sabato 9 aprile 2016

Estudiantes

E' stata la prima squadra tra le piccole a rompere l'egemonia delle grandi di Buenos Aires,anche se le due vittorie sono state raramente il frutto di spettacolo e bel gioco:in Argentina e soprattutto all'estero la fama dell'Estudiantes de La Plata è quello di una squadra sporca e cattiva,che con il suo gioco duro ed arbitri compiacenti intimoriva l'avversario di turno.
Per i primi sessant'anni della loro storia hanno contato poco o nulla nella storia del futebol argentino,ma nel 1967 i"Pincharratas"(pungitopi...)vincono tra la sorpresa generale il torneo Metropolitano che assieme al Nacional costituirà per tredici stagioni il massimo livello del calcio argentino;della squadra fanno parte l'attaccante Veron(padre del futuro laziale ed interista Juan Sebastian),il futuro selezionatore Carlos Bilardo ed una serie di randellatori.
Quella vittoria da il la all'epopea degli studenti di La Plata che,pur non ripetendosi in patria,vincono in successione Libertadore ed Intercontinentale sempre basandosi sul loro calcio rude,ed infatti anche nel 69' il massimo alloro sudamericano è loro anche se falliscono l'assalto altitolo mondiale dopo due sfide durissime contro il Milan in cui succede di tutto in campo e fuori,tanto che da li in poi molti clubs europei si rifiuteranno di andare a giocare in Sudamerica.
Nel 1970 terza vittoria consecutiva nella Libertadore ai danni del Nacional Montevideo e nuova sconfitta nell'Intercontinentale ad opera del Feyenoord;si chiude qui la più gloriosa epoca dei biancorossi platensi che per tornare vincenti stavolta in patria devono aspettare il 1982 quando in panchina c'è Bilardo al posto di Zubeldia,anche se la ricetta in campo non cambia di molto.
L'ultima rinascita è datata anni 2000 quando il club torna ad imporsi in patria e poi nella Libertadore 2009 con alla guida in campo il rientrante Juan Sebastian Veron ed in panchina ad avvicendarsi Simeone,Sensini ed Astrada tutti giocatori di buon livello nel corso della loro carriera.

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