovanni Trapattoni.
Celebri sono le sue telefonate all'alba fatte all'allenatore di turno o al campione da lui preferito in quel momento:famosissimo il suo innamoramento calcistico per Sivori prima e per Michel Platini poi,favorito anche da un'affinità caratteriale e da un certo savoir faire che entrambi avevano,oltre che per un'inclinazione tutta particolare ad esprimere quello che pensavano tramite delle battute.
In molti pensano che con lui in vita i fatti del 2006 non sarebbero mai accaduti,ed anche se la Juventus ha continuato a vincere anche dopo la sua scomparsa il suo essere presente alla partitella in famiglia di Villar Perosa o il suo attaccamento alla squadra rimarranno sempre ben vivi in tutti gli juventini.
Gianni Agnelli non fu sempre il n°1 esecutivo della società,ma dietro ogni decisione e scelta fatta c'era sempre il suo parere ed il suo assenso,e fu lui a far si che Giampiero Boniperti assumesse le redini della presidenza all'inizio degli anni 70' inaugurando la stagione più prolifica e vincente nella storia del club coadiuvato da Giovanni Trapattoni.
Celebri sono le sue telefonate all'alba fatte all'allenatore di turno o al campione da lui preferito in quel momento:famosissimo il suo innamoramento calcistico per Sivori prima e per Michel Platini poi,favorito anche da un'affinità caratteriale e da un certo savoir faire che entrambi avevano,oltre che per un'inclinazione tutta particolare ad esprimere quello che pensavano tramite delle battute.
In molti pensano che con lui in vita i fatti del 2006 non sarebbero mai accaduti,ed anche se la Juventus ha continuato a vincere anche dopo la sua scomparsa il suo essere presente alla partitella in famiglia di Villar Perosa o il suo attaccamento alla squadra rimarranno sempre ben vivi in tutti gli juventini.
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