La sua mitica maglia rossa si rifà a quella del Nottingham Forest in tourneè in Argentina ad inizio secolo,ma in origine il colore era il bianco:succedeva questo all'alba della fondazione del Club Atletico Independiente di Avellaneda,periferia di Buenos Aires dove si trovava il negozio Ciude de Londres i cui commessi dettero vita al diablo rojo;fondarono una squadra loro perchè rifiutati dalla rappresentativa del commercio locale ed ancor oggi vicino a Plaza de Mayo si trova una targa commemorativa dell'evento.
I primi successi non ufficiali dei rossi risalgono alla metà degli anni 20',ma essenso il calcio argentino ancora amatoriale non vengono riconosciuti:in quella squadra spiccavano il centravanti Seoane e l'ala Raimundo Orsi che poi avrà gloria in Italia con la Juventus ed in nazionale;per inaugurare l'albo d'oro bisogna dunque attendere il 1938 ed un'attacco formidabile in cui le ali De La Mata e Sastre fanno da spalla al superbomber di tutti i tempi,il paraguayo Arsenio Erico:grazie a questi assi il titolo sarà rosso anche l'anno dopo.
Vinti questi titoli la formazione di Avellaneda sprofonda nell'anonimato per circa vent'anni a parte il titolo vinto nel 1948 durante uno sciopero dei calciatori rioplatensi;il diablo rojo torna in auge negli anni 60' e sarà questa un'epoca costellata di straordinari successi in campo internazionale ancor prima che in Argentina:fanno parte della formazione che conquista il titolo argentino e poi la Libertadores l'attaccante Jimenez,il portiere Santoro e gli attaccanti Bernao,Rodriguez e Savoy.La coppa viene rivinta l'anno successivo quando si aggiungono il centrocampista Pastoriza ed il bomber ex River Artime in abbinata al primo campionato Nacional aperto a tutte le formazioni d'Argentina e non più solo a quelle di Baires.
Si arriva poi al Metropolitano 70' che,vinto per un pelo sui millonarios da il via al poker di Libertadores consecutive vinte battendo tutte le migliori formazioni del Sudamaerica grazie anche agli innesti dei giovanissimi Bochini e Bertoni che danno nuova linfa al Diablo Rojo di Avellaneda;nel 73' giunge finalmente in bacheca la Coppa Intercontinentale vinta contro la Juventus a Roma grazie proprio ai due giovani virgulti:l'Independiente è sul tetto del mondo.
Vinti altri 2 titoli nazionali,il diavolo torna a ruggire nel 1983 quando al titolo metropolitano seguono in serie la settima Libertadores(record assoluto) e la seconda Intercontinetale vinta a spese del grande Liverpool in quel di Tokyo;si chiude qui per ora l'epopea gloriosa e mitica dei rossi che negli ultimi trent'anni hanno gioito solo per due campionati e la Copa Sudamericana oltre a dei trofei minori:nulla se paragonato alla storia fantastica nata dal negozio Ciuded de Londres.
I primi successi non ufficiali dei rossi risalgono alla metà degli anni 20',ma essenso il calcio argentino ancora amatoriale non vengono riconosciuti:in quella squadra spiccavano il centravanti Seoane e l'ala Raimundo Orsi che poi avrà gloria in Italia con la Juventus ed in nazionale;per inaugurare l'albo d'oro bisogna dunque attendere il 1938 ed un'attacco formidabile in cui le ali De La Mata e Sastre fanno da spalla al superbomber di tutti i tempi,il paraguayo Arsenio Erico:grazie a questi assi il titolo sarà rosso anche l'anno dopo.
Vinti questi titoli la formazione di Avellaneda sprofonda nell'anonimato per circa vent'anni a parte il titolo vinto nel 1948 durante uno sciopero dei calciatori rioplatensi;il diablo rojo torna in auge negli anni 60' e sarà questa un'epoca costellata di straordinari successi in campo internazionale ancor prima che in Argentina:fanno parte della formazione che conquista il titolo argentino e poi la Libertadores l'attaccante Jimenez,il portiere Santoro e gli attaccanti Bernao,Rodriguez e Savoy.La coppa viene rivinta l'anno successivo quando si aggiungono il centrocampista Pastoriza ed il bomber ex River Artime in abbinata al primo campionato Nacional aperto a tutte le formazioni d'Argentina e non più solo a quelle di Baires.
Si arriva poi al Metropolitano 70' che,vinto per un pelo sui millonarios da il via al poker di Libertadores consecutive vinte battendo tutte le migliori formazioni del Sudamaerica grazie anche agli innesti dei giovanissimi Bochini e Bertoni che danno nuova linfa al Diablo Rojo di Avellaneda;nel 73' giunge finalmente in bacheca la Coppa Intercontinentale vinta contro la Juventus a Roma grazie proprio ai due giovani virgulti:l'Independiente è sul tetto del mondo.
Vinti altri 2 titoli nazionali,il diavolo torna a ruggire nel 1983 quando al titolo metropolitano seguono in serie la settima Libertadores(record assoluto) e la seconda Intercontinetale vinta a spese del grande Liverpool in quel di Tokyo;si chiude qui per ora l'epopea gloriosa e mitica dei rossi che negli ultimi trent'anni hanno gioito solo per due campionati e la Copa Sudamericana oltre a dei trofei minori:nulla se paragonato alla storia fantastica nata dal negozio Ciuded de Londres.
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