Pochi giocatori si siìono trovati puntuali all'appuntamento con la storia come Salvatore Schillaci nel giugno 1990 alla Coppa del Mondo italiana,ma la sua storia parte da molto più lontano;nativo di Palermo cresce in un quartiere difficile dove nessuno ti regala niente ma con le proprie forze riesce ad emergere e a 18 anni viene ingaggiato dal Messina militante in C2 dando il via alla proprio carriera professionistica.
Della squadra dello stretto diviene l'uomo copertina oltre che il bomber sotto la guida di Franco Scoglio,ed è quello il trampolino di lancio verso la Juventus squadra del suo cuore che lo ingaggia nell'estate del 89';dopo l'adattamento iniziale Totò come viene da tutti chiamato si impone a suon di reti contribuendo al successo bianconero in Coppa Uefa ed in Coppa Italia.
Le continue buone prestazioni non lo aiutano però ad entrare nella nazionale che sta preparando la Coppa del Mondo casalinga,e soltanto una massiccia campagna di stampa riesce a convincere Vicini a convocarlo:Nel match d'esordio contro l'Austria all'Olimpico l'Italia assedia le aquile senza riuscire a passare e cosi si tenta la carta del buon Totò che a 15' dal termine sbuca tra due lungagnoni e di testa sigla il goal vittoria:sarà quello l'avvio di un mese straordinario che lo porterà da semi sconosciuto attaccante di Serie A ad essere un'icona a livello planetario conquistando il titolo di capocannoniere.
Purtroppo la gioia è effimera perchè ricalatosi nella realtà italiana Schillaci non riesce più a segnare e dopo due stagioni davvero magre la Juventus lo cede all'Inter,ma nemmeno in maglia nerazzurra ritrova lo smalto dei bei di mondiali e cosi a nemmeno trent'anni decide di cambiare vita e di trasferirsi in Giappone dove chiuderà la carriera agonistica nel 99'.
Di lui rimarranno però per sempre nella mente gli occhi spiritati di Italia 90' in cui con i suoi goals un'intero paese sognò di poter festeggiare la vittoria nella Coppa del Mondo disputata in casa.
Della squadra dello stretto diviene l'uomo copertina oltre che il bomber sotto la guida di Franco Scoglio,ed è quello il trampolino di lancio verso la Juventus squadra del suo cuore che lo ingaggia nell'estate del 89';dopo l'adattamento iniziale Totò come viene da tutti chiamato si impone a suon di reti contribuendo al successo bianconero in Coppa Uefa ed in Coppa Italia.
Le continue buone prestazioni non lo aiutano però ad entrare nella nazionale che sta preparando la Coppa del Mondo casalinga,e soltanto una massiccia campagna di stampa riesce a convincere Vicini a convocarlo:Nel match d'esordio contro l'Austria all'Olimpico l'Italia assedia le aquile senza riuscire a passare e cosi si tenta la carta del buon Totò che a 15' dal termine sbuca tra due lungagnoni e di testa sigla il goal vittoria:sarà quello l'avvio di un mese straordinario che lo porterà da semi sconosciuto attaccante di Serie A ad essere un'icona a livello planetario conquistando il titolo di capocannoniere.
Purtroppo la gioia è effimera perchè ricalatosi nella realtà italiana Schillaci non riesce più a segnare e dopo due stagioni davvero magre la Juventus lo cede all'Inter,ma nemmeno in maglia nerazzurra ritrova lo smalto dei bei di mondiali e cosi a nemmeno trent'anni decide di cambiare vita e di trasferirsi in Giappone dove chiuderà la carriera agonistica nel 99'.
Di lui rimarranno però per sempre nella mente gli occhi spiritati di Italia 90' in cui con i suoi goals un'intero paese sognò di poter festeggiare la vittoria nella Coppa del Mondo disputata in casa.
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