In anni in cui l'Internazionale era tale solo nel nome e nelle vittorie ma non nella maggioranza dei suoi componenti,Mario Corso ha rappresentato l'estro e la fantasia inseriti nella rigida disposizione tattica del mago Helenio Herrera;ha fatto parte dello squadrone che negli anni sessanta ha dominato in Europa e nel Mondo rappresentando un'arma tattica importante per scardinare le difese avversarie anche grazie alla sua abilità nel battere i calci piazzati.
Cresciuto in pratica nelle giovanili nerazzurre dopo essersi messo in evidenza in piccole squadre di Verona,ha trascorso tutta la fase importante e significativa della propria carriera con la maglia dell'Inter con cui è stato protagonista per sedici stagioni prima di trasferirsi al Genoa per chiudere la'attività agonistica.
Con Suarez e Mazzola ha rappresentato la vena creativa della formazione di Herrera,sempre attento a livello tattico ma anche capace di inventarsi numeri che mettevano in idfficoltà l'avversario di turno;il suo score quanto a trofeo annovera 4 scudetti,2 Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali in cui fu anche realizzatore.
Tanto è stata fulgida la carriera con la beneamata tanto è stata altalenante quella in azzurro in cui non è ami riuscito ad imporsi come sovente capita a molti calciatori;il suo tabellino conta soltanto 23 presenze condite da quattro reti,poche per un personaggio che nel calcio italiano degli anni 60' ha contato molto.
Ritiratosi dall'attività è stato per pochi mesi anche allenatore dell'Inter in sostituzione di Ilario Cstagner,ma memore anche del suo rapporto altalenante con Herrera decise che la panchina non faceva per lui.
Cresciuto in pratica nelle giovanili nerazzurre dopo essersi messo in evidenza in piccole squadre di Verona,ha trascorso tutta la fase importante e significativa della propria carriera con la maglia dell'Inter con cui è stato protagonista per sedici stagioni prima di trasferirsi al Genoa per chiudere la'attività agonistica.
Con Suarez e Mazzola ha rappresentato la vena creativa della formazione di Herrera,sempre attento a livello tattico ma anche capace di inventarsi numeri che mettevano in idfficoltà l'avversario di turno;il suo score quanto a trofeo annovera 4 scudetti,2 Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali in cui fu anche realizzatore.
Tanto è stata fulgida la carriera con la beneamata tanto è stata altalenante quella in azzurro in cui non è ami riuscito ad imporsi come sovente capita a molti calciatori;il suo tabellino conta soltanto 23 presenze condite da quattro reti,poche per un personaggio che nel calcio italiano degli anni 60' ha