La stella del nord,è questo uno dei soprannomi per i dragoes del Porto:è infatti l'unica società del Portogallo settentrionale a tenere testa allo strapotere della capitale Lisbona prima e addirittura a prendere la leadership poi nel panorama lusitano.
Il Porto come club era già attivo sul finire del 800',ma è solo nel 1906 grazie a Jose Monteiro da Costa che si struttura ufficialmente come società ed inizia a competere ne i vari tornei portoghesi che anticipano la nascita del campionato nazionale avvenuta nel 1934;ed è proprio il Porto il primo team campione grazie soprattutto alla stella Pinga che sarà presente anche nelle successive vittorie del biennio 39'-40'.
Come le accadrà spesso nel corso della propria storia dopo queste vittorie la squadra biancoblu si eclissa fino a metà degli anni settanta,fatto salva qualche affermazione sporadica nella coppa nazionale:è in questo periodo storico che emerge prepotente la figura di Fernando Gomes,implacabile marcatore che per circatre lustri sarà il finalizzatore principe per i dragoni.
Sarà da queste basi che il Porto si ergerà a protagonista assoluto della scena nella seconda metà degli anni 80' riuscendo a raggiungere anche la finale di Coppa delle Coppe persa poi contro una grandissima Juventus a Basilea;oltre a Gomes i protagonisti sono Joao Pinto,Pacheco e Sousa che faranno poi parte anche della rosa che tre anni dopo vincerà nella sorpresa più generale la Coppa dei Cmpioni contro il Bayern Monaco.
Nella finale di Vienna è il tacco magico di Madjer a decidere la contesa,ma oltre a lui da segnalare anche il portiere Mlynarczyk e la stella emergente di Paulo Futre che emigrerà poi all'Atletico Madrid,e la presenza in panchina di Artur Jorge;conseguenzadi quella conquista sono la Supercoppa e la Coppa Intercontinentale successive che proietteranno i dragoni sul tetto del mondo dove mai avrebbero pensato di arrivare.
Terminata la stagione di gloria a livello internazionale,il team del nord continua a dominare quasi incontrastato la scena interna per i 15 anni successivi finchè in panchina non emerge la stella di Jose Mourinho che farà le fortune dei biancoblu appena iniziato il nuovo millennio,in 2 stagioni consecutive arrivano prima la rinnovata Coppa Uefa e poi ancora più asorpresa della prima volta la Champions League in una finale impronosticabile da tutti contro il Monaco.
L'ultima infornata di talenti che da nuovo splendore ai lusitani vede in prima linea Carvalho,Maniche,Deco e il portiere per antonomasia Vitor Baia;alcuni di questi dopo la Champions vinta emigrarono all'estero,ma nonostante ciò i lusitani conquistarono l'ultima Intercontinentale della storia battendo ai rigori i colombiani dell'Once Caldas.
Il Porto come club era già attivo sul finire del 800',ma è solo nel 1906 grazie a Jose Monteiro da Costa che si struttura ufficialmente come società ed inizia a competere ne i vari tornei portoghesi che anticipano la nascita del campionato nazionale avvenuta nel 1934;ed è proprio il Porto il primo team campione grazie soprattutto alla stella Pinga che sarà presente anche nelle successive vittorie del biennio 39'-40'.
Come le accadrà spesso nel corso della propria storia dopo queste vittorie la squadra biancoblu si eclissa fino a metà degli anni settanta,fatto salva qualche affermazione sporadica nella coppa nazionale:è in questo periodo storico che emerge prepotente la figura di Fernando Gomes,implacabile marcatore che per circatre lustri sarà il finalizzatore principe per i dragoni.
Sarà da queste basi che il Porto si ergerà a protagonista assoluto della scena nella seconda metà degli anni 80' riuscendo a raggiungere anche la finale di Coppa delle Coppe persa poi contro una grandissima Juventus a Basilea;oltre a Gomes i protagonisti sono Joao Pinto,Pacheco e Sousa che faranno poi parte anche della rosa che tre anni dopo vincerà nella sorpresa più generale la Coppa dei Cmpioni contro il Bayern Monaco.
Nella finale di Vienna è il tacco magico di Madjer a decidere la contesa,ma oltre a lui da segnalare anche il portiere Mlynarczyk e la stella emergente di Paulo Futre che emigrerà poi all'Atletico Madrid,e la presenza in panchina di Artur Jorge;conseguenzadi quella conquista sono la Supercoppa e la Coppa Intercontinentale successive che proietteranno i dragoni sul tetto del mondo dove mai avrebbero pensato di arrivare.
Terminata la stagione di gloria a livello internazionale,il team del nord continua a dominare quasi incontrastato la scena interna per i 15 anni successivi finchè in panchina non emerge la stella di Jose Mourinho che farà le fortune dei biancoblu appena iniziato il nuovo millennio,in 2 stagioni consecutive arrivano prima la rinnovata Coppa Uefa e poi ancora più asorpresa della prima volta la Champions League in una finale impronosticabile da tutti contro il Monaco.
L'ultima infornata di talenti che da nuovo splendore ai lusitani vede in prima linea Carvalho,Maniche,Deco e il portiere per antonomasia Vitor Baia;alcuni di questi dopo la Champions vinta emigrarono all'estero,ma nonostante ciò i lusitani conquistarono l'ultima Intercontinentale della storia battendo ai rigori i colombiani dell'Once Caldas.
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