lunedì 21 marzo 2016

Il calcio all'italiana

Siamo reduci dall'ennesima domenica,pardon weekend spezzatino,di polemiche riguardanti rigori dati o non dati,fuorigioco reclamati al calor bianco,espulsioni pretese e non comminate:insomma il solito rituale del calcio all'italiana incapace di riformare e redarguire se stesswo pur di fronte alla marea di problemi che lo attanagliano ma che pare non interessare più di tanto a nessuno.
Siamo usciti da entrambe le competizioni europee per clubs,ci siamo qualificati conla nazionale in un girone francamente non di ferro,abbiamo le nostre formazioni piene zeppe di stranieri di dubbia qualità eppure continuiamo imperterriti ad accapigliarci e a godere se la squadra avversaria,forse nemica la definisce meglio,esce da una competizione continentale.
Ci meravigliamo sempre di fronte a talenti esteri che già a 19-20 anni brillano in prima squadra e magari in nazionale,salvo poi mandare i nostri a scaldare la panchine di serie B o a prendere calci addirittura in Lega Pro;finchè non capiremo che l'unico modo per risollevare le sorti del pallone italico è credere nel talento giovane non ne usciremo mai,finchè la maggior parte delle tasmissioni sportive parlerà di un rigore reclamato al posto di un bel gesto tecnico resteremo confinati nel nostro piccolo mondo antico fatto di baruffe da quattro soldi invece che andare alla vera essenza dei problemi.
Tutti ci siamo arrabbiati o abbiamo inveito per decisioni arbitrali sfavorevoli alla nostra squadra è vero,ma bisogno aver anche il coraggio e l'onestà di riconoscere ed ammettere quando l'avversario magari ci è superiore emerita la vittoria;in fondo il detto"vinca il migliore"qualcuno l'avrà uinventato ed è li che risiede l'essenza della sfida sportiva...

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