domenica 10 luglio 2016

Calcio,sempre meno tecnica

 La rassegna continentale conclusasi in Francia poche ore fa ci ha consegnato un calcio sempre più povero di tecnica individuale e che poggia le proprie basi su forza fisica ed abilità tattica nel fare ostruzione all'avversario:in unperiodo di calciomercato in cui si sente parlare di decine e decine di milioni di euro ciò dovrebbe far riflettere perchè tutte le squadre specie a livello di selezioni nazionali esprimono un gioco sempre più macchinoso ed annoiante.
A fronte di sempre maggiori spese nell'approntare centri tecnici dotati di campi,macchinari per gli allenamenti e quant'altro,lo spettacolo che viene offerto in campo risulta sempre più di bassa qualità con giocatori quasi tele guidati dalle panchine che non hanno la capacità o la personalità di improvvisare un'azione che possa risultare vincente.
Come ebbe modo di dire anni addietro l'immenso Johan Cruijff,quando il calcio ha lasciato le strade ed i campi polverosi di periferia per trasferirsi in queste moderne strutture oltre ad aver perso parte della propria poesia ha perso anche un'elemento essenziale nel formare giovani fuoriclasse in erba.
Oggigiorno si sentono termini quali densità,ripartenze,dighe quasi si giocasse a rugby o a qualche altro sport in cui da sempre la foza fisica deve essere preponderante:non si sente quasi mai invece la necessità di citare od invocare uno stop eseguito correttamente,un dribbling decisivo o un lancio di quaranta metri:anche questo incide sul fatto che lo sport più bello del mondo stia diventando sempre meno divertente.

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