A lui è intitolata la scala del calcio italiano,lo stadio di San Siro a Milano perchè anche se in maniera molto diversa è stato giocatore di entrambe le formazioni milanesi:stiamo parlando del"balilla" ovvero Giuseppe Meazza considerato da molti addetti ai lavori come uno dei più forti se non addirittura il più forte giocatore italiano di ogni epoca.
Nato in un popolare quartiere milanese,inizia a giocare coi ragazzi della sua età in una piccola squadretta dove viene notato dal futuro allenatore della nazionale Bernardini che lo sponsorizza presso l'allora tecnico dell'Inter l'ungherese Arpad Weisz;andato a visionare di persona il ragazzo, Weisz lo aggregò alla prima squadra che aveva appena sedici anni ed uno dei giocatori più anziani esclamò"adesso facciamo giocare anche i balilla",con chiaro riferimento al movimento giovanile fascista nato in quegli anni per volere di Mussolini.
Da quel giorno in poi il duo nome e quello dell'Inter(che durante gli anni del fascismo dovette cambiare nome in Ambrosiana)saranno un tuttuno con caterve di reti segnate dal calciatore con la brillantina come veniva anche chiamato,tanto che fu uno dei primi testimonial pubblicitari proprio per un'azienda del settore;Peppin come veniva chiamato in dialetto milanese è il l'uomo di punta anche della nazionale italiana che fa suoi i titoli mondiali del 34' e del 38' anche se lascia il posto di centravanti a Piola spostandosi a interno di centrocampo potendo sfruttare le enormi qualità tecniche che fa valere anche nei celebri calci piazzati a foglia morta.
Tra le sue partite più celebri in azzurro va ricordata la"battaglia di Highbury"dal nome dello stadio londinese dell'Arsenal in cui l'Italia fresca campione del mondo affrontò i maestri inglesi che non disputavano la Coppa Rimet ritenendosi superiori;la partita inizio con 3 reti subite dagli italiani in 12 minuti e l'infortunio di Monti che stanti le regole dell'epoca non poteva essere sostituito,ma con coraggio e determinazione gli azzurri rimontarono 2 goals in un match ricordato per la rudezza in quella che è una delle migliori prestazioni di sempre per i nostri colori.
Meazza chiuse la carriera in nazionale con 33 reti record superato solo da Riva e capitanando gli azzurri nella Coppa Rimet del 38';in nerazzurro le soddisfazioni furono forse più personali che di squadra dato che negli anni 30' a dominare era la Juventus con cui il balilla giocò a fine carriera dopo essere passato anche dal Milan.
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