domenica 31 luglio 2016

Roma forza 0

Siamo nel primo giorno del mese di agosto ed al via del campionato mancano circa tre settimane,e nonostante ciò il mercato della Roma continua a rimanere un mistero;se si eccettua il rinovo quasi forzato di Totti ed il riscatto di El Sharaawy la società giallorossa non ha messo a segno altre operazioni di una certa rilevanza.
Anche se il gap dalla Juventus è risultato evidente a tutti,il club di Spalletti non ha apportato correttivi significativi all'organico ed ha anzi perso una pedina fondamentale come Pjanic passato a rinforzarei diretti rivali,una situazione che i tifosi di certo no gradiscono e che potrebbe addirittura peggiorare se verrà ceduto anche uno tra Manolas e Nainggolan.
Tutti sapevano del fatto che la Roma sarebbe stata costretta a qualche rinuncia per via del fair play finanziario,ma un tale immobilismo a fine lluglio francamente no se lo aspettava nessuno;pensare anche solo di poter competere in queste condizioni è francamente difficile,considerando poi che in attacco se Dzeko non si sveglia saranno guai grossi perchè non si può sempre sperare in Perotti ed El Shaarawy per tirare via le castagne dal fuoco.
Spalletti ha dimostrato in molte occasioni di saper fare calcio anche con poco come nella passata stagione,ma il momento straordinario no può diventare ordinario ed il tecnico toscano aveva detto che restava per tentare la scalata allo scudetto:le premesse non sono buone.

Brasile sogno olimpico

A meno di una settimana dall'avvio delle Olimpiadi in terra brasiliana,la selezione calcistica carioca scalda i motori con una serie di amichevoli che dovrà prepararla a quello che è l'unico obiettivo mai centrato dai verdeoro nell loro gloriosa storia,ovvero l'oro olimpico.
Molti gli atleti di qualità che faranno parte della selezione guidata in campo da Neymar:la stella del Barcellona ha rinunciato alla Copa America pur di essere al via della rassegna a cinque cerchi che si svolge in casa;con lui in attacco ci saranno da seguire pure le nuove stelle Gabriel Jesus e Gabigol,giocatori che sono sui taccuini dei clubs di mezza Europa.
Contrariamente ai vicini uruguagi,i tornei casalinghi non hanno mai portato particolare fortuna al Brasile visto ceh nel 1950 ci fu il Maracanazo ed appena due anni fa la terrificante semifinale persa contro la Germania poi campione del mondo;due precedenti che faranno rizzare le orecchie a coloro che dovranno portare a teemine quest'impresa che inutile dirlo è attesa da tutto il popolo brasiliano.
Come sovente successo nella storia uno degli avversai più temibili per i carioca sarà l'Argentina che viene si da un periodo turbolento per via delle dimissioni di Martino e della difficoltà di precettare gli uomini per Rio,ma è sempre e comunque un'avversario ostico in tornei del genere.

Citizens,un mercato che non decolla

Stenta a decollare il mercato del Manchester City di Guardiola nonostante i moltissimi soldi a disposizione dello staff dirigenziale per assecondare le richieste del tecnico catalano;molti i nomi di spicco fatti ma al momento pochi gli arrivi e non certo di alto rilievo.
L'impressione è che molti giocatori non siano proprio cosi convinti del progetto che dovrebbe portare i citizens a stabilirsi tra le prime squadre d'Europa in modo permanente:contano si i soldi ma a parità di offerta o quasi molti atleti scelgono sempre e comunque una società dall'alto lignaggio,e senza andare molto distanti preferiscono lo United al City.
Il lavoro di Guardiola si prospetta molto più complesso di quanto possa sembrare perchè nemmeno il Chelsea nonostante i successi degli ultimi dieci anni è comunque riuscito a raggiungere il prestigio di Manchester United o Liverpool;è questo un'elemento troppo sottovalutato quando si parla di ingaggi monstre e trasferimenti facili,perchè comunque la considerazione di cui gode un club carico di trofei è sempre e comunque alta.
Quanto al piano squisitamente tecnico far digerire ad atleti talvolta abituati ad andare a mille all'ora un calcio fatto di cento passaggi e fraseggio continuo non sarà compito da poco,pur potendo comunque contare il City su elementi provenienti da paesi che fanno del possesso palla il loro pane.

Vardy ed i suoi fratelli

Jamie Vardy è stato ad un passo dal passare all'Arsenal,poi sollevamenti di popolo anche tramite i social network e soprattutto allungamento del contratto con generoso aumento gli hanno fatto cambiare idea,facendogli dire che non è stato un problema scegliere dove giocare nella prossima stagione...
E' la solita storia dei calciatori moderni,innamorati ella propria maglia e dei propri tifosi finchè non arriva qualcuno a riempirli di soldi ed allora tutte le loro certezze ed il loro sconfinato amore vacillano di fronte al dio denaro,l'unico in cui credono veramente e fortemente...
Di casi di questo genere è pieno zeppo il panorama calcistico contemporaneo e del recente passato,basti pensare ai casi Higuain ed Ibrahimovic o qualche anno più in la anche a quelli di Figo o dei giocatori che lasciarono la Juve in piena era calciopoli con la scusante che loro non potevano scendere in serie B;il problema è che certi tifosi continuano ad idolatrarli,non capendo che a questi milionari non importa un fico secco di dove e per chi giocare...
Il dramma del calcio moderno è che per rincorrere i campioni o presunti tali si mandano al collasso le società,non capendo che un club ultrasecolare rimarrà anche dopo il campione di turno,e che il gioco non vale la candela.

Inter,la sveglia suona al 4...

Sconfitta pesante anche se ininfluente quella subita dall'Inter contro il Bayern di Monaco in amichevole:4-1 il risultato per gli uomini di Ancelotti che dilagano già nel primo tempo controllando poi nella ripresa in cui scendono in campo molte seconde linee;quasi inesistenti in campo i nearzzurri che risentono certo del ritardo di preparazione rispetto ai rivali ma palesano anche alcune lacune caratteriali già evidenziate nel corso della passata stagione.
E' forse proprio questo uno dei limiti di questa squadra forgiata sulla presenza forte di Mancini come primo protagonista,leader di una formazione che poi in campo però appare il più delle volte spaesata alla continua ricerca del suo equilibrio e di un'impronta mai avuta fin cui nella gestione dell'allenatore marchigiano.
Certo i rapporti tesi che hanno caratterizzato questo avvio di gestione Suning ed il caso non ancora risolto riguardante Icardi non possono non pesare su di una formazione che a parte Banega ed Ansaldi è identica a quella della passata annata,considerando che Erkin è valutabile come una buona riserva e nulla più;se si vuole agganciare l'Europa che conta servono almeno due innesti pesanti risolvendo anche una volta per tutte il nodo Icardi-società-Mancini.
Siamo solo a luglio è non è il caso di fare drammi o lasciarsi andare ad isterie,ma valutare a mente fredda quelle che sono le problematiche e porvi rimedio è un dovere assolto per non trascinarsi stancamente durante l'annata come avvenuto da febbraio in poi

Psg all'offensiva

Non c'è soltanto l'Arsenal di Arsene Wenger in corsa per Lacazette:il bomber del Lione è infatti diventato l'obiettivo di mercato n°1 del Paris Saint Germain di Unay Emery;l'allenatore basco pare infatti intenzionato ad apportare poche modifiche alla rosa dei parigini,puntando quindi su una formazione già collaudata che abbisogna però di un'uomo di peso in avanti in grado di sostituire in zona goal Ibrahimovic.
La squadra della capitale era data in corsa per Cristiano Ronaldo e Neymar,ma una volta appurato che i due avrebbero rinnovato i rispettivi contratti con Real Madrid e Barcellona,si è deciso di puntare sul colletivo che da anni domina la scena transalpina;pochi e mirati gli innesti come quello di Mounier sulla fascia destra e quello del fedelissimo Krychowiak a centrocampo.
Davanti non ci sarà più Ibrahimovic che per tasso tecnico e personalità in seno alla squadra faceva reparto da solo,ma si conta di vedere finalmente il vero Cavani oramai libero dalla scomoda presenza dello svedese;l'uruguaiano vuole tornare ad essere il bomber dei tempi di Napoli e potrà contare su di una squadra che lo vedrà protagonista e non più relegato al ruolo di subalterno.
L'ingaggio di Lacazette o in alternativa quello di Jese dal Real garantirebbe al Psg una coppia di tutto rispetto davanti,in attesa di recuperare anche il miglior Verratti per innescare le punte:questo in qualche modo è un'anno di ripartenza dopo l'era Blanc ma si sa che chi investe vuole sempre risultati.

sabato 30 luglio 2016

A quando un'Ajax di nuovo grande?

