Quella della Dinamo Kiev è una storia che nasce nel 1927 allor quando i potentati sovietici decisero che anche l'Ucraina dovesse avere una squadra di calcio facente capo al ministero degli interni,come già era avvenuto in Russia e Georgia;nei primi anni di vita la Dinamo deve cedere il passo ad altre formazioni,ma nel primo campionato sovietico si piazza subito al secondo posto.
Negli anni che seguono è la guerra a farla da padrona ed anche il team di Kiev ne è travolto tanti che molti suoi giocatori sono imprigionati dai tedeschi;dopo aver saputo che nelle loro mani erano caduti molti calciatori delle zone occupate,i nazisti oraganizzarono una partita in cui i prigionieri dovevano perdere,e ciò per umiliare ancor di più gli occupati ma una volta entrati allo stadio e sentita la folla che li acclamava i giocatori di casa dettero tutto e vinsero 5-1.
Furenti di quanto successo gli invasori un mese dopo ripeterono il match e furono ancora sconfitti dagli ucraini,i quali annoveravanoo tra le loro fila Klimenko che dribblò tutti e arrivato sulla linea di porta in segno di disprezzo si gira e calcia il pallone a centrocampo;questo gesto costerà la vita a lui ed ai suoi compagni e ispirerà molti anni dopo"Fuga per la vittoria"di John Houston.
Nel dopoguerra la Dinamo sarà la prima squadra a strappare il titolo sovietico ai team moscoviti,oltre ad essere l'asse portante di molte nazionali sovietiche con i vari Szabo,Puzach,Byshovets,Blokhin,Burjak;comincia in quegli anni l'epopea del colonnello Lobanovski che frutta ai gialloblu titoli a iosa ed alla nazionale con la scritta CCCP ossature sempre più ucraine;arriva anche la prima affermazione europea con la Coppa delle Coppe 75' vinta sul Ferencvaros e successivamente la Supercoppa i danni nientemeno che del Bayern di Monaco.
Sarà solamente dieci anni più tardi che i metodi di allenamento ed il gioco del colonnello porteranno la stampa occidentale a parlare di calcio del 2000 in occasione della seconda vittoria in Coppa delle Coppe sull'Atletico Madrid nel 86' e del successivo mundial messicano in cui dieci undicesimi della fortissima nazionale sovietica sono costituiti da uomini della Dinamo tra cui Demjanenko,Baltacha,Yakovenko,Zavarov,Belanov mentre poi mentre arriveranno poi a Kiev anche Litovchenko,Mikhailitchenko e Protasov;l'ultimo abbagliante lampo di quel football è la finale degli europei persa conto l'Olanda nel 88',di li a poco cadrà il muro ed anche a Kiev e dintorni le cose cambieranno.
Nell'era post sovietica i gialloblu dominano la scena nazionale fino all'avvento dello Shakhtar che rende loro la vita difficile,anche se riescono a sfornare un'altro campione come Shevchenko e buoni giocatori come Rebrov e Shovkovski;con la morte di Lobanovski se ne va anca il calcio del 2000 che forse tale non è mai stato.
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