Tutte le storie d'amore prima o poi finiscono,anche le più belle che sembrano poter durare per sempre,anche quelle in cui le due unità paiono fondersi per diventare una sola cosa...ed è cosi che per 29 lunghissimi anni sono stati Ryan Giggs ed il Manchester United,un'unico elemento che ha caratterizzato il calcio inglese ed internazionale.
Il giocatore che ha accompagnato più di chiunque altro la storia dello United dalla prima vittoria dell'era Ferguson all'ultima,colui che più di chiunque altro ha vestito la maglia rossa con il simbolo del diavolo lascia Manchester un'anno prima della scadenza del suo contratto da assistente;l'arrivo di Mourinho ed il cambiamento di indirizzo societario che ha portato all'Old Trafford anche Ibrahimovic hanno convinto il"mago gallese" a salutare la compagnia e a proseguire altrove la sua avventura nel calcio.
Un'addio che avviene proprio nei giorni in cui il Galles di cui tante volte ha vestito la maglia in carriera Giggs scrive le pagine più gloriose della propria storia calcistica approdando in semifinale agli Europei di Francia:un'addio che non può lasciare indifferenti per un giocatore che sul campo si è sempre comportato correttamente ed ha fatto dello stile una forma di biglietto da visita,poi quello che è successo nella sua vita privata è affar suo.
Una bandiera ammainata sull'altare del business e della vittoria ad ogni costo,in stile molto più americano che britannico:una cosa su cui riflettere proprio in questi giorni in cui la Gran Bretagna riconquista la sua piena indipendenza dall'Unione Europea;quanto è cambiata la società d'albione per usi,costumi e tradizioni in questi quarant'anni di integrazione tentata e fallita con il continente?A ognuno di noi la risposta.
Il giocatore che ha accompagnato più di chiunque altro la storia dello United dalla prima vittoria dell'era Ferguson all'ultima,colui che più di chiunque altro ha vestito la maglia rossa con il simbolo del diavolo lascia Manchester un'anno prima della scadenza del suo contratto da assistente;l'arrivo di Mourinho ed il cambiamento di indirizzo societario che ha portato all'Old Trafford anche Ibrahimovic hanno convinto il"mago gallese" a salutare la compagnia e a proseguire altrove la sua avventura nel calcio.
Un'addio che avviene proprio nei giorni in cui il Galles di cui tante volte ha vestito la maglia in carriera Giggs scrive le pagine più gloriose della propria storia calcistica approdando in semifinale agli Europei di Francia:un'addio che non può lasciare indifferenti per un giocatore che sul campo si è sempre comportato correttamente ed ha fatto dello stile una forma di biglietto da visita,poi quello che è successo nella sua vita privata è affar suo.
Una bandiera ammainata sull'altare del business e della vittoria ad ogni costo,in stile molto più americano che britannico:una cosa su cui riflettere proprio in questi giorni in cui la Gran Bretagna riconquista la sua piena indipendenza dall'Unione Europea;quanto è cambiata la società d'albione per usi,costumi e tradizioni in questi quarant'anni di integrazione tentata e fallita con il continente?A ognuno di noi la risposta.
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