sabato 19 marzo 2016

Stella Rossa

All'indomani della fine della seconda guerra mondiale un gruppo di gentiluomini belgradesi si ritrova in un caffè per decidere la fondazione di un nuovo sodalizio calcistico;al momento di scegliere il nome si propone Stella,alchè uno dei presenti tale Vujovic dice"se stella dev'essere che sia rossa",nasce cosi quello che rimarrà l'unico club jugoslavo capace di imporsi in Coppa dei Campioni.
Nel primo anno di vita la formazione biancorossa,che si può ritenere l'erde dello Jugoslavija Belgrado d'anteguerra,perde solamente un incontro su 36 disputati,ma si tratta solo di amichevoli perchèil torneo interno riprende l'anno successivo e qui inizia la contrapposizione con il Partizan,l'altro grande club di Belgrado che rappresenta le forze armate.
Durante gli anni 50' la squadra biancorossa inizia ad imporsi nei campionati nazionali guidata dal capitano Rajko Mitic,dai bomber Tomasevic ed Ognjanov,dal terzino Stankovic e dal talentuoso Sekularac oltre che dall'ala sinistra Bora Kostic;questa formazione vince ben 5 campionati nel corso di dieci stagioni stabilizzando la Stella Rossa come team di riferimento in Jugoslavia e iniziando a frequentare anche le coppe europee.
Tra gli anni 60' e 70' sotto la guida tecnica dell'ex giocatore Milan Miljanic la formazione belgradese gioca un calcio spumeggiante e spettacolare senza tralasciare però la concretezza mettendo in vetrina autentiche stelle quali Zoran Filipovic,Dragan Dzaijc,Vladimir Petrovic  ed altri giocatori che una volta affermatisi in patria emigrano in cerca di fortuna e denaro nei campionati dell'Europa occidentale.Dopo alcune stagioni in tono minore,con il ritorno di Dzaijc come general manager arrivano a Belgrado giocatori del calibro di Stojkovic,Savicevic,Pancev,Prosinecki iniziando a costruire il team che si laureerà campione d'Europa.
Per arrivare alla coppa dalle grandi orecchie manca un tassello che si chiama Miodrag Belodedic,elegante libero romeno di nascita ma serbo di etnia;Belodedic fugge dal regime di Ceausescu e si rifugia a Belgrado e viene per questo squalificato dalla Fifa ma una volta caduta la dittatura del Conducactor può unirsi ai suoi compagni e nella finale di Bari,giocata dai serbi sempre in difesa in uno degli atti finali più brutti di sempre ed alzare la coppa da protagonista dopo la vittoria ai rigori sull'Olympique Marsiglia.
Quello è l'ultimo sussulto della Stella Rossa in campo internazionale perchè di li a poco divamperà la guerra in Jugoslavia e ciò che c'era non ci sarà più:oggi il team belgradese compete e vince in ambito nazionale,ma è costretto continuamente a privarsi dei migliori elementi che emigrano all'estero in cerca di migliori ingaggi.

Nessun commento:

Posta un commento