I portieri si sa sono un pò matti per natura,ma lui lo era un tantino di più del solito anche se la Juventus gli deve molto per tutto quanto ha contribuito a farle vincere in quasi un decennio:Stefano Tacconi è stato estermo difensore ed uomo simbolo di madama,anche se il periodo migliore della sua avventura bianconera lo ha vissuto nella prima parte della permanenza a Torino.
Nato a Spoleto ha fatto la gavetta nelle categorie inferiori fino ad approdare all'Avellino da dove la Juve lo ha prelevato per sostituire niente popo di meno che Dino Zoff!!!Questa eredità sarebbe stata un macigno per chiunque ma non per quest'umbro tanto guascone fuori quanto decisivo e determinante in campo:sono anni in cui i vestono il bianconero molti campioni del mondo oltre a stelle conclamate quali Platini,Boniek e Laudrup.
Il portierone coi baffi giunge alla corte di Trapattoni quando il ciclo vincente è quasi al culmine,ed assieme ai suoi compagni porta nella bacheca degli Agnelli quei trofei internazionali che erano sempre mancati:arrivano Coppa dei Campioni,Coppa delle Coppe,Supercoppa Europea ed l'Intercontinentale di Tokyo dov'è protagonista assoluto parando ben due rigori e sfiorandone un terzo per un pelo.
In maglia azzurra non riesce a trovare quelle soddisfazioni che meriterebbe chiuso com'è da Walter Zenga che nelle gerarchie molto personali di Vicini gli è superiore;la sua esperienza in nazionale si limita quindi a poche apparizioni e all'esperienza olimpica di Seul 88'.Entrato in scena Sacchi Tacconi chiude definitivamente con i colori nazionali anche perchè ha ormai 34 anni ed il suo periodo d'oro alla Juventus si è chiuso da tempo,tanto che verrà rimpiazzato da Peruzzi.
Dotato di straordinaria personalità ed innato carisma,per alcune stagioni indossa anche i gradi di capitano di una fidanzata d'Italia che a cavallo tra gli anni 80' e 90' sta vivendo uno dei peggiori periodi della propria storia dovendosi rifondare:nonostante ciò si aggiudica la Coppa Uefa 90' e nella stessa stagione la Coppa Italia battendo il Milan stellare di quegli anni.
Chiusa la carriera bianconera Tacconi si regala qualche altro scampolo al Genoa prima del definitivo ritiro dalle scene per cimentarsi nel ruolo di ristoratore.
Nato a Spoleto ha fatto la gavetta nelle categorie inferiori fino ad approdare all'Avellino da dove la Juve lo ha prelevato per sostituire niente popo di meno che Dino Zoff!!!Questa eredità sarebbe stata un macigno per chiunque ma non per quest'umbro tanto guascone fuori quanto decisivo e determinante in campo:sono anni in cui i vestono il bianconero molti campioni del mondo oltre a stelle conclamate quali Platini,Boniek e Laudrup.
Il portierone coi baffi giunge alla corte di Trapattoni quando il ciclo vincente è quasi al culmine,ed assieme ai suoi compagni porta nella bacheca degli Agnelli quei trofei internazionali che erano sempre mancati:arrivano Coppa dei Campioni,Coppa delle Coppe,Supercoppa Europea ed l'Intercontinentale di Tokyo dov'è protagonista assoluto parando ben due rigori e sfiorandone un terzo per un pelo.
In maglia azzurra non riesce a trovare quelle soddisfazioni che meriterebbe chiuso com'è da Walter Zenga che nelle gerarchie molto personali di Vicini gli è superiore;la sua esperienza in nazionale si limita quindi a poche apparizioni e all'esperienza olimpica di Seul 88'.Entrato in scena Sacchi Tacconi chiude definitivamente con i colori nazionali anche perchè ha ormai 34 anni ed il suo periodo d'oro alla Juventus si è chiuso da tempo,tanto che verrà rimpiazzato da Peruzzi.
Dotato di straordinaria personalità ed innato carisma,per alcune stagioni indossa anche i gradi di capitano di una fidanzata d'Italia che a cavallo tra gli anni 80' e 90' sta vivendo uno dei peggiori periodi della propria storia dovendosi rifondare:nonostante ciò si aggiudica la Coppa Uefa 90' e nella stessa stagione la Coppa Italia battendo il Milan stellare di quegli anni.
Chiusa la carriera bianconera Tacconi si regala qualche altro scampolo al Genoa prima del definitivo ritiro dalle scene per cimentarsi nel ruolo di ristoratore.
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