Due sono state le maglie che hanno contraddistinto la sua carriera oltre a quella azzurra della nazionale,e sono quella bianconera della Juventus e quella della sua città natale,ovvero Napoli.Ciro Ferrara è stato uno degli ultimi prodotti della grande scuola di difensori italiana,quella per cui eravamo noti e famosi nel mondo e che ora pare aver perso lo stampo giusto;in un'ideale staffetta generazionale si può dire che se ne è andato da sotto il Vesuvio quando all'orizzonte è apparsa la stella luminosa di Fabio Cannavaro.
Cresciuto nel vivaio partenopeo,è stato presente anche se non titolare nel primo scudetto vinto dal Napoli nel 1987,mentre era tiolarissimo in occasione del secondo titolo e diverrà capitano della formazione campana una volta Maradona abbandona l'Italia in seguito alla positività alla cocaina;quando a metà anni 90' il club della sua gioventù conosce stagioni di grave crisi finanziaria,è costretto giocoforza a fare le valigie approdando nella Torino bianconera..
Nella seconda parte della sua carriera conquista trofei in serie facendo parte di quella formazione che domina la scena nazionale per circa un decennio,componendo con l'uruguagio Montero una coppia centrale di sicura affidabilità;anche se dotato di stazza atletica notevole,non disdegnava qualche sortita offensiva palla al piede e tutto sommato era anche abbastanza buono tecnicamente per essere un difensore.
In nazioanle la sua parabola è sempre stata stoppata,prima dal fatto che gli venivano preferiti gli interisti Bergomi e Ferri,poi dal modulo a zona di Sacchi che non lo vedeva particolarmente adatto:soltanto in seguito avrà qualche opportunità in più,ma sicuramente Ferrara il meglio di se lo ha fatto vedere con la maglia dei clubs.
Ritiratosi dal calcio giocato ha intrapreso la via della panchina senza particolare fortuna,guidando tra l'altro anche la Juventus in uno dei periodi peggiori della sua storia,virando poi verso i più comodi e confortevoli salotti televisivi vestendo i panni dell'opinionista.
Cresciuto nel vivaio partenopeo,è stato presente anche se non titolare nel primo scudetto vinto dal Napoli nel 1987,mentre era tiolarissimo in occasione del secondo titolo e diverrà capitano della formazione campana una volta Maradona abbandona l'Italia in seguito alla positività alla cocaina;quando a metà anni 90' il club della sua gioventù conosce stagioni di grave crisi finanziaria,è costretto giocoforza a fare le valigie approdando nella Torino bianconera..
Nella seconda parte della sua carriera conquista trofei in serie facendo parte di quella formazione che domina la scena nazionale per circa un decennio,componendo con l'uruguagio Montero una coppia centrale di sicura affidabilità;anche se dotato di stazza atletica notevole,non disdegnava qualche sortita offensiva palla al piede e tutto sommato era anche abbastanza buono tecnicamente per essere un difensore.
In nazioanle la sua parabola è sempre stata stoppata,prima dal fatto che gli venivano preferiti gli interisti Bergomi e Ferri,poi dal modulo a zona di Sacchi che non lo vedeva particolarmente adatto:soltanto in seguito avrà qualche opportunità in più,ma sicuramente Ferrara il meglio di se lo ha fatto vedere con la maglia dei clubs.
Ritiratosi dal calcio giocato ha intrapreso la via della panchina senza particolare fortuna,guidando tra l'altro anche la Juventus in uno dei periodi peggiori della sua storia,virando poi verso i più comodi e confortevoli salotti televisivi vestendo i panni dell'opinionista.
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