Quella che si sta avviando sarà un'altra stagione di ricostruzione,l'ennesima per l'Ajax che dopo l'addio a Frank De Boer in panchina e l'arrivo di Bosz spera di riuscire a riprendersi pian piano quel posto che gli spetta di diritto nell'aristocrazia del calcio continentale;impresa tutt'altro che facile visto che i lancieri devono combattere ad armi impari contro clubs che a livello economico lo sovrastano in maniera spaventosa.
Quello che da sempre è il fiore all'occhiello dei lancieri,ovvero il settore giovanile doveva essere oggetto di un rilancio sotto la supervisione di Johan Cruijff un paio d'anni fa ma poi incomprensioni varie non hanno fatto decollare il progetto;l'Ajax è forse il club che in Europa più ha soffeto della Legge Bosman vedendo vanificati i suoi sforzi nel settore giovanile dalla possibilità di acquistare illimitatamente giocatori stranieri da parte dei più grossi sodalizi europei.
E'attualmente impèensabile che nel giro di qualche anno possa rifiorire una generazione paragonabile neanche a quella vincente del 95' ma nemmeno a quella che nel 2003 sfiorò le semifinali di Champions cedendo all'ultimo minuto al Milan;i tempi sono assai duri per chi non può comprare giocatori fatti e finiti anche perchè se anche si ha un talento in casa,la fame atavica dei grossi mercanti te lo soffia ancor prima che tu abbia finito il lavoro di svezzamento.
ppartiene purtroppo ad un'altra epoca il club che dettava legge in Europa con la maggior parte dei giocatori prodotti dal proprio vivaio:oggi anche l'Ajax va a pescare talenti magari di seconda mano dai paesi dell'America Latina sperando che un giorno diventino forti per poterli rivendere e cosi sostenersi.

United,epurazioni in vista

Jose Mourinho ha preso pieno possesso del Manchester United da nemmeno un mese e si dice che abbia già compilato una lista di giocatori che a suo parere non saranno utili a risollevare le sorti dei Red Devils in questa stagione che deve per forza di cose almeno riportarli in Champions League;lo special one al solito non guarda ne al curriculum dei giocatori ne al loro peso contrattuale ma soltanto e solamente a quanto possano essere funzionali al suo progetto.
Il nome più altisonante di questa lista è quello di Bastian Schweinsteiger che giusto ieri ha dato l'addio alla nazionale tedesca:il centrocampista era stato fortemente voluto da Van Gaal ma anche a causa dei continui infortuni subiti non ha reso per quanto ci si aspettava ed ora sembra per lui essere giunto il momento di fare le valigie.
Stessa sorte dovrebbe toccare al polacco naturalizzato belga Adnan Januzaj e forse all'italiano Matteo Darmian che dopo un buon inizio di stagione si è perso nei meandri di una squadra che non ha mai saputo trovare una sua continuità ed un filo logico che ne caratterizzasse il cammino;per tutti questi l'esperienza ad Old Trafford sarebbe al capolinea mentre nuovi ingressi si profilano all'orizzonte,tra cui quello iper annunciato di Pogba.
Un Mourinho che dunque non cambia di una virgola il suo modo d'essere neanche a fronte dell'esonero subito dal Chelsea appena pochi mesi dopo essere diventato campione d'Inghilterra:può questo essere un pregio a patto che non travalichi i limiti del buon senso.

Witsel per il dopo Pogba

Sembra che la Juve abbia già pianificato il dopo Pogba,ammesso e non concesso che il francese passi al Manchester United visto che da almeno dieci giorni si da per fatta l'operazione ma manca l'ufficialità;ad ogni buon conto a prendere il posto del polpo nella rosa bianconera potrebbe essere il belga Witsel che in questi giorni ha rifiutato una proposta dell'Everton pur di aspettare i bianconeri.
La scelta di puntare su di lui verrebbe fatta perchè il giocatore ha dimostrato in carriera di potersi adattare a più ruoli nella linea mediana e ciò consentirebbe ad Allegri di avere ulteriori alternative di gioco a quelle che già ha nel proprio arsenale;sarebbe sicuramente il sostituto di Marchisio finchè questi non recupererà dall'infortunio e potrebbe poi essere una valida alternativa ad un Khedira che ha più volte dimostrato di non poter essere sempre al 100%.
Il costo del cartellino è sicuramente più basso rispetto a quanto richiesto al Milan dodici mesi orsono,ed in più la Juve potrebbe questa volta contare sull'assoluta voglia del giocatore di lasciare la Russia per potersi confrontare in un campionato comunque più competitivo com'è quello italiano  pur con tutti i limiti che attualmente dimostra.
L'esborso economico a cui la Juventus dovrà eventualmente far fronte si aggira sui venticinque milioni di euro,cifra che sarebbe in parte recuperabile con alcune operazioni minori che la società torinese può comunque metter in cantiere visto l'alto numero di giocatori sotto il suo ombrello;sarebbe in definitiva l'ultimo tassello di un puzzle che porterebbe i tifosi a chiedere un'unica cosa:la Champions League.

30 luglio 1930:Uruguay campione

Era il 30 luglio 1930 quando l'Uruguay battendo l'Argentina per 4-2 all'Estadio Centenario di Montevideo si laureò primo campione del mondo di calcio aggiudicandosi la Coppa Rimet;una vittoria ottenuta nel periodo di maggior fulgore della sua storia e contro l'avversario di mille battaglie rioplatensi.
Gli uruguagi erano campioni olimpici in carica e la Fifa assegnò loro l'organizzazione dell'evento per festeggiare il secolo dell'indipendenza nazionale;molte squadre europee rinunciarono alla competizione a causa dei costi molto alti per il viaggio e per il fatto che alcuni giocatori avevano problemi a liberarsi dal posto di lavoro non essendo ancora professionisti:gli inglesi ritenendosi superiori non parteciparono e cosi sarà fino al 1950.
La Celeste forte di campioni quali Nasazzi,Mascheroni e Stabile vinse le tre partite che conducevano in finale dove appunto ebbe la meglio in rimonta sull'Argentina del capocannoniere del torneo Stabile;anche l'Albiceleste arrivò agevolmente all'atto finale del torneo potendo contare su di un'attacco formidabile:l'unica formazione europea a qualificarsi per le semifinali fu la Jugoslavia travolta però dalla furia agonistica degli argentini.
Quell'edizione segnò l'avvio di una nuova era per il calcio che passò dall'essere fenomeno popolare ma comunque circoscritto a vera e proprio isteria di massa;a allora molte cose sono cambiate e non tutte in meglio purtroppo,ma rimane comunque intatta la passione che questo sport sa scatenare.

venerdì 29 luglio 2016

Real sempre bloccato

Continua il non mercato del Real Madrid...la formazione campione d'Europa che in passato ci aveva abituato a roboanti colpi ad effetto in sede di trattative estive stavolta è invece stranamente alla finestra:a parte la riacquisizione di Morata e qualche operazione minore,gli uomini di Florentino Perez continuano a rimanere a guardare senza affondare il colpo in nessuna direzione.
Dopo essere stato in pratica sorpassato e distanziato dal Manchester United riguardo l'ingaggio di Pogba,il Real ha dovuto subire lo smacco di vedersi soffiare Andrè Gomes dagli eterni rivali del Barcellona,rimandando di fatto ancora il primo vero colpo dell'estate;al contrario molti i giocatori delle merengues che sono sati dati in partenza o comunque oggetto di trattative.
L'uomo che con i suoi ingaggi pesantissimi diede il via all'era dei galacticos,ovvero Florentino Perez sembra aver raggiunto la pace dei sensi con la promozione del suo pupillo Zidane alla guida della prima squadra ed il rinnovo ormai imminente di Cristiano Ronaldo;eh si che di qualcosa avrebbe certo bisogno la casa blanca specie in difesa dove le alternative ai titolari non sono certo cosi soddisfacenti.
Una prudenza che è forse figlia del fatto che comunque sia si è dimostrato che in fondo per vincere la Champions League servono più fortuna ed unione d'intenti nello spogliatoio più che magliette da vendere e tizi da prima pagina.

