domenica 28 agosto 2016

Le lagne dei mister

Sono sempre più idolatrati e sempre più pagati,eppure ad ogni latitudine ogni occasione è buona per lamentarsi e lagnarsi:sono i mister del pallone che oggigiorno hanno assunto sempre più rilevanza a discapito anche dei giocatori.
Si passa da Sarri che si lamenta del caldo d'agosto a Mazzarri che all'Inter ce l'aveva col maltempo,da Conte che voleva gli stages ed ora si duole di un mercato impazzito a Mancini che pretendeva che una società già in difficoltà spendesse cifre assurde per accontentarlo:insomma ce n'è per tutti i gusti davvero.
Se andiamo a vedere poi molte volte queste lamentele sono create ad arte per distogliere l'attenzione da un'allenatore che magari è in difficoltà e non sa dove andare a parare per giustificare i mancati risultati;fatto sta che questa sta diventando un'abitudine davvero stucchevole e che a volte toglie persino la voglia di continuare a seguire il calcio.
Ognuno dovrebbe essere responsabile del proprio lavoro,a maggior ragione se viene lautamente stipendiato ed assistito da una società che ha tutto l'interesse affinchè le cose vadano per il meglio.

L'ingordigia della Premier

In questi affannosi giorni di calciomercato in cui ci si affretta a completare le rose oppure addirittura già a metter mano ai buchi evidenziatisi nelle prime uscite stagionali,spicca un particolare non da poco:l'enorme quantità i giocatori in esubero alla Premier League inglese.
Sono infatti moltissimi i clubs che si trovano costretti a cedere i propri giocatori magari in prestito perchè non trovano spazio nella formazione titolare ed a volte neppure tra le riserve;questo denota la bramosia di accapparrarsi dei talenti o presunti tali che poi alla fine dei conti ci si rende conto che o non sono adeguati al livello del torneo,oppure sono ancora troppo acerbi per un livello elevato.
Tutte le principali formazioni inglesi hanno oramai una sorta di club satellite in continente,o comunque formazioni che accettano di buon grado questi prestiti per elevare il tasso tecnico delle proprie squadra;questo aspetto finisce comunqu con l'abbassare ancor di più il tasso tecnico dei campionati di origine di questi giocatori,che spesso sono dell'Europa orientale allargando a dismisura il divario già esistente nei tornei continentali.
E' questo un'ulteriore aspetto che Uefa e Fifa dovrebbero valutare attentamente se solo fossero interessate minimamente al bene del gioco e non solo ai benefici economici che ne derivano.

Schweinsteiger-Mourinho:la lotta continua

In un Manchester United che pur faticando moltissimo riesce a far sua la terza partita di fila,continua a tener banco il caso Schweinsteiger:il tedesco infatti nei giorni scorsi aveva annunciato l'intenzione di rimanere ai Red Devils nonostante la decisione di Mourinho di metterlo fuori rosa e che questo sarebbe stato il suo ultimo club nel calcio europeo.
A stretto giro di posta è giunta la risposta dell'allenatore portoghese il quale prende atto della decisione del giocatore,ma si dimostra al contempo irremovibile nella sua decisione di non utilizzarlo adducendo il fatto che ci sono 5 giocatori per due posti e l'ex Bayern è l'ultimo di questa lista.
Se da un lato appare anche comprensibile la decisione del centrocampista di rimanere e dimostrare di essere ancora un calciatore importante,dall'altro sembra assurda la presa di posizione di Mourinho che rinuncia già in partenza ad un'uomo che se recuperato fisicamente è ancora in grado di dare qualità ed esperienza ad una compagine che certo ne difetta in alcuni casi.
In tutto ciò appare sconcertante la posizione della società che asseconda in tutto e per tutto le voglie dello special one non tenendo conto che un club di tale prestigio deve anche avere la forza per mediare tra le varie situazioni conflittuali che nascono al suo interno.

I 96 anni della Spagna

Compie proprio oggi 96 primavere la nazionale spagnola:era infatti il 28 agosto 1920 quando le future furie rosse scendevano in campo per la prima volta nelle loro storia e lo facevano subito al cospetto di un pubblico prestigioso,ovvero quello delle Olimpiadi di Anversa;in quell'occasione l'avversario fu la Danimarca che venne sconfitta per 1-0 consentendo alla Spagna di inaugurare un cammino che l'avrebbe portata all'argento.
Strana storia quella della selezione iberica che fa la sua apparizione sulla scena internazionale parecchio tempo dopo le altre compagini più blasonate, e dovrà attendere più di 80 anni prima di vedere riconosciuto il proprio valore in maniera definitiva,perchè se si esclude l'europeo del 64' le furie rosse mai erano arrivate in fondo ad un torneo prestigioso nel dopoguerra.
Di quella prima squadra facevano parte due personaggi destinati a diventare leggendari nel futbol iberico,ovvero il portiere Ricardo Zamora e l'attaccante basco Rafael Aranzadi detto"pichichi";entrambi faranno la storia del calcio spagnolo e daranno in seguito il loro nome a due prestigiosissimi trofei individuali che premiano il miglior portiere ed il miglior goleador della liga.
Molte e molte sono state le stelle che hanno illuminato il cammino degli spagnoli,ma è soltanto con l'avvento del calcio ragionato e palleggiato del Barcellona che hanno saputo tradurre le potenzialità in vittorie:insomma sarà strano ma la Spagna deve dire grazie alla Catalogna se è diventata regina.

sabato 27 agosto 2016

Balotelli,odissea infinita

In questi giorni in cui il calcio mercato si avvia alla conclusione salta all'occhio la situazione grottesca in cui si trova Balotelli:il Liverpool che ne detiene il cartellino non ne vuole più sapere di lui,ma nessuno finora si è mai fatto seriamente avanti per ottenerlo anche solo in prestito dato l'elevato ingaggio percepito da Mario;oltre a questo a pesare è chiaramente il suo carattere che tiene ben lontasni coloro che magari i soldi li avrebbero pure da investire ma non si fidano di un soggetto che più volte ha detto di voler mettere la testa a posto senza poi farlo davvero però.
In questa estate sono ballati i nomi di Sampdoria,Palermo,Chievo,Besiktas,Nizza ed altri clubs senza che si arrivasse mai ad intavolare serie trattative;si è trattato insomma di un pour parlee fatto magari per attirare l'attenzione dei media che seguono da vicino le vicende di un nome che comunque tira vendite ed ascolti;ora che siamo a fine agosto però l'eventualità che Balotelli rimanga senza una squadra è molto concreta e la colpa è soltanto sua e dei suoi comportamenti dentro e fuori dal campo di gioco.

Arbitri italiani,105 anni di storia

Nasceva giusto centocinque anni fa oggi l'Associazione Italiana Arbitri,meglio conosciuta dai pallonari come Aia;in tutto questo tempo la loro figura ha assunto sempre maggiore rilievo nell'economia di una partita di calcio,e ciò è particolarmente vero in Italia dove la loro figura è spesso demonizzata a causa dell'uso smodato che si fa della moviola.
Nel corso di questo secolo molte volte hanno con i loro errori in parte condizionato i risultati di un campionato,ma ciò è naturale e fisiologico visto che l'essere umano è per sua stessa natura soggetto ad errori;più volte sono stati al centro di polemiche perchè accusati di favorire ora questa ora quella squadra,ma il loro impegno non è mai venuto meno ed anche a livello internazionale sono riconosciuti tra i migliori della categoria.
Ora con l'avvento della moviola in campo il loro compito sarà agevolato certamente,ma se l'uso che se ne farà non sarà intelligente quello che è a tutti gli effetti un'aiuto potrebbe rapidamente trasformarsi in un boomerang assai pericoloso per tutto il mondo arbitrale,dato che comunque certe decisioni rimarranno a loro discrezionalità.
C'è da augurarsi che in un paese come il nostro in cui la cultura sportiva a volte rasenta il barile,ci sia una crescita di senso di lealtà e correttezza per far si che nel post partita si discuta di tattica e tecnica e non di rigori e fuorigioco.

Sorteggi Europa League

Dopo la Champions è stata la volta dell'Europa League a vedere sorteggiati i propri gironi,ma adifferenza della coppa più prestigiosa qui per chi sia favorito bisogna parlarne a dicembre quando scenderanno le 8 eliminate dall competizione maggiore.
Ad oggi chi spicca su tutti è il Manchester United di Mourinho che si è detto soddisfatto di poter giocare in due grandi ambienti quali sono gli stadi del Feyenoord e del Fenerbahce ad Istanbul,ben sapendo che comunque l'obiettivo primario per lui e per la sua squadra è provare a vincere la Premier League che manca da 4 anni a Old Trafford.
Una competizione questa che assegna ancora la Coppa Uefa,ma che rispetto alla sua antesignana ha decisamente meno fascino e prestigio visto che le migliori formazioni sono impegnate nella Champions League;il fatto poi di averla res a gironi nella fase iniziale toglie ulteriore suspence con incontri che sulla carta sono già scontati.
Vedremo se quest'anno le formazioni italiane impegnate in questa coppa la onoreranno come comunque merita oppure verrà al solito usata per dare spazio alle seconde linee salvo poi rammaricarsi quando arriva l'inevitabile eliminazione.