mercoledì 27 aprile 2016

Bobby Charlton

E' stato parte dei Busby babes,una fenomenale generazione di giovani talenti che soltanto la sfortuna ha privato della gioia e della gloria di diventare dei campioni:Bobby Charlton era con loro quel 5 Febbraio 1958 quando l'aereo che riportava in Inghilterra il Manchester United si schiantò sulla pista dell'aeroporto di Monaco di Baviera.Da quella tragedia rimase profondamente segnato nel fisico ma ancor più nello spirito,tanto che per un certo periodo non volle più avere niente a che fare con il calcio:il rientro all'agonismo fu lento e richiese molto tempo.
Sir Bobby entrò a far parte della famiglia dello United nel luglio del 1953 quando il padre firmò il suo primo cartellino dopo un colloquio con il manager Busby avuto da lui e dal figlio,entusiasta di poter coronare un sogno;la sua scoperta fu dovut all'osservatore Joe Armstrong che su suggerimento dello stesso Busby andò a vedere una partita della squadra della scuola in cui Charlton giocava,rimanendone entusiasmato per la leggerezza della sua corsa e la potenza con cui calciava a rete a 14 anni.
Per avere il giovane virgulto lo United battè la concorrenza di quasi venti squadre inglesi,potendo cosi contare su di un ragazzo che aveva il calcio nel sangue dato che quattro suoi zii avevano già giocato nella Football League e che suo cugino Jackie Milburn era centravanti della nazionale inglese.
Superata la tragedia di Monaco Charlton e lo United gradualmente si ripresero e Sir Busby riusci a ricostruire dalle fondamenta una squadra che dominò
la scena a metà degli anni 60' divenendo la prima inglese a vincere la Coppa dei Campioni nel 1968 dopo i supplementari di Wembley in cui Charlton segnò una doppietta decisiva;nello stesso stadio due anni prima si era laureato campione del mondo con l'Inghilterra nella famosissima finale contro la Germania Ovest assurgendo quasi ad uomo simbolo di quell'impresa.
L'esperienza di Bobby con la nazionale fu lunga e proficua tanto che segnò il record di reti per la rappresentativa britannica di cui difese i colori anche a Messico 70', a coronamento probabilmente del più bel periodo nella storia della stessa selezione albionica.
Giocò col Manchester United fino al 1972 anno in cui lasciò Old Trafford dopo una quantità enorme di trofei e gloria per chiudere al Preston North End;tornerà al"Theather of Dreams" come ambasciatore nel mondo dei Red Devils di cui compose un meraviglioso trio d'attacco con Best e Law.

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