venerdì 15 aprile 2016

Raymond Kopa

La carriera di Raymond Kopa inizia quasi per caso dopo un provino per giovani calciatori in cui si classifica al secondo posto venendo ingaggiato dall'Angers con un contratto semiprofessionistico,manna per chi a 14 anni va in miniera seguendo le orme paterne.
Nel corso di un'amichevole tra la sua squadra e lo Stade Reims viene notato dall'allenatore di quest'ultima che fa di tutto per ingaggiarlo,impressionato dai numeri sciorinati dal ragazzo:poche apparizzioni e Kopa diventa titolare inamovibile tanto che nel giro di un'anno debutta nella nazionale transalpina vincente nell'occasione contro i tedeschi occidentali.
Dopo due campionati vinti con lo Stade,durante un'amichevole giocata a Madrid contro la Spagna di fronte a 125000 spettatori,incanta tutti quanti tanto che un giornalista lo definisce"il Napoleone del football";tra quelli incantati ci sono i dirigenti del Real che dopo un'anno di trattative riescono ad unirlo a Puskas e Di Stefano formando un'attacco straordinario in cui Kopa si piazza all'ala destra dato che il ruolo da lui prediletto di centravanti arretrato è occupato dalla"saeta rubia".
In maglia merengue vince tre Coppe dei Campioni oltre a due campionati spagnoli ed una serie di trofei minori che lo portano nel 1958,terminata la Coppa del Mondo svedese di cui è stato una stella assieme all'emergente Pelè,a vincere il pallone d'oro ottenendo quasi tutti i punti disponibili pur in un periodo in cui i fuoriclasse in circolazione di certo non mancano.
Terminati i tre anni di contratto con il Real torna in Francia sempre con lo Stade Reims,dato che una delle condizioni per il suo approdo alla corte di Santiago Bernabeu era stata quella di poter decidere la destinazione una volta che fossero stati assolti gli impegni previsti;quello che torna è un Kopa non più brillante come prima ma sempre in grado di sciorinare giocate di gran classe anche se intruppato in una formazione oramai in fase calante dopo un decennio d'oro.
Il più grande talento francese di sempre fino all'avvento di Michel Platini chiuderà la sua avventura con la nazionale nel 1962 e definitivamente la sua carriera due anni dopo.

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