Willem Van Haneghem è stato per i tifosi del Feyenoord l'anti Cruijff per eccellenza,non perchè tra i due ci fosse psrticolare acredine ma in quanto entrambi uomini bandiera delle rispettive formazioni;al De Kuip stravedono per lui,uomo rude nei contrasti ed insuperabile a centrocampo,dotato di un sinistro al fulmicotone in zona tiro ma che usa anche per smistare il gioco nella zona nevralgica.
Il suo momento di maggior splendore a livello internazionale è senza dubbio la Coppa del Mondo tedesca del 74' in cui è l'uomo deputato ad equilibrare una squadra di straordinari calciatori votati per loro stessa indole al gioco d'attacco,anche se pure il "gobbo"(cosi definito per via della sua andatura leggermente caracollante)non disdegna lui stesso delle sortite in zona goal.
Pure lui come molti giocatori olandesi della sua generazione prende il calcio più come un divertimento che come un lavoro,pur avendo fatto parte della prima formazione nederlandese capace di imporsi nella Coppa dei Campioni nel 1970;dopo la rassegna iridata ha offerte da un pò tutta Europa ma l'età non più verdissima e le richieste alte da parte del Feyenoord lo fanno rimanere a Rotterdam;soltanto in un secondo momento affronterà una breve avventura americana prima di rientrare in patria con lo Sparta e lo stesso Feyenoord.
Negli anni trascorsi in maglia biancorossa oltre alla coppa dalle grandi orecchie conquista pure una Coppa Uefa ed una Intercontinentale oltre a tre titoli di Campione d'Olanda assurgendo ad elemento simbolo del calcio arancione in funzione anti Ajax;chiusa la carriera da giocatore si dedica alla panchina collezionando esperienze saltuarie in giro per mezzo mondo.
Il suo momento di maggior splendore a livello internazionale è senza dubbio la Coppa del Mondo tedesca del 74' in cui è l'uomo deputato ad equilibrare una squadra di straordinari calciatori votati per loro stessa indole al gioco d'attacco,anche se pure il "gobbo"(cosi definito per via della sua andatura leggermente caracollante)non disdegna lui stesso delle sortite in zona goal.
Pure lui come molti giocatori olandesi della sua generazione prende il calcio più come un divertimento che come un lavoro,pur avendo fatto parte della prima formazione nederlandese capace di imporsi nella Coppa dei Campioni nel 1970;dopo la rassegna iridata ha offerte da un pò tutta Europa ma l'età non più verdissima e le richieste alte da parte del Feyenoord lo fanno rimanere a Rotterdam;soltanto in un secondo momento affronterà una breve avventura americana prima di rientrare in patria con lo Sparta e lo stesso Feyenoord.
Negli anni trascorsi in maglia biancorossa oltre alla coppa dalle grandi orecchie conquista pure una Coppa Uefa ed una Intercontinentale oltre a tre titoli di Campione d'Olanda assurgendo ad elemento simbolo del calcio arancione in funzione anti Ajax;chiusa la carriera da giocatore si dedica alla panchina collezionando esperienze saltuarie in giro per mezzo mondo.
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