Barcellona,rebus attacco

Sembrerà un paradosso ma anche il Barcellona ha problemi in attacco...no non stiamo parlando della Msn che risolti i dubbi riguardanti il rinnovo di Neymar si avvia ad intraprendere un'altra stagione da record,quanto dell'uomo o degli uomini che dovrebbero rappresentarne il cambio più che mai necessario visti i tanti impegni dei catalani.
Sembrava che il prescelto dovesse essere Luciano Vietto,ma il giocatore è stato ceduto dall'Atletico Madrid al Siviglia,il quale Siviglia da parte sua potrebbe cedere Gameiro ai blaugrana;qui però entra in ballo la volontà dell'atleta che già in partenza saprebbe di andare a fare al riserva ai tre fenomeni con pochissime possibilità di vedere il terreno di gioco.
Qualche giorno fa Luis Enrique ha tracciato l'identikit del giocatore che vorrebbe arrivasse,cioè giovane e velloce:un'ulteriore complicazione per Ariedo Braida e compagnia che devono coniugare le richieste dell'allentaore con l'esborso economico e con quello ch offre il mercato,che certo non pullula di attaccanti disposti a scaldare la panchina quadi tutte le settimane.
E' questo comunque uno snodo cruciale per la stagione dei blaugrana,visto che proprio un blackout del meraviglioso trio nel momento tocpico della stagione spinse fuori il Barcellona dalla Champions League dopo che aveva dimostrato ancora una volta di essere di gran lunga la migliore nel lotto delle partecipanti.

giovedì 28 luglio 2016

Rangers,prove d'Europa

Sono stati quasi cancellati dal calcio,una stori ultrasecolare spazzata via dall'inflessibile scure del fisco britannico:hanno sofferto nelle divisioni inferiori e con loro i tifosi che non li hanno mai abbandonati;ora i Rangers sono tornati e a marcare questo nuovo inizio provano a piazzare il colpo ad effetto che moltiplicherebbe l'entusiasmo,overo quello di Robin Van Persie.
Il giocatore olandese è ovviamente nella fase terminale della sua carriera ma ha comunque un nome da poter spendere in giro e poterlo acquisire per i blu di Scozia significherebbe  sentirsi di nuovo parte di quel modo che li ha scaraventati fuori senza tanti complimenti quattro stagioni orsono.
In attesa di tornare a sfidare in campionato i rivali di sempre del Celtic,i Rangers provano a ridarsi quell'immagine internazionale che li aveva portati ad inizio anni novanta ad essere una dell formazioni più accreditate anche in Champions League,salvo poi fallire sempre il salto di qualità nel momento decisivo della competizione.
Una nuova-vecchia contendente dunque si affaccia alla riblata e comunque la si pensi è un ritorno che fa bene al calcio ed in particolare a quello scozzese che da sempre si regge sulla rivalità ultrasecolare che divide protestanti e cattolici,Rangers e Celtic...l'Old Firm insomma.

Higuain,parole al vetriolo

Alla fine dopo tanto rumore da parte dei giornali,delle tv e della carta stampata ha parlato anche lui:Gonzalo Higuain viene presentato dalla Juventus e spiega i motivi che lo hanno portato a lasciare il Napoli;il giocatore argentino si è scagliato in primis contro il presidente partenopeo De Laurentiis che a suo dire è la causa dell'abbandono della formazione azzurra.
Il bomber dello scorso campionato ha detto di capire la rabbia dei tifosi che reputano la sua partenza come un tradimento,ma ha altresi ammesso che la sua convivenza con il presidente non sarebbe potuta durare un giorno in più...parole di circostanza per giustificarsi o verità?Certo è che il suo ritorno al San Paolo sarà un'evento tutt'altro che secondario immaginando già il tam tam che gli verrà scatenato addosso dai media nelle settimane precedenti.;
Sa qualunque parte la si voglia guardare questa faccenda segnerà comunque una pagina storica per il calcio italiano,sia per la cifra sborsata dai bianconeri sia per il fatto che un giocatore simbolo di una squadra fino a due mesi fa all'improvviso passa a quella che i tifosi ritengono essere l'avversario n°1 a prescindere dalla classifica;per amore del successo sia il giocatore che la Juventus sono passati sopra a fatti e dichiarazioni di fuoco avvenuti negli ultimi mesi,e questo ai puristi non è andato giù.
Ora il"pipita"dovrà per forza disputare un'altra stagione monstre,altrimenti tutto questo clamore ed entusiasmo in un'attimo potrebbero ritorcersi contro di lui;a giocatore e società non rimane che vincere il trofeo più ambito,la Champions League.

Libertadores al Nacional Medellin

Il miracolo si è compiuto nuovamente,27 anni esatti dopo la prima volta:il Nacional di Medellin è nuovamente campione del Sudamerica per clubs avendo battuto per 1-0 nel match di ritorno disputato tra le mura amiche l'Independiente del Valle,squadra ecuadoregna autentica rivelazione della manifestazione che mette di fronte ogni anno i massimi sodalizi continentali.
I colombiani dopo il risultato di 1-1 maturato la settimana scorsa a Quito,sfruttano la rete di Miguel Borja al 9' di gioco per aggiudicarsi il trofeo che ha viosto uscire le grandi favorite della vigilia una dopo l'altra,ultime in ordine di tempo Boca Juniors e Sao Paulo;è questa la seconda vittoria della storia per il Nacional dopo quella storica del 89' quando in panchina c'era Maturana ed in campo tra gli altri Higuita.
Una vittoria quella di fine anni 80' maturata in un contesto decisamente ambiguo,con il boss del cartello locale Pablo Escobar che si diceva controllasse le sorti del club e decidesse nel bene o nel male il suo destino;molti infatti dei calciatori di quella formazione avevano rapporti col narcotrafficante e ad esempio Higuita fini pure in carcere per affari poco puliti in cui era implicato.
Ora i sudamericani andrannoa sfidare il Real Madrid e le altre formazioni campioni continentali nel campionato del mondo per club,manifestazione dal coefficiente tecnico abbastanza astruso visto che nel 90% dei casi a giocarsi il titolo sono Europa e Sudamerica come nella cara vecchia Coppa Intercontinentale.

Ribery contro Guardiola

Hanno destato un certo scalpore le dichiarazioni rilasciate da Franck Ribery sull'ex tecnico del Bayern Monaco Guardiola:il francese senza mezzi termini si è scagliato conto l'allenatore catalano che a suo dire sarebbe ancora troppo giovane e non avrebbe l'esperienza adatta a guidare un grande club come quello bavarese.
Parole al vetriolo che sinceramente fanno sobbalzare sulla sedia a sentirle di primo acchito,ma che poi a pensarci bene strappano un sorriso a metà tra l'ironico ed il sarcastico:si perchè un giocatore avanti con gli anni e quasi sempre infortunato che si lascia andare a dichiarazioni del genere sull'uomo che lo ha guidato fino a due mesi fa francamente fa sorridere perchè è indubbio che a motivare le sue accuse sia il rancore personale e non certo l'abilità professionale di Guardiola.
Il marsigliese convertito non è nuovo a sortite del genere,ma forse dovrebbe chiedersi anche perchè lo stesso Deschamps selezionatore dei transalpini non faccia più ricorso alle sue straordinarie qualità...saràinesperto anche il povero Didier?La verità è che certi giocatori pur di non ammettere che il tempo passa per tutti si inventano scuse ed accuse di tutti i generi,perfino che l'allenatore che ha guidato il Barcellona al ciclo più vincente della propria storia è uno passato di li per caso.
Ora Ribery come tutti osanna Ancelotti come il migliore possibile..magari passano un paio di mesi ed Ancelotti lo lascia una volta di più fuori ed allora apriti cielo contro il buon Carlo...magari forse sarà il caso che Rummenigge prima del 31 agosto si liberi di lui,cosa gli darà del dirigente inesperto...

mercoledì 27 luglio 2016

Legge Bosman 20 anni dopo

Sono passati all'incirca vent'anni da quando la corte europea diede ragione a Jean Marc Bosman riguardo alla causa da lui intentata contro il Liegi che non voleva dargli la possibilità di trasferirsi dove voleva;tanta acqua è passata sotto i ponti da quella sentenza che non trasformò la vita di Bosman ma che al contrario rivoluzionò il calcio continentale stravolgendolo.
Quella che fu giustamente definita una sentenza storica cambiò radicalmente il modo di rapportarsi tra società di calcio e calciatori,dando a questi enorme potere e facendo assurgere a semi dei i procuratori che da allora governano di fatto l'intero calciomercato;in tutto questo Bosman non ci guadagnò granchè tanto che ora conduce una vita modesta a differenza dei calciatori da lui di fatto aiutati.
Uno degli effetti più deleteri a posteriori fu la libera circolazione dei giocatori considerati alla stregua di normali lavoratori:questa norma ha portato nel corso degli anni alla quasi distruzione dei vivai nazionali ed alla perdita di talune peculiarità presenti nelle varie scuole nazionali;un'impatto che ha cambiato il calcio come poche altre volte nella propria storia e che ha prodotto disparità economiche una volta quasi sconosciute.
Vincere o perdere è quasi diventato di secondaria importanza,tutto sacrificato sull'altare di fatturato e guadagno:non penso che il povero Bosman mirasse a questo quando intentò la propria causa all'alta corte di Strasburgo.

