sabato 19 marzo 2016

Zico

Zico-Flamengo,un binomio che raccoglie in se quasi un intera carriera vissuta dal n°10 in maglia rubronegra,accompagnando il suo club ai maggiori successi della sua storia ed essendone protagonista come nessun altro ha saputo fare prima e dopo di lui;Zico entra nella squadra della sua vita all'età di 14 anni dopo che altri teams carioca lo avevano scartato ritenendolo troppo gracile per il futebol di alto livello,ma lui non si scoraggia e vuole trasferire sul rettangolo verde le magie apprese frequentando quotidianamente le spiaggie che circondano Rio assieme ai fratelli che giocheranno tutti in grandi clubs brasiliani.
Preso sotto l'ala protettiva dal preparatore atletico Celso Garcia e dall'allenatore Solich,debutta in prima squadra aspirando ad entrare nella formazione olimpica che va ai Giochi di Monaco 72',ma rimane deluso perchè viene scartato sempre a causa della sua costituzione ritenuta troppo esile;ciò gli da gli stimoli per lavorare ancora più sodo e diventare finalmente titolare 2 anni dopo e per farsi aprire le porte della nazionale maggiore con cui disputa uno straordinario Torneo del Bicentenario negli Stati Uniti nel 1976 diventando l'idolo di tutto il Brasile.
Con il Flamengo inizia a collezionare campionati carioca in serie e per la prima volta lo guida anche alla vittoria nel Brasilerao del 1980,torneo che schiude ai rossoneri le porte della Copa Libertadores dell'anno successivo che viene vinta grazie anche alle prodezze del"Galinho" che è presente anche nel dicembre successivo nella vincente spedizione nipponica per la Coppa Intercontinentale";è questo il periodo d'oro sia per Zico che per il suo club che conquisterà altri due titoli brasiliani prima di arrivare al momento in cui le strade si separano.
Il Flamengo decide di monetizzare  ed accettare le proposte provenioenti dall'Europa,ma tra lo stupore generale il Galinho non finisce in qualche grande squadra del vecchio continente bensi all piccola Udinese dove viene accolto come un re;la prima stagione italiana è da incorniciare con magie in serie soprattutto coi suoi famosissimi calci di punizione,ma l'arrivo di un infortunio e la nostalgia per casa lo portano a disputare un secondo anno incolore e a decidere per il rientro in patria ovviamente e sempre con i colori rossoneri.
Di pari passo alla carriera del club si svolge quella con i verdeoro con cui prende parte a tre Coppe del Mondo senza avere mai troppa fortuna,men che meno nel 82' quando il Brasile super favorito delle tante stelle deve cedere il passo all'Italia,provocando delusione ed amarezza in tutto il paese;non va meglio nel 86' quando Zico non è più titolare ma entra in campo nel quarto di finale contro la Francia sbgliando uno dei rigori decisivi per la sfida.
L'avventura con il Flamengo si chiude dopo un altro titolo brasiliano  ed oltre 500 goals per volare in Giappone dove la sua presenza aiuta a lanciare il calcio del sol levante verso il professionismo;chiusa la carriera da giocatore inizia a girovagare per il mondo allenando qua e là ma senza mai molta fortuna,facendo un pò rimpiangere quello che è stato il miglior brasiliano ad aver indossato il 10 dopo Pelè.

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