Siamo al grande giorno,qualcuno direbbe anche la madre di tutte le partite:Italia-Germania oltre ad essere il derby d'Europa è molto molto di più,è l'incontro-scontro tra due modi di vedere le cose,la vita,il mondo;da sempre in antitesi tra di loro,hanno trovato il modo di dare vita su di un campo da calcio a quella che è stata ribattezzata anche la sfida infinita.
Sono state protagoniste di partite epiche,di duelli leggendari passati alla sìtoria del calcio come la famosissima ed interminabile semifinale a Messico 70',oppure la finale di Madrid in cui Marco Tardelli liberò un'urlo che è entrato di diritto nell'iconografia dello sport mondiale,o ancora il penultimo atto di Germania 2006 in cui gli azzurri sbancarono Dortmund al 119' minuto con la meravigliosa parabola di Fabio Grosso.
Ora si trovano nuovamente di fronte nel periodo forse più difficile della storia azzurra quanto a mancanza di talento,mentre da parte teutonica il fiorire continuo di giovani virgulti e l'immigrazione di seconda generazione hanno dato nuova linfa al fussball germanico;sarà una patita giocata molto sui nervi ,in cui si contrapporranno la ragione tedesca di essere i più forti al cuore italiano di provarci sempre e comunque:un sottile equilibrio che potrebbe essere spezzato da un goal che sarebbe oro colato per chi lo segnasse,e se a farlo per primi fossero gli azzurri allora tutte le certezze germaniche svanirebbero in un solo colpo.
Sarà anche la sfida tra Conte e Loew:il primo lascerà a fine torneo per andare al Chelsea,il secondo potrebbe farlo in caso di conquista dell'alloro continentale:a loro spetterà gestire anche la mente oltre alla gambe dei calciatori che daranno vita ad un'altro capitolo dell'eterna sfida tra Italia e Germania.
Sono state protagoniste di partite epiche,di duelli leggendari passati alla sìtoria del calcio come la famosissima ed interminabile semifinale a Messico 70',oppure la finale di Madrid in cui Marco Tardelli liberò un'urlo che è entrato di diritto nell'iconografia dello sport mondiale,o ancora il penultimo atto di Germania 2006 in cui gli azzurri sbancarono Dortmund al 119' minuto con la meravigliosa parabola di Fabio Grosso.
Ora si trovano nuovamente di fronte nel periodo forse più difficile della storia azzurra quanto a mancanza di talento,mentre da parte teutonica il fiorire continuo di giovani virgulti e l'immigrazione di seconda generazione hanno dato nuova linfa al fussball germanico;sarà una patita giocata molto sui nervi ,in cui si contrapporranno la ragione tedesca di essere i più forti al cuore italiano di provarci sempre e comunque:un sottile equilibrio che potrebbe essere spezzato da un goal che sarebbe oro colato per chi lo segnasse,e se a farlo per primi fossero gli azzurri allora tutte le certezze germaniche svanirebbero in un solo colpo.
Sarà anche la sfida tra Conte e Loew:il primo lascerà a fine torneo per andare al Chelsea,il secondo potrebbe farlo in caso di conquista dell'alloro continentale:a loro spetterà gestire anche la mente oltre alla gambe dei calciatori che daranno vita ad un'altro capitolo dell'eterna sfida tra Italia e Germania.
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