Premier League,un fiume di denaro

Che sia il torneo dove al mondo girano più soldi lo sanno oramai tutti da tanto tempo,ma quello che sta invadendo la Premier League è un vero e proprio fiume di denaro dove anche le società medio piccole riescono a spendere cifre rilevantissime acquistando giocatori clubs prestigiosi si ma con meno possibilità economiche.
Vedere che clubs come Wolverhampton o Stoke City tanto per fare due nomi riescono a tener testa o addirittura a sopravvanzare teams più prestigiosi e vittoriosi da certamente da pensare,e dovrebbe darlo anche a chi dirige il calcio mondiale se solo a costoro interessasse il bene di questo sport;invece continuiamo ad assistere a vagonate di soldi buttati in acquisti inutili o fatti soltanto per avere più appeal televisivo e quindi più introiti.
Fa davvero specie sapere che un medio club inglese incassa in diritti televisivi quanto ad esempio la Juventus cinque volte campione d'Italia,e figuriamoci quindi quanto di più di una corrispettiva squadra della Serie A:in questo panorama dominato dai soldi è davvero difficile continuare a parlare di sport,perchè la parola stessa presupporrebbe combattere ad armi pari...
Che ci piaccia o no il futuro è questo e prima o poi si arriverà a campionati nazionali ristretti a poche squadre o ancor più facilmente assisteremo al tanto paventato da almeno trent'anni campionato europeo per clubs...

Cantera portoghese

E' oramai divenuta un marchio di fabbrica,una di quelle cose che ti aspetti sempre che sia presente:stiamo parlando del calcio portoghese inteso come giocatori,come talenti da far sbocciare e poi far fiorire nei maggiori campionati europei,in quello spagnolo in particolar modo.
Dai primi anni 90' e dalle nazionali di Carlos Queiroz che in quegli anni dominavano quasi a livello giovanile,il futebol lusitano ha sempre saputo sfornare giovani di belle speranze che poi sono diventati calciatori affermati facendo le fortune delle maggiori società continentali;a parte Cristiano Ronaldo che è assimilabile a quei giocatori che vengono mandati dalla grazia divina,possiamo però annoverare tra gli altri Figo,Rui Costa,Ricardo Carvalho,Fenando Couto e tanti altri sicuramente.
Tnti talenti lanciati nel grande calcio ma quello che continua a mancare al calcio lusitano sono soprattutto i portieri ed un grande centravanti,uno che si possa far carico da solo di tutta la squadra;molti sono stati i giocatori che promettevano ma altrettanti quelli che hanno deluso,forse perchè caricati di eccessiva presione mediatica.
Ora che finalmente la nazionale ha raggiunto un traguardo agognato da sempre,cioè vincere un grande torneo internazionale,la prossima grande sfida è proprio questa:riuscire a sfornare un portiere ed un centravanti in grado di superare i vari Vitor Baia e Pauleta per issarsi lassù tra i grnadi interpreti del ruolo del nostro continente.

L'altra Bundesliga

Sta per partire la stagione di Bundesliga e come negli ultimi anni pare che sarà un discorso a due tra Bayern e Borussia Dortmund,ammesso che gli uomini in giallonero riescano a tenere il passo dei bavaresi;è questo un leit motiv che si ripete oramai da molte stagioni e non si vede in effetti come la situazione possa spostarsi si una virgola.
Sul mercato chi ha messo a segno un buon colpo è stato l'Amburgo assicurandosi le prestazioni del giovane Halilovic,ma il giocatore potrebbessere riacquistato dal Barcellona se dovesse convincere in terra di Germania;per il resto ha fatto qualcosa il Wolfsburg che ha però ceduto Schurrle al Dortmund,mentre le altre sono rimaste più o meno a guardare.
E'quasi impossibile pensare che anche nel campionato più strano d'Europa possa accadere un miracolo quest'anno,anche se dobbiamo sempre tenere in buon conto Hertha,Bayer e Schalke che però gira e rigira quand'è il momento di piazzare la zampata cadono come pere mature;sono finiti insomma i tempi i cui il Kaiserslautern si permetteva il lusso di beffare lo squadrone bavarese venendo addirittura dalla seconda divisione.
AL girono d'oggi al massimo le squae di rincalzo facendo una buona stagione possono puntare alla zona Champions oppure all'Europa League,ma immaginare anche solo per un'attimo di sgambettare le due grandi è impossibile:ricordiamo poi che lo stesso Amburgo vengono da annate al limite della retrocessione,cosa che è accaduta invece allo Stoccarda.

martedì 26 luglio 2016

Sarà Milik il dopo Higuain?

Dato l'addio a malincuore e con tanta rabbia dentro a Gonzalo Higuain,i tifosi del Napoli sperano che la società operi per poter sostituire in qualche modo il bomber argentino:le ultimissime voci di mercato danno per imminente l'accordo con l'Ajax per l'attaccante polacco Arkadiusz Milik,da tempo in forza ai lancieri di Amsterdam.
Milik sarebbe dunque l'uomo individuato per colmare il vuoto enorme lasciato da Higuain nell'attacco partenopeo;giocatore in grado di agire anche da seconda punta come nella nazionale polacca dove fa da spalla a Lewandowski,Milik avrebbe cosi l'opportunità di cimentarsi in una realtà completamente diversa da quella vissuta in Olanda.
Un nome che non scalderà i tifosi ma d'altra parte sostituire un'attaccante che ha seganto quasi 40 goals come Higuain è quasi impossibile;Milik è un giovane già affermato che può ancora crescere,e qui sta forse il problema per una squadra che invece doveva puntare al titolo italiano già in questa stagione dopo averlo sfiorato nell'anno passato.
Un'idea quella del polacco che potrebbe convincere anche il compagno Klaassen a trasferirsi sotto il Vesuvio dopo aver rifiutato per ben due volte le avanches dei partenopei:una coppia che unita ad Hamsik ed Insigne potrebbe comunque regalare buone soddisfazioni ai napoletani.

Icardi, e se fosse Spagna?

Continua in queste ore quella che davvero rischia di diventare una telenovela,mettendo il capitano contro la tifoseria:Mauro Icardi rimane all'Inter o andrà via magari al Napoli?La domanda è legittima dopo il polverone sollevato dalla moglie-agente Wanda Nara sui social network una decina di giorni fa:una querelle che il direttore sportivo Piero Ausilio sta cercando di chiarire proprio col diretto interessato.
Icardi per bocca della moglie vorrebbe più soldi essendo valutato dalla società oltre cinquanta milioni di euro,ma dall'Inter ricordano che il contratto è stato adeguato solo l'anno scorso e non c'è motivo per farlo ancora;in tutto questo si è inserito il Napoli ormai orfano di Higuian che cerca un sostituto del bomber finito alla Juve.
Ma non solo il Napoli è sulle tracce di Icardi perchè starebbe riemergendo una vecchia pista che porta in Spagna all'Atletico Madrid:Diego Simeone non ha mai nascosto la sua stima per il giocatore e non dovesse andare in porto il rientro di Diego Costa ecco che i colchoneros sarebbero pronti a tornare all'assalto dell'attaccante nerazzurro.
Una vicenda intricata i cui sviluppi non sono ancora delineabili anche se a parle l'Inter ha dichiarato il capitano incedibile:se Icardi dovesse persistere nelle sue esternazioni per bocca altrui anche questa politica potrebbe essere rivista.

26 LUGLIO 2009,Ibra al Barca

Era il 26 luglio di 7 anni fa quando Zlatan Ibrahimovic diventava un giocatore del Barcellona,dando vita ad uno dei più clamorosi errori nel calciomercato moderno:per avere lo svedese infatti i blaugrana cedettero Eto'o più 50 milioni di euro;nel maggio successivo il camerunense si laureava campione d'Europa con l'Inter mentre il Barca viveva una delle stagioni più sottotono degli anni 2000.
Pep Guardiola diede il suo benestare all'affare ed anzi lo incoraggiò vista una certa incompatibilità di carattere tra lui ed Eto'o:il tecnico pensava di poter unire la vivacità di Messi alla potenza fisica di Ibrahimovic,ma si sbagliava di grosso ed il campo nei mesi successivi ne avrebbe dato ampia ed inconfutabile conferma.
Uomo pieno di se e di una certa arroganza,Ibrahimovic nonostante le belle parole della presentazione pretendeva di avere la squadra al suo servizio,non rendendosi conto dall'alto del suo scranno che il Barcellona è un meccanismo perfetto dove ognuno deve essere al servizio dell'altro,e che se una stella ci deve essere quella risponde al nome di Lionel Messi.
L'incapacità di incidere e di integrarsi appieno nella mentalità catalana portarono ben presto lo svedese a valutare altre strade tra cui quella di tornare in Italia:nell'estate successiva infatti Ibrahimovis tornò a Milano questa volta sponda rossonera baciando la maglia da rito e dicendo che era quella sempre soganta,ovviamente come quelle delle società che lo avevano lautamente stipendiato in precedenza.

