lunedì 28 marzo 2016

Rapid Vienna

Erste Wiener Arbeiter Fussball Club,è questo il nome scelto per dare vita al primo sodalizio calcistico viennese dedicato ai lavoratori,e le umili origini si traducono nel fatto che all'inizio i soldi sono veramente pochi e mister Lowe,deus ex machina inglese del club deve arrangiarsi come può;nel 1904 inizia però la storia come la conosciamo oggi,ovvero il nominativo viene cambiato in Rapid Vienna ed il biancorosso delle prime divise lascerà il posto al per noi canonico biancoverde.
Appena si forma la prima lega cittadina il Rapid è subito in prima linea,vincente e seguito da una media di 8 mila persone numero esorbitante ad inizio secolo fuori dalla Gran Bretagna;nei primi decenni del ventesimo secolo Vienna è una delle capitali del calcio europeo e tra Rapid,Admira e Amateure(successivamente rinominato Austria)è lotta senza quartiere per primeggiare sulle rivali potendo contare su talenti di valore assoluto tanto che i biancoverdi allo soppio della seconda guerra mondiale possono già vantare 11 successi in campionato e la coppa dell'Europa centrale del 1930,una sorta di Coppa dei Campioni ante litteram.

Dopo l'Anschluss hitleriano il Rapid si ritrova a giocare nel campionato tedesco che riesce addirittura a vincere in una storica finale giocata a Berlino contro lo Schalke 04,e tra i protagonisti di quella epica impresa si evidenzia la presenza di Franz"bimbo"Binder,terrificante centravanti che realizza la tripletta che proietta i viennesi in paradiso.
Nel dopoguerra un torneo a Bruges in cui vengono umiliati i Gunners londinesi e le prime apparizioni nella neonata Coppa dei Campioni sono i fatti sicuramente da citare quando si parla di Rapid,oltre al dominio nei tornei interni austriaci che continua difficilmente contrastato fino al termine degli anni 60'potendo contare su elementi quali Ernst Happel poi futuro grande tecnico ed il mediano Gerhard Hanappi a cui verà intitolato lo stadio.Dopo un decennio con più alti che bassi la stella dei biancoverdi torna a splendere  ad inizio anni ottanta grazie ad autentici campioni quali il formidabile centravanti Johan Krankl ed il regista cecoslovacco Antonin Panenka.
Nel 1985 soltanto l'Everton riesce a fermare i viennesi nella conquista della Coppa delle Coppe,mentre 11 anni dopo daranno i francesi del Paris Saint Germain a dire di no ai biancoverdi guidati in campo dalla mezzala Andreas Herzog e dal Forte portiere Michael Konsel;cambiati gli scenari continentali,gli operai viennesi si accontentano di continuare a vincere in patria.

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