giovedì 17 marzo 2016

Marco Van Basten

Il cigno di Utrecht,il suo soprannome dice già molto di lui ma non tutto evidentemente:la sua eleganza in campo unita alla sua potenza ed alla doti acrobatiche di cui era in possesso ne fanno uno dei più forti e completi giocatori mai visti su di un campo di calcio,e d'altra parte essendo stato forgiato nel vivaio dell'Ajax non potrebbe essere altrimenti.
L'uomo a cui ci riferiamo è Marco Van Basten che già nel modo nel quale entra a far parte del grande calcio ha il destino segnato:il suo esordio avviene in Ajax-Nec dell'aprile 82' allor quando i lancieri vincono per 2-0 ed il totem Cruijff esce dal campo chiedendo,meglio forse ordinando all'allenatore De Mos di far entrare al suo posto questo spilungone di 17 anni che al termine dell'incontro avrà segnato anche la sua prima rete;con questo imprimatur Van Basten vive in maglia biancorossa 5 stagioni in cui segna in pratica un goal di media a partita,a volte con acrobazie impensabile per un atleta della sua stazza tra le quali spiccano alcune rovesciate da antologia.
Coi lancieri ha la sua massima vetrina nella Coppa delle Coppe 86'-87'  vinta per 1-0 grazie ad una sua rete in tuffo di testa,dato che in quegli anni a dominare la scena olandese è il Psv;dopo la vittoria di Atene fa armi e bagagli e si trasferisce al Milan con cui,dopo una prima tribolata stagione a causa degli infortuni,vincerà tutto in Europa e nel mondo formando con Rijkaard e Gullit un trio favoloso;nei suoi anni rossoneri vince Coppe dei Campioni,Coppe Intercontinetali e Supercoppe europee a ripetizioni aggiudicandosi a livello personale anche 3 palloni d'oro che si aggiungono alla scarpa d'oro vinta con l'Ajax.
In maglia oranje vive il suo apice durante Euro 88' quando l'Olanda torna a recitare da protabgonista negli stessi stadi in cui tre lustri prima aveva incantato il mondo:Van Basten parte inizialmente in panchina in quanto Michels gli preferisce il suo ex compagno all'Ajax Johnny Bosman,ma dopo la sconfitta nel match inaugurale con l'Urss è il suo turno ed il cigno incanta tutti con una magica tripletta all'Inghilterra a cui farà seguire il goal della vittoria contro la Germania Ovest in semifinale,ma è durante l'atto conclusivo di Monaco contro i sovietici che Marco lascia un segmno indelebile di se nella storia del calcio segnando quello che a detta di molti è il goalpiù bello nella storia del calcio scaraventando a rete al volo di destro un cross effettuato da Wouters.
 In rossonero dopo i primi anni di gloria vive un momento difficile complice il calo generale della squadra,ma quando le cose paiono rimettersi al meglio con l'arrivo di Capello in panchina ecco che ci si mette la sfortuna sotto forma di infortunio alla caviglia;quella che pare come una cosa delicata ma di routine per un calciatore si trasforma pian piano in un calvario che costringerà Van Basten a ritirarsi dal calcio giocato ad appena 31 anni,anche se fatto salvo il tentativo di ritorno per la finale di Coppa Campioni contro il Marsiglia in pratica già dalla fine del 92' non mette piede in campo.
Finisce cosi amaramente la carriera di uno dei più forti giocatori di sempre che pur stimando il suo mentore Cruijff non lo ha mai raggiunto in Catalogna preferendo esibirsi nel calcio italiano che all'epoca era per il livello dei giocatori che lo frequentavano il n°1 al mondo,e Van Basten è stato a tratti il migliore tra i migliori.

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