Il dopo Pogba si chiama Matuidi

Sembra avere le idee molto chiare la Juventus su chi sarà a sostituire Paul Pogba che in settimana dovrebbe passare al Manchester United,ammesso che gli inglesi soddosfino le richieste dei bianconeri;il nome nuovo è quello di Blaise Matuidi che il Paris Saint Germain vorrebbe trattenere anche se con l'arrivo di Krychowiak i centrocampisti in rosa sono già molti e di qualità.
La Juve probabilmente già da tempo sapeva dell'intenzione di Pogba di fare le valigie verso altri lidi,per cui non si è fatta cogliere impreparata e di sicuro il nome di Matuidi figura sul taccuino di Paratici e Marotta già da diverso tempo;un colpo che si andrebbe ad aggiungere agli altri effettuati,non ultimo quello di Higuain che rendono la Juve l'assoluta regina del mercato internazionale.
A Torino Matuidi potrebbe trovare una società già da ora in grado di lottare per la Champions League e dei compagni che sanno creare gruppo e far inserire i nuovi arrivati;con lui,Pjanic,Khedira e Marchisio la line mediana bianconera non temerebbe rivali e farebbe da ottima cerniere tra il blocco difensivo e l'attacco di matrice argentina.
Giocatore di sostanza che non è uso fare troppi fronzoli,il francese unirebbe forza fisica e capacità tecnica in un'unica soluzione,sollevando magari in parte Claudio Marchisio da quei compiti di gregariato avuti nella scorsa satgione e riportandolo al ruolo naturale di incursore.

lunedì 25 luglio 2016

Preparazione o amichevoli

In una stagione in cui una volta si era magari appena tornati dalle ferie e si iniziava la preparazione estiva lentamente con le partitelle cotro la primavera o le rappresentative di montagna,ora si giocano immediatamente match di valenza internazionale come fosse già iniziata la Champions League;è un calcio totalmente cambiato quello a cui assistiamo e non è detto che lo abbia fatto in meglio visti certi risultati delle grandi manifestazioni internazionali.
Il fatto che si giochi troppo e che i calciatori arrivino esausti a fine stagione è oramai risaputo,ma il circolo vizioso di sponsor ed interessi che si è creato attorno al business calcio porta sfruttare i giocatori come animali da esibizione,e questo con la loro compiacenza sia ben chiaro...
Da parte loro le organizzazioni mondiali invece di porre un freno a questa deriva affaristica la sostengono dando il loro patrocinio a manifestazioni come la International Champions Cup in corso di svolgimento,ritrovandosi poi alle manifestazioni per nazionali con squadre incerottate o senza parte dei loro potenziali titolari.
A chi ama il calcio di una volta sicuramente prende nostalgia vedendo le immagini di partite che finivano anche in super golrada,organizzate quasi solo per la gioia dei sostenitori..ora invece già a luglio conta il risultato,e perdere alcune amichevoli può voler dire esonero per un'allenatore...

Balotelli alla deriva

Fa quasi tristezza vedere la china che ha preso la sua carriera,ma se c'è un colpevole in tutta questa storia è proprio lui:Mario Balotelli reduce dall'ultima (dis)avventura milanista è tornato al Liverpool per fine prestito,ma come anticipato largamente da Klopp non rientra nei suoi programmi e quindi è costretto ad allenarsi con le riserve.
Una fine ingloriosa verrebbe da dire per un giocatore a cui tutti pronosticavano una grande carriera:troppe però le opportunità offertegli e troppe quelle che lui ha gettato al vento,non ultima appunto quella rossonera;ad un certo punto della vita bisogna crescere ma lui non sembra averlo ancora capito e ciò si riflette sulla sua carriera professionale che è giunta oramai ad un punto morto,almeno per quanto riguarda il calcio di alto livello.
Sicuramente il suo procuratore che ha agganci dappertutto saprà trovargli una sistemazione magari anche economicamente vantaggiosa,ma per un ragazzo di appena ventisei anni doversi già dirigere verso tornei di basso profilo è certamente triste;la sua salvezza potrebbe essere quella di rimettersi in gioco in qualche campionato importante ma con team di media classifica,dove far vedere che sa anche lottare e sacrificarsi per i compagni.
In ultima analisi al ragazzo manca un sano bagno di umiltà e questo potrebbe venirgli dal cambiare procuratore,ma si sa che certi legami sono duri a morire...

Tevez colpo a sorpresa per il Napoli?

Inizia a prendere sempre più quota la notizia che vorrebbe il Napoli sulle tracce di Carlitos Tevez:all'inizio, pareva una boutade per distogliere in parte l'attenzione dal caso Higuain,ma più passano le ore e più sembra plausibile il fatto che i partenopei facciano davvero un  tentativo per riportare in Italia l'apache dopo l'esperienza alla Juve.
Proprio lo sgarbo che i bianconeri starebbero per fare tesserando Higuain sarebbe alla base della clamorosa intenzione di virare su Tevez che aveva lasciato Torino per far ritorno a casa dopo moltissimi anni passati in Europa:ora un suo ritorno per di più sotto il Vesuvio avrebbe del clamoroso davvero e sarebbe un modo molto ardito di ripagare i bianconeri quasi con la stessa moneta.
La Juventus decise di lasciar partire Tevez senza chiedere di fatto alcun indennizzo proprio perchè il giocatore argentino sarebbe approdato al Boca Juniors, la squadra in cui era cresciuto:trovarselo nuovamente in Italia con la maglia azzurra del Napoli di certo non farebbe a Marotta,Agnelli e compagnia cantante.
Staremo a vedere se le voci di corridoio si trasformeranno in qualcosa di più concreto:per il momento il Boca ha smentito che Tevez voglia nuovamente lasciare la Bombonera però si sa che nel calcio tutto può accadere e quindi mai dire mai...

domenica 24 luglio 2016

Procuratori sotto accusa

In questa estate in cui stanno tenendo bancoo non solo in Italia i casi Pogba ed Higuain,appare sempre più rilevante una figura sconosciuta nel calcio di trenta o quarant'anni fa,ovvero quella del procuratore:questi professionisti che vengono riconosciuti anche da Uefa e Fifa,stanno sempre più prendendo in mano le redini del mercato e di conseguenza anche dei destini dei vari clubs.
Al giorno d'oggi entrare a far parte di una scuderia importante garantisce già di per se una carriera proficua in termini sportivi e di guadagni:giocatori che sul campo rendono poco o nulla al momento di firmare i rinnovi o trovare altre sistemazioni sono portati in palmo di mano.
Questa situazione è sfuggita di mano alle autorità calcistiche mondiali a tal punto che alcune formazioni affidano i propri destini sportivi ed economici a questi personaggi che poi ovviamente agiscono in primis per il tornaconto loro e dei loro assistiti;a loro si deve il fatto che vengano inserite nei contratti clausole che a violte vanno quadi a discapito della società stessa,che pur di ingaggiare un'atleta a volte chiude entrambi gli occhi.
Questi signori unitamente alla legge Bosman sono tra gli effetti più deleteri avuti dal calcio negli ultimi vent'anni,e questo con la connivenza e la compartecipazione di chi doveva vigilare ed è stato colpevolmente assente.

Wenger spara alto

Inusuale uscita con la stampa per il manager dell'Arsenal Arsene Wenger il quale,dopo aver declinato l'offerta di guidare l'Inghilterra,si accinge ad iniziare quello che potrebbe in ogni caso essere il suo ultimo anno alla guida dei gunners:il francese ha dichiarato pubblicamente di essere disposto a spendere sul mercato qualcosa come 90 milioni di euro!!!
Dichiarazione insolita per un personaggio da sempre al centro di polemiche tra chi lo associa ai grandi tecnici mondiali e chi,scorrendone il palmares maturato nei vent'anni londinesi storce un pò il naso di fronte a questo;i fondi in questione andrebbero principalmente a coprire gli acquisti di Lacazette dall'Olympique Lione e di Mahrez dal Leicester City.
Continua dunque la spasmodica ricerca di una punta da affiancare ad Olivier Giroud,e dopo il dietrofrront di Vardy che alla fine ha preferito prolungare proprio con il Leicester l'attenzione di Wenger si punta sull'attaccante francese che peraltro non ha nemmeno preso parte ad Euro 2016 per scelta tecnica di Didier Deschamps.
Convinto di essere a posto nel reparto difensivo,l'alsaziano pare dia la caccia pure all'esterno franco-algerino che tanto bene ha fatto nell'ultimo campionato;anche in questo caso però le cifre richieste sono molto alte per le abitudini dell'Arsenal. ed inoltre ci sarebbe poi da trovare una collocazione ed un 'equilibrio tattico per il giocatore

