lunedì 6 giugno 2016

Oleg Blochin

Da giocatore fu soprannominato"la freccia dell'Ucraina" tanta era la sua velocità in campo con cui fulminava gli avversari,abbinata ad un'ottimo sinistro che gli consentiva di fare goals strepitosi:Oleg Blochin ha segnato un'epoca nel calcio che fu sovietico e la sua esplosione ha coinciso con quella di tutto il calcio ucraino guidato dal colonnello Lobanovski.
Nato in una famiglia di sportivi,debutta a 20 anni nel campionato nazionale vincendo subito la classifica marcatori,risultato che ripeterà in altre quattro occasioni aiutando nel contempo la Dinamo Kiev nell'ascesa al calcio continentale che frutterà alla squadra della capitale ucraina la vittoria in Coppa delle Coppe;grazie a questo successo sarà il secondo calciatore sovietico dopo Lev Jascin a vincere il pallone d'oro,ed alla conquista di questo alloro personale contribui la straordinaria prestazione nella gara di ritorno della Supercoppa Europea contro il Bayern Monaco nel 1975.
Costretto dalle rigide regole comuniste a rimanere in patria rinunciando a ricchi ingaggi in occidente,si trasferirà in Austria quando avrà ormai trentasei anni e dopo aver conquistato ancora una Coppa delle Coppe con la sua Dinamo,oramai imperniata sua altri elementi più giovani;la sua esperienza a Kiev si chiuderà con 8 campionati sovietici in bacheca e numerose coppe nazionali.
Nell'Urss giocherà e segnerà più di chiunque altro,riuscendo ad aggiudicarsi due bronzi olimpici ma fallendo sempre i grandi appuntamenti nelle competizioni Fifa ed Uefa a causa anche di compagni non sempre alla sua altezza.
Chiusa la carriera agonistica si trasferirà in Grecia per circa un decennio allenando numerose squadre,prima di fare ritorno in patria alla guida dell nazionale che condurrà al quarto di finale mondiale poi perso con l'Italia a Germania 2006.

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