mercoledì 9 marzo 2016

Proprietari stranieri

Da qualche anno a questa parte anche il calcio italiano ha intrapreso,per volontà o per necessità,la via degli investitori stranieri vuoi per conquistare mercati inesplorati vuoi perchè dalle nostre parti i fondi da destinare al calcio scarseggiano;sia come sia a queste decisioni hanno come conseguenza anche il cambiamento di certe abitudini cui eravamo ancorati da tempo come ad esempio il presidente intervistato a fine partita o che partecipa alla presentazione dell squadra in ritiro e a tutta una serie di rituali che appartengono alla storia del nostro calcio senza andare a scomodare il famoso sale di Anconetani.
Ora tutto ciò non c'è più,il mondo è cambiato e siamo passati dal presidente tifoso appassionato al proprietario che guarda in primis al risultato economico che a quello sportivo,abituato a decidere a mente fredda e razionalmente piuttosto che sull'onda emotiva del momento;per un mondo come quello italico renitente in tutti i suoi ambiti al cambiamento è molto difficile adattarsi ad un modo di vedere il calcio cosi diverso dal nostro.
In principio fu il Vicenza poi in tempi più recenti è toccato a Roma,Inter e forse in un prossimo futuro anche il Milan cadrà in mani estere con il serio e concreto rischio che capiti ciò che già è avvenuto in Inghilterra,ovvero la perdita di una propria identità a vantaggio di mercanti che dall'oggi al domani possono prendere armi e bagagli e spostarsi altrove.
Vedremo se a questi interessi economici farà seguito anche una loro integrazione nella nostra cultura calcistica anche se vivendo a migliaia di chilometri e facendo un salto in Italia ogni tanto...

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