Atletico in attesa di Costa

Reduce da un'altra cocente delusione con la finale di Champios League persa ancora una volta di fronte agli odiati cugini merengues,che si va a sommare al campionato sfuggito dai radar dopo averlo rincorso per mesi,l'Atletico Madrid si appresta ad iniziare la nuova stagione e lo fa avendo puntellato la rosa in alcuni ruoli un pò scoperti e soprattutto avendo trattenuto Antoine Griezmann e Diego Simaeone che sono tra gli artefici primi delle fortune dei colchoneros.
Ora però a dare la svolta all'estate dei rojoblancos può essere il ritorno all'ovile di un figlio prediletto,ovvero Diego Costa che nelle stagioni passate a Londra ha probabilmente maledetto la decisione di lasciare la Spagna per un campionato in cui non ha mai davvero convinto:il giocatore farebbe carte false pur di tornare a Madrid e l'Atletico è prontissimo a riaccoglierlo,ma il problema è quanto chiede il Chelsea.
Il club di Antonio Conte e Roman Abramovich non è per nulla soddisfatto del rendimento del brasiliano di passaporto spagnolo,ma per ovvie ragioni non vuole nemmeno svenderlo rimettendoci cifre importanti;la trattativa potrebbe prendere quota e sbloccarsi una volta che i londinesi fossero in grado di assicurasi Lukaku per il quale però l'Everton chiede cifre astronomiche.
Il punto di svolta sarà in prossimità della partenza della Premier League,allora si vedrà effettivamente se le voci che circolano da mesi sono fondate e se l'Atletico sarà disposto a venire incontro alle esigenze del Chelsea pur di regalare a Simeone un bomber coi fiocchi che in Spagna faceva faville.

Argentina:Bielsa o Simeone?

Mentre la nazionale olimpica si sta preparando in vista degli ormai imminenti Giochi di Rio,continua in Argentina il dibattito su chi debba essere il sostituto del dimissionario Tata Martino alla guida dell'Albiceleste;il favorito pare Marcelo Bielsa ma continua il tam-tam di chi invece vorrebbe in sella il cholo Simeone ritenuto per grinta e carica agonistica che sa trasmettere l'unico in grado di dare la scossa ad un'Argentina che non riesce più a vincere un titolo.
L'ultimo a lanciare il nome di Simeone è stato Marcelo Gallardo,ex nazionale ed attuale tecnico del River Plate:anche lui come molti connazionali ritiene che con il tecnico dell'Atletico Madrid saprebbe ridare grinta e determinazione ad una compagine che si perde nel momento in cui deve piazzare il colpo decisivo.
Il fatto che Marcelo Bielsa in qualche modo si sia svincolato dall'accordo con la Lazio fa pensare che l'incarico verrà assegnato a lui che già in passato è stato al timone dell'Albiceleste  senza peraltro riuscire a condurla alla vittoria di un titolo;un fatto che potrebbe far volgere a suo favore l'ago della bilancia,nonostante in patria ci sia chi non è convinto di tale scelta.
Simeone intanto non bada a queste voci e continua a lavorare per far si che il suo Atletico possa ancora insidiare le grandi di Spagna e d'Europa pur con budget molto inferiori;se poi dovesse arrivare la chiamata della propria patria il dilemma per lui diventerebbe molto forte.

Affare Higuain:rispettato lo stile Juve?

Continua a tenere banco e non potrebbe essere altrimenti il caso Higuain,con l'attaccante argentino che avrebbe sddirittura già sostenuto le visite mediche preliminari prima di firmare il contratto che lo legherebbe per 4 stagioni ai bianconeri;un cambio di casacca epocale alla luce di quelle che sono state le controversie sorte durante il duello scudetto dell'ultima stagione e che continuerà a far discutere a lungo se si concretizzerà come ormai pare certo.
Nel momento cruciale della stagione Higuain ed il fratello procuratore si erano lanciati in accuse pesanti contro la Juventus dichiarando al contempo amore eterno ai colori del Napoli,tanto che il centravanti era divenuto forse il maggior simbolo della formazione partenopea dai tempi di Maradona:quanto sta avvenendo in queste ore smentisce in maniera clamorosa tutto ciò e di questo l'argentino non deve andare certamente  fiero.
Il rovescio della medaglia riguarda la società bianconera che in altri periodi della propria storia mai e poi mai si sarebbe sognata di condurre in porto un'operazione del genere che oltretutto comporta un'esborso economico senza precedenti per un giocatore che va comunque verso i 30 anni;la voglia assoluta di arrivare alla Champions ha fato passare in secondo piano anche alcuni crismi che un tempo era no imprescindibili in casa Juventus.
Staremo a vedere se il gioco vale la candela,certo che da questa vicenda alla fin fine quello ad uscirne meglio dal punto di vista dell'immagine è senza dubbio Aurelio De Laurentiis,il quale ha di fatto già addossato ad Higuain la colpa del divorzio imminente.

sabato 23 luglio 2016

James Rodriguez,rilancio o vendita?

Tra i mille intrighi di mercato e le mille voci che si rincorrono durante l'estate calcistica,rispunta fuori dopo un periodo di relativa calma l'ipotesi della partenza di James Rodriguez dal Real Madrid in direzione Manchester:se infatti i Red Devils non dovessero arrivare a Pogba conteso proprio dal Real,allora sarebbero decisi a puntare sul colombiano.
Come troppe volte accae a dettare il mercato non sono tanto le esigenze della squadra in campo quantoquelle del merchandising e del business,quindi poter spendere un tale nome presso i tifosi sarebbe comunque sinonimo di successo quantomeno a livello commerciale;le merengues infatti lo presero anch'esse più per un fatto di marketing che non per un bisogno impellente in qualche parte del terreno di gioco.

Dopo il colpo piazzato dal Barcellona con l'ingaggio di Andrè Gomes,per il Real lasciare partire Rodriguez senza sostituirlo a livello con un'altro pezzo da novanta sarebbe uno smacco a livello di immagine,anche se stiamo parlando della squadra che ha vinto la Champions League solo due mesi fa..
Rilanciare il colombiano vorrebbe dire dover comunque sacrificare in parte uno tra Bale e Benzema fatto salva l'impossibilità di toccare sua maestà Ronaldo:un compito difficile pure per uno come Zidane che di piedi buoni se ne intende eccome..

Chelsea all'arrembaggio

Secondo quanto riportato da più fonti di stampa specialmente britanniche,il Chelsea di Antonio Conte è ben lungi dall'esere completato in vista della nuova stagione;secondo il volere del tecnico italiano ad essere migliorati sono tutti i reparti,in particolar modo il centrocampo che per un'allenatore che fa della grinta e dell'aggressività le sue prerogative come Conte dev'essere al più alto livello di efficienza possibile.
Nonostante gli ottimi elementi già presenti in rosa,l'obiettivo numero uno era e rimane Radja Nainggollan che comunque ha dichiarato più volte di non volersi muovere dalla Roma;come si sa queste sono dichiarazioni che lasciano il tempo che trovano visto che qualche euro in più è in grado di far cambiare velocemente opinione ai calciatori moderni.
Qunato al reparto difensivo il sogno qui si impossibile è ancora Bonucci:difficile pensare che la Juve rinunci ad un suo pilastro dopo avere condotto una campagna acquisti cosi dispendiosa;sicuramente però il tecnico salentino saprà fare a meno anche di lui visto il lavoro che seppe svolgere al suo arrivo a Torino con una difesa quasi colabrodo.
In attacco infine specie se partirà Diego Costa è scontato l'assalto a Lukaku che andrebbe a formare coi connazionali Batshuayi ed Hazard un reparto esplosivo quanto a potenza fisica e tecnica individuale:pur se l'Everton dimostra di tener duro alla fine la punta dovrebbe approdare a Londra.

