Agli inizi della sua carriera brasiliana lo chiamano Alfredo,ma questo soprannome dura poco:il centravanti del Palmeiras Tozzi che giocherà poi in Italia lo paragona come stile di gioco al capitano del Grande Torino Valentino Mazzola,e da quel giorno per tutti lui sarà Mazola alla brasiliana.
Nato in una famiglia di chiare origini italiane,Jose Altafini si impone all'attenzione del grande calcio fin da giovane indossando le maglie del XV di Piracicaba prima e appunto del Palmeiras poi divenendo in breve tempo un crack del futebol bailado;inizialmente nezzala deve spostarsi controvoglia nella posizione di centrattacco quando lo stesso Tozzi partirà per la penisola ingaggiato dalla Lazio:renitente all'inizio,in breve grazie al nuovo ruolo conquista anche la maglia della Selecao a suon di reti segnando già al debutto.
Nella squadra che afronta la Coppa del Mondo svedese è titolare e va in goals subito all'esordio,poi complice un'infortunio esce di squadra;quando rientra non ingrana ed al suo posto esordisce un certo Edson Arantes do Nascimiento...si proprio Pelè!!!Finisce cosi l'avventura verdeoro dato che nel corso di alcune amichevoli disputate in Italia viene notato dal Milan che lo ingaggia per il dopo coppa,cosringendolo di fatto a dare l'addio alla Selecao che non convoca gli"stranieri".
La sua carriera italiana sarà lunghissima e costellata di infiniti successi con le maglie di Milan,Napoli e Juventus prima di chiudere in Svizzera:in rossonero si toglie certamente le maggiori soddisfazioni vincendo due scudetti e la Coppa dei Campioni 63' in cui sarà il capocannoniere con 14 centri,record imbattuto per circa 50 anni.L'anno precedente aveva anche vinto il titolo marcatori in Serie A,successo che fece da preambolo all'amara spedizione cilena della selezione azzurra del cui naufragio furono incolpati gli oriundi tra cui Altafini,motivo per cui breve fu la sua stagione in nazionale.
Terminata la parentesi milanese tra burrascose storie private(si innamorò della moglie del compagno Barison),viene acquistato dal Napoli dove rimarrà per sette stagioni formando con Sivori il duo delle meraviglie che però non porterà alcun trofeo nella bacheca partenopea.
All'età di 34 anni viene ingaggiato dalla Juventus:si pensa ad un crepuscolo di carriera ed invece il buon Jose grazie all'impiego pert-time risulterà molte volte decisivo ed aiuterà i bianconeri a conquistare due scudetti costringendo i giornalisti a coniare la definizione di"impiego alla Altafini",cioè di giocatori non più giovani impiegati con il contagocce ma decisivi.
Ritiratosi dalle scene sarà poi grande protagonista in televisione diventando uno dei più apprezzati commentatori calcistici anche per il suo pittoresco modo di descrivere le reti segnate:celebre è il suo"amici è o non è un golacoooo"...
Nato in una famiglia di chiare origini italiane,Jose Altafini si impone all'attenzione del grande calcio fin da giovane indossando le maglie del XV di Piracicaba prima e appunto del Palmeiras poi divenendo in breve tempo un crack del futebol bailado;inizialmente nezzala deve spostarsi controvoglia nella posizione di centrattacco quando lo stesso Tozzi partirà per la penisola ingaggiato dalla Lazio:renitente all'inizio,in breve grazie al nuovo ruolo conquista anche la maglia della Selecao a suon di reti segnando già al debutto.
Nella squadra che afronta la Coppa del Mondo svedese è titolare e va in goals subito all'esordio,poi complice un'infortunio esce di squadra;quando rientra non ingrana ed al suo posto esordisce un certo Edson Arantes do Nascimiento...si proprio Pelè!!!Finisce cosi l'avventura verdeoro dato che nel corso di alcune amichevoli disputate in Italia viene notato dal Milan che lo ingaggia per il dopo coppa,cosringendolo di fatto a dare l'addio alla Selecao che non convoca gli"stranieri".
La sua carriera italiana sarà lunghissima e costellata di infiniti successi con le maglie di Milan,Napoli e Juventus prima di chiudere in Svizzera:in rossonero si toglie certamente le maggiori soddisfazioni vincendo due scudetti e la Coppa dei Campioni 63' in cui sarà il capocannoniere con 14 centri,record imbattuto per circa 50 anni.L'anno precedente aveva anche vinto il titolo marcatori in Serie A,successo che fece da preambolo all'amara spedizione cilena della selezione azzurra del cui naufragio furono incolpati gli oriundi tra cui Altafini,motivo per cui breve fu la sua stagione in nazionale.
Terminata la parentesi milanese tra burrascose storie private(si innamorò della moglie del compagno Barison),viene acquistato dal Napoli dove rimarrà per sette stagioni formando con Sivori il duo delle meraviglie che però non porterà alcun trofeo nella bacheca partenopea.
All'età di 34 anni viene ingaggiato dalla Juventus:si pensa ad un crepuscolo di carriera ed invece il buon Jose grazie all'impiego pert-time risulterà molte volte decisivo ed aiuterà i bianconeri a conquistare due scudetti costringendo i giornalisti a coniare la definizione di"impiego alla Altafini",cioè di giocatori non più giovani impiegati con il contagocce ma decisivi.
Ritiratosi dalle scene sarà poi grande protagonista in televisione diventando uno dei più apprezzati commentatori calcistici anche per il suo pittoresco modo di descrivere le reti segnate:celebre è il suo"amici è o non è un golacoooo"...
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