Era il 18 agosto 2004 quando Marcello Lippi esordiva sulla panchina della nazionale italiana reduce dal biscotto europeo di Portogallo 2004 ed ancor prima dall'infausta trasferta nippo-coreana del 2002;l'ex allenatore della Juventus parte con una sconfitta in terra islandese,non immaginando forse che soltanto 2 anni più tardi verrà osannato come terzo mister italiano capace di portare gli azzurri sul tetto del mondo.
Lippi era reduce dai tre anni del suo ritorno alla Juventus in cui aveva conquistato altri due scudetti fallendo però nuovamente l'assalto alla Champions League nella finale dell'Old Trafford persa contro il Milan;con il suo ingaggio si rafforzava dunque la teoria dei selezionatori non più prodotto della scuola federale ma presi direttamente in uscita dal un grande club.
Il toscano dal sangue caldo riuscirà ad arrivare alla Coppa del Mondo nonostante il vivaio italiano già 10 anni orsono avesse iniziato la propria parabola discendente,fiaccato dall'egoismo dei clubs e dal loro ricorrere sistematicamente ai giocatori stranieri;nonostante questo Lippi costruisce un gruppo unito e coeso che facendo leva su di una grande difesa riuscirà a far proprio l'alloro iridato.
Come molti sportivi tuttavia,anche Lippi commetterà l'errore di tornare dove era già stato vincente, e la seconda avventura in azzurro risulterà fallimentare;noi però vogliamo ricordarlo nella magica notte di Berlino in cui Cannavaro issa in cielo la Coppa.
Lippi era reduce dai tre anni del suo ritorno alla Juventus in cui aveva conquistato altri due scudetti fallendo però nuovamente l'assalto alla Champions League nella finale dell'Old Trafford persa contro il Milan;con il suo ingaggio si rafforzava dunque la teoria dei selezionatori non più prodotto della scuola federale ma presi direttamente in uscita dal un grande club.
Il toscano dal sangue caldo riuscirà ad arrivare alla Coppa del Mondo nonostante il vivaio italiano già 10 anni orsono avesse iniziato la propria parabola discendente,fiaccato dall'egoismo dei clubs e dal loro ricorrere sistematicamente ai giocatori stranieri;nonostante questo Lippi costruisce un gruppo unito e coeso che facendo leva su di una grande difesa riuscirà a far proprio l'alloro iridato.
Come molti sportivi tuttavia,anche Lippi commetterà l'errore di tornare dove era già stato vincente, e la seconda avventura in azzurro risulterà fallimentare;noi però vogliamo ricordarlo nella magica notte di Berlino in cui Cannavaro issa in cielo la Coppa.
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