L'Uruguay batte il Brasile campione

Il 23 luglio 1995 l'Uruguay batte il Brasile campione del mondo aggiudicandosi la Copa America organizzata in casa:è un trionfo quello della Celeste avvenuto ai rigori ma che mantiene intatta la tradizione che vuole i rioplatensi sempre vincenti quando son padroni di casa in una manifestazione internazionale.
Una sconfitta che lascia l'amaro in bocca ad un Brasile che solo dodici mesi prime era diventato tetracampeao sconfiggendo sempre dagli undici metri la nazionale azzurra al termine di una delle finali più brutte mai viste in una Coppa del Mondo;la fantasia dei verdeoro unita ad una concezione tattica oramai di stampo europeo nulla possono contro la garra e la voglia di vincere che mettono in campo gli uruguagi di fronte ai loro tifosi al Centenario di Montevideo.
Un'edizione quella del 1995 che vede l'argentina bicampione in carica abdicare scottata ancora dal caso Maradona vissuto l'anno prima durante la Coppa del Mondo statunitense:l'Albiceleste è in una fase di trapasso generazionale e sul campo questo si vede benissimo;a destare l'attenzione generale anche la presenza di Messico e Stati Uniti che vengono invitate dalla Conmebol per aumentare il numero di squadre.
Capitano e trascinatore morale dell'Uruguay è Enzo Francescoli che abbandonate le platee europee rientra in Sudamerica per riprendere la storia interrotta con il River Plate:in quel 1995 però tutto il suo carisma è al servizio della celeste nuovamente sul trono continentale.

Borja Valero oggetto dei desideri

Il Milan di Vincenzo Montella è partito per gli Stati Uniti lasciando dietro di se intrighi di mercato e polemiche varie:un periodo lontano dal clamore nostrano può far certamente bene al gruppo rossonero,ma rimangono comunque alcuni importanti nodi da sciogliere a cominciare dal futuro di Bacca e dal pressing che il club milanese sta portando su Borja Valero.
Il colombiano avrebbe rifiutato nuovamente l'ipotesi West Ham e rimane in questi giorni a Milanello in attesa di decidere il suo futuro,ben conscio che l'avventura italiana probabilmente è arrivata ad un punto morto;contemporaneamente Galliani sta lavorando all'ipotesi che vede lo spagnolo perno del centrocampo come richiesto da Montella,ma l'ostacolo è al solito rappresentato dai soldi.
In casa Milan si continua a vociferare dell'imminente accordo coi cinesi,ma al momento staff dirigenziale e tecnico devono fare i conti con quel poco che c'è in cassa disponibile per il mercato;per acquistare bisogna prima vendere e l'affare Bacca risolverebbe in parte i problemi anche se poi si dovrà trovarne il sostituto in campo.
Un triste epilogo di una gloriosa presidenza sta portando i rossoneri nell'anonimato più totale,costretti a raccattare a destra e a sinistra denari da destinare ad un progetto di squadra che però non è ben chiaro in primis ai tifosi...

venerdì 22 luglio 2016

Andrè Gomes pomo della discordia

L'acquisto di Andrè Gomes per 55 milioni di euro da parte del Barcellona ha diviso fin da subito i tifosi blaugrana tra chi è felice per aver ingaggiato un giovane talento strappandolo al Real Madrid e chi invece ritiene insensato spendere tale cifra quando in casa ci sono giovani che attendono solo di essere lanciati avendo oltretutto a centrocampo tre moloch quali Iniesta,Busquets e Rakitic.
Proprio il croato ed il suo entourage paiono non aver accolto bene la notizia dell'arrivo del portoghese:l'agente di Rakitic che è impegnato nel rinnovo del contratto del proprio assistito ha detto che forse è giunto per loro il momento di levare le tende dal Camp,Nou alla ricerca di un'ambiente che apprezzi di più anche economicamente le prestazioni del croato.
E' francamente strano come una società del calibro e della filosofia del Barcellona si lanci in un'acquisto cosi modaiolo senza averene un'effettivo bisogno,lasciando peraltro quasi scoperto il ruolo di terzino destro che verrà occupato dal giovane Sergi Roberto in sostituzione del partente Dani Alves;tali mosse per storia e tradizione competono più al Real che non agli azulgrana.
Starà ora al campo dire quale sarà l'evoluzion della situazione,considerando poi che la priorità per il Barca è sempre trovare un quarto attaccante che possa dare respiro ai tre fenomeni della Msn per non farli arrivare spossati a fine stagione.

Mourinho stecca ancora

Dopo aver perso all'esordio sulla panchina del Manchester United,Jose Mourinho stecca anche la seconda uscita coi Red Devils battuto nettamente per 4-1 dal Borussia Dortmund;certo queste partite non possono essere prese come pietra miliare della stagione che attende i diavoli rossi,ma confermano che c'è da lavorare e tanto per tornare ai livelli dell'era Ferguson.
A destare maggiore preoccupazione è la difesa dove manca un centrale in grado di guidare la difesa dando tempi di uscita e leadership nelle marcature;forse sarebbe il caso di investire li una parte dell'enorme cifra che lo United avrebbe intenzione di spendere per Pogba che rischia di divenire un soprammobile bello quanto inutile alla fine della storia.
Non sempre volere è potere e questo Mourinho dovrebbe averlo capito sia a Madrid che nella scorsa stagione al Chelsea,ma dall'alto della sua proverbiale arroganza lo special one continua a dispensare consigli ed emettere pareri sugli altri più che pensare ai problemi della sua formazione.
Si sapeva che sostituire un'autentica istituzione come Sir Alex Ferguson sarebbe stata dura per chiunque,ma se non ci si da una svegliata quello di Mourinho potrebbe essere il terzo nome bruciato in appena tre anni dopo che lo scozzese ha regnato sull'Old Trafford per 27 lunghe stagioni.

Gianni Agnelli alla presidenza della Juve,era il 1947

IL 22 luglio 1947,quasi sttent'anni fa Gianni Agnelli saliva alla presidenza della Juventus iniziando per il club bianconero una stagione che lo avrebbe portato a toccare cime elevatissime in Italia ed in Europa:il giovane Gianni assieme al fratello Umberto sarà il fautore della crescita che ha portato il sodalizio torinese a dettare legge in Italia e ad essere uno dei più rispettati e vincenti nel mondo grazie a fior di campioni che negli anni ne hanno vestito la maglia.
Gianni Agnelli non fu sempre il n°1 esecutivo della società,ma dietro ogni decisione e scelta fatta c'era sempre il suo parere ed il suo assenso,e fu lui a far si che Giampiero Boniperti assumesse le redini della presidenza all'inizio degli anni 70' inaugurando la stagione più prolifica e vincente nella storia del club coadiuvato da Giovanni Trapattoni.
Celebri sono le sue telefonate all'alba fatte all'allenatore di turno o al campione da lui preferito in quel momento:famosissimo il suo innamoramento calcistico per Sivori prima e per Michel Platini poi,favorito anche da un'affinità caratteriale e da un certo savoir faire che entrambi avevano,oltre che per un'inclinazione tutta particolare ad esprimere quello che pensavano tramite delle battute.
In molti pensano che con lui in vita i fatti del 2006 non sarebbero mai accaduti,ed anche se la Juventus ha continuato a vincere anche dopo la sua scomparsa il suo essere presente alla partitella in famiglia di Villar Perosa o il suo attaccamento alla squadra rimarranno sempre ben vivi in tutti gli juventini.

Bundesliga a due

E' una Bundesliga che si preannuncia con un duello a due quella che si appresta a prendere il via fra una ventina di giorni;se da un lato abbiamo il solito Bayern di Monaco sempre re incontrastato dall' altro versante troviamo un Borussia Dortmund che con gli ultimi colpi di mercato promette di rendere la vita ancor più dura che non nell'ultima stagione ai bavaresi.
La squadra capeggiata da Rummenigge avrà la grossa novità di Carlo Ancelotti in panchina dopo il triennio di Guardiola,e se dal canto suo il tecnico reggiano ha promesso di continuare sul solco del lavoro fatto da Pep gli servirà comunque un pò di tempo per ambientarsi in Germania,cosa non sempre facilissima per un'italiano anche se navigato come l'ex allenatore del Milan.
In Vestfalia si respira un'aria forse nuova dopo che le partenze di Hummels e Mkhytarian avevano fatto presagire un possibile ridimensionamento delle ambizioni;i colpi di Gotze e Schurrle invece irrobustiscono lo spessore dell'organico del Bvb e lanciano al contempo un segnale preciso ai bavaresi:per il titolo ci siamo anche noi.
Come spesso è successo il campionato tedesco può sempre riservare delle sorprese,ma il divario mostrato lo scorso anno dalle due grandi rispetto alla concorrenza non fa intuire chi possa in unsolo colpo annullarlo;forse il Werder dei tempi andati sarebbe stato l'ideale in questo scenario,ma purtroppo anche in questa stagione i biancoverdi dovranno viaggiare a fari spenti:Schalke 04 e Bayer Leverkusen promettono sempre ma alla fine non mantengono mai.

Italia credi nei tuoi giovani

La nazionale under19 italiana raggiunge a sorpresa ma meritatamente la finale dell'europeo di categoria battendo la favoritissima Inghilterra per 2-1 con doppietta di Di Marco,difensore in forza all'Empoli ma di proprietà dell'Inter,è questa l'ennesima riprova se mai ce ne fosse bisogno del fatto che i giovani italiani sanno ancora giocare a calcio,e quello che manca loro è la possibilità di fare esperienza giocando ad alto livello con giocatori già affermati nelle squadre in cui crescono.
E' una moda di cattivo gusto tutta italiana quella di spedire i giovani a destra e sinistra in cerca magari dello spazio che invece dovrebbero dar loro le formazioni di appartenenza che al contrario invece continuano a puntare su elementi stranieri di dubbia qualità che vengono portati alla loro corte da procuratori in cerca solamente del facile guadagno.
E' sintomatico al riguardo il caso di Kondogbia,giocatore pagato a peso d'oro al termine di un'asta assurda condotta tra Milan ed Inter e poi nemmeno convocato dalla propria nazionale per l'europeo casalingo,oltretutto avendo disputato una stagione sul filo dell'anonimato;un'operazione di facciata che alla fin fine non ha cambiato di ua virgola quello che è il potenziale dell'Inter che al contrario avrebbe invece un settore giovanile su cui puntare specie ora che la squadra è in fase di ricostruzione.
Speriamo per il bene del nostro calcio che qualche dirigente illuminato apra gli occhi,altrimenti le sofferenze della nostra squadra nazionale intraviste negli ultimi anni andranno sempre più ampliandosi:è totalmente insensato che una nazione di soli 5 milioni di abitanti come la Croazia riesca a produrre più centrocampisti di qualità rispetto all'Italia.

giovedì 21 luglio 2016

Everton,una difficile rinascita

Strana storia quella dell'Everton negli ultimi vent'anni e più:ha sfornato buoni talenti a ripetizione,a volte anche ottimi ma non è riuscito ad agganciare il cambiamento epocale che è avvenuto nel calcio inglese con l'introduzione della Premier League;non potendo contare su di uno stadio all'avanguardia e su un mercato capace di attirare investitori stranieri il club è stato costretto a navigare nelle retrovie rischiando qualche volta anche una clamorosa retrocessione visto che non è mai avvenuto nella sua storia iniziata nel lontanissimo 1878.
Di talenti a Goodison Park ne sono passati e molti,da Rooney ad Owen,da Fowler a Carragher ma tutti per un motivo o per l'altro hanno finito per fare la fortuna degli altri e non dei Toffees;a volte una errata politica giovanile può portare a disperdere un patrimonio che nel tempo si rivaluta facendo crescere il club che ci ha creduto fortemente.
In questa sessione di mercato è arrivato Steve Walsh ad occupare il ruolo di direttore sportivo:Walsh è l'uomo che in un certo senso ha fatto le fortune del Leicester scoprendo talenti come Vardy portati poi alla valorizzazione da Claudio Ranieri:un'innesto importante per riorganizzare soprattutto l'attività giovanile che può e deve essere fondamentale per un club come l'Everton che non dispone di immense fortune da sperperare.
Se questo sarà il primo passo di una rinascita solo il tempo lo dirà,ma comunque  è un'opportunità che il glorioso sodalizio del Merdeyside non deve lasciarsi sfuggire per tornare dove gli compete.

Allardyce-Inghilterra,affare(quasi)fatto

Paiono esserci oramai pochi dubbi su chi sarà il prossimo selezionatore della nazionale inglese:la Football Association sembra infatti decisa a puntare sul tecnico del Sunderland ed ex Bolton Sam Allardyce,dopo che sono state vagliate e scartate molte altre ipotesi:si continua dunque nel segno dei tecnici di casa,evidentemente ancora scottati dalle esperienze non andate a buon fine con Eriksson prima e Fabio Capello poi.
Appena ricevute ed accettate le dimissioni di Hodgson il nome più gettonato era quello di Wenger,ma il fatto che il francese foesse ancora sotto contratto con l'Arsenal ed una certa diffidenza da parte dell'ambiente hanno fatto subito cambiare idea alla FA,anche perchè l'alsaziano non pareva entusiasta della proposta federale.
Definire immane il compito che attende Allardyce se sarà nominato manager è dire poco,visto il ruolino di marcia degli inglesi in mezzo secolo di calcio internazionale e le ultime brutte figure rimediate in Brasile nel 2014 ed in Francia recentemente;il materiale per far bene in parte c'è,ma quello bene o male è sempre stato presente ma non ha mai reso come doveva forse per un fattore psicologico o per una avversione naturale degli inglesi a tutto ciò che è fuori dalla loro isola.
L equalificazioni mondiali prossime venture daranno l'indicatore di come sta il football d'oltre manica in attesa anche che vengano anche riscritte le regole conseguenti alla brexit:un bel guazzabuglio dove il buon Allardyce dovrà tuffarsi stanso ben attento a come muoversi.

La Spagna sceglie Lopetegui

La federcalcio spagnola ha annunciato il successore di Del Bosque alla guida delle furie rosse:sarà il basco Julen Lopetegui,ex tecnico del Porto e dell'under 21 iberica;buon portiere negli anni 90',Lopetegui fu anche selezionato per partecipare a Usa 94' come riserva di Zubizarreta.
Si chiude dunque ufficialmente un'epoca per la nazionale iberica che ha dominato la scena mondiale per più di un lustro vincendo 2 titoli europei ed una Coppa del Mondo;finita la carriera dei senatori quali Puyol,Xavi,Casillas,Xabi Alonso e Villa è venuto il tempo anche di rinfrescare la guida tecnica con un'allenatore che per un periodo era stato seguito anche dal Real Madrid prima che Florentino Perez decidesse di affidarsi a Zidane e prima che questi soprattutto vincesse la Champions.
Sarà ovviamente molto difficile per il neo allenatore ripetere le gesta di Aragones e di Del Bosque che l'hanno preceduto,ma sicuramente sa il fatto suo e apporterà quei cambiamenti necessari per dare nuova linfa ad una formazione apparsa sulle gambe per raggiunta saturazione fisica e mentale all'ultima rassegna continentale.
Compito fondamentale per il nuovo selezionatore sarà quello non solo di dare un'impronta tecnico-tattica alla squadra,ma anche e soprattutto quello di riuscire a cementare i due gruppi storici che fanno capo a Barcellona e Real Madrid evitando quelle fratture che molte volte hanno minato il cammino delle furie rosse in campo internazionale.

Ligue 1 sempre del Psg

Dopo l'europeo casalingo che ha lasciato l'amaro in bocca per come si è concluso,si accinge a rimettersi in moto anche la Ligue1 che vedrà ai nastri di partenza i campioni di Francia in carica del Paris Saint Germain quele squadra da battere.
Il tema è sempre lo stesso oramai da molte  stagioni a questa parte e lo è ancor di più quest'anno dopo che i oarigini hanno ucciso lo scorso torneo già alla fine dell'inverno,potendo contare su di un potenziale che le altre pretendenti si sognano solamente.
Nonostante la perdita di Zlatan Ibrahimovic ed il fatto di non averlo ancora sostituito sul mercato,la squadra della capitale si presenta più che mai come quella da battere e non si vede onestamente choi possa riuscirci,disponendo le altre compagini di budget che sono all'incirca un sesto si quello parigino:si lotterà insomma per il secondo posto con un Marsiglia voglioso di tornare in alto dopo la pessima scorsa annata.
Tra le grrandi deluse in cerca di riscatto troviamo pure il Monaco che è stato altalenante nell'ultimo anno,dando l'impressione di poter fare di più di quello che poi in realtà ha prodotto.

mercoledì 20 luglio 2016

Ranieri-Leicester alla prova del nove

Continua tra partenze,conferme ed illazioni la campagna di avvicinamento alla nuova stagione del Leicester di Claudio Ranieri:i campioni d'Inghilterra dovranno dimostrare di poter competere con le grandi anche non essendo più una sorpresa,cosa non facile come si sa benissimo.
Dopo aver chiuso con il rinnovo la vicenda Vardy ed aver salutato Kantè approdato al Chelsea di Conte,gli uomini in blue si guardano attorno alla ricerca di possibili giocatori da inserire nell'organico;il mister italiano è però stato chiaro sul fatto che sia chi rimane sia chi arriverà deve avere piacere nel giocare nel Leicester e mettercela tutta per questa maglia e questi tifosi.
A settembre ci sarà da affrontare pure l'esordio in Champions League,motivo per cui Ranieri ha deciso di rimanere con le foxes tirandosi di fatto fuori per la panchina della nazionale italiana,un'avventura da vivere tutta d'un fiato nella recondita speranza di emulare quanto fece il Nottingham Forest di Clough quarant'anni orsono.
Vardy e compagni sanno benissimo che ripetersi sarà pressochè impossibile,ma già il fatto di esserci riusciti una volta può regalare quella consapevolezza necessaria a tentare nuovamente di sovvertire il pronostico che vede il ritorno in auge delle grandi.