C'era una volta la Nasl coi suoi ingaggi da favola che attiravano i migliori giocatori mondiali sul viale del tramonto,ma non bastò ed il giocattolo si ruppe a metà anni 80';venne poi la Coppa del Mondo e dopo lunga gestazione la Mls,con ingaggi proporzionati al valore tecnico del campionato e con un piano di espansione mirato nel tempo,ma ancora il calcio americano non ha spiccato il volo come molti pensavano ed auspicavano.
E' uno strano rapporto quello che lega il football(da loro soccer...)al paese a stelle e strisce,un rapporto di amore ed odio che finora non ha prodotto quel risultato che sponsors,addetti ai lavori ed appassionati volevano:rendere il calcio americano competitivo a livello mondiale e sdoganarlo una volta per tutte dal ruolo di parente povero che ha sempre avuto nei confronti di baseball,football(americano),basket ed hockey.
La lega nazionale attira spettatori ed il numero di praticanti a livello giovanile è aumentato a dismisura nel corso degli ultimi vent'anni,ma ancora non si riesce a sfornare quel campione o quei campioni che facciano da traino a tutto il movimento e che abbiano i mezzi tecnici e la personalità per giocare in qualche grande club europeo da protagonisti,ecco quel che manca veramente al soccer americano per potersi dire arrivato a destinazione nella sua lunga rincorsa.
Molto è stato fatto è vero e l'organizzazione attuale,pur aprendo a stelle a fine carriera ha comunque puntato sul vivaio interno a differenza della Nasl,però finchè non ci sarà un'alto numero di calciatori statunitensi in giro per l'Europa in squadre di vertice mancherà sempre qualcosa,e mancherà anche alla nazionale per puntare a quello che dalle parti di New York dicono essere il loro obiettivo,ovvero la Coppa del Mondo.
E' uno strano rapporto quello che lega il football(da loro soccer...)al paese a stelle e strisce,un rapporto di amore ed odio che finora non ha prodotto quel risultato che sponsors,addetti ai lavori ed appassionati volevano:rendere il calcio americano competitivo a livello mondiale e sdoganarlo una volta per tutte dal ruolo di parente povero che ha sempre avuto nei confronti di baseball,football(americano),basket ed hockey.
La lega nazionale attira spettatori ed il numero di praticanti a livello giovanile è aumentato a dismisura nel corso degli ultimi vent'anni,ma ancora non si riesce a sfornare quel campione o quei campioni che facciano da traino a tutto il movimento e che abbiano i mezzi tecnici e la personalità per giocare in qualche grande club europeo da protagonisti,ecco quel che manca veramente al soccer americano per potersi dire arrivato a destinazione nella sua lunga rincorsa.
Molto è stato fatto è vero e l'organizzazione attuale,pur aprendo a stelle a fine carriera ha comunque puntato sul vivaio interno a differenza della Nasl,però finchè non ci sarà un'alto numero di calciatori statunitensi in giro per l'Europa in squadre di vertice mancherà sempre qualcosa,e mancherà anche alla nazionale per puntare a quello che dalle parti di New York dicono essere il loro obiettivo,ovvero la Coppa del Mondo.
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