Come aveva lasciato intendere prima di iniziare la campagna europea,Vicente Del Bosque ha abbandonato la guida delle furie rosse che ha portato per la prima volta sul tetto del mondo ed a riconfermarsi sul trono d'Europa quattro anni fa:la notizia era nell'aria già da tempo e la sconfitta patita ad opera dell'Italia non ha fatto altro che accelerare gli eventi.
Il ciclo della Spagan vincente e spettacolare è finito e probabilmente Del Bosque lo aveva capito già da tempo,ma forse anche per la riconoscenza che nutre verso chi lo ha portato cosi in alto ha ritardato alcun sostituzioni nella rosa che ora si renderanno inevitabili.
Una squadra e degli elementi che hanno vinto cosi tanto è difficile mandarli in pensione,ma come tutte le cose nella vita anche i cicli finiscono e quello spagnolo è stato uno dei più longevi e vincenti della storia del calcio;ora si penserà avantio inserendo pian piano quei giovani elementi in grado di dare una nota di freschezza ed imprevedibilità alla compagine iberica.
Tutti devono comunque essere grati a Del Bosque che è riuscito con assoluta maestria a far convivere in formazione le anime del Barcellona e del Real Madrid,cosa che quasi mai era riuscita ai tecnici spagnoli del passato:un valore aggiunto per un'uomo calmo e pacato che ha saputo vincere ovunque senza il bisogno di mettersi contro il mondo.
Il ciclo della Spagan vincente e spettacolare è finito e probabilmente Del Bosque lo aveva capito già da tempo,ma forse anche per la riconoscenza che nutre verso chi lo ha portato cosi in alto ha ritardato alcun sostituzioni nella rosa che ora si renderanno inevitabili.
Tutti devono comunque essere grati a Del Bosque che è riuscito con assoluta maestria a far convivere in formazione le anime del Barcellona e del Real Madrid,cosa che quasi mai era riuscita ai tecnici spagnoli del passato:un valore aggiunto per un'uomo calmo e pacato che ha saputo vincere ovunque senza il bisogno di mettersi contro il mondo.
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