domenica 1 maggio 2016

Porto,fucina di campioni

Da molti anni oramai il Porto è una realtà affermata del calcio europeo,avendo conquistato due Coppe dei Campioni,una Intercontinentale,una Coppa Uefa e numerosissime volte il torneo nazionale oltre alla coppa;da più di trent'anni la società dello stadio Do Dragoes da dimostrazione di saper competere sempre ad alti livelli pur non disponendo certo del budget che hanno le grandi tradizionali d'Europa o le potenze emergenti finanziate da magnati asiatici.
Programmazione e ricerca dei talenti a basso costo oltre ad un'accurato lavoro nel settore giovanile per sviluppare il talento,sono alla base del successo duraturo che ha permesso ai biancoblu di sorpassare il Benfica che era tradizionalmente la compagine di riferimento del paese che si affaccia sull'oceano Atlantico.
Nel corso di tre decenni si sono avvicendati fior di allenatori sulla panchina portista,da Artur Jorge a Jose Mourinho,da Bobby Robson ad Andrè Villas Boas ed il comune denominatore è sempre stato lo stesso:vincere e tirare fuori il meglio dai giocatori a disposizione per poterli poi offrire al mercato internazionale ricavando sempre utili importanti da poter subito reinvestire.
Fior di giocatori sono passati per il nord del Portogallo,da Paulo Futre a Ricardo Carvalho,da Deco a Jardel,da Vitor Baia a Casillas solo per citarne alcuni tra i più noti, e tutti una volta terminata l'avventura al Porto hanno continuato con successo la loro carriera nei più importanti clubs del continente;un'insegnamento soprattutto per chi si lamenta che senza budget stratosferici non si può competere ad alti livelli:basta aver voglia di imparare,il Porto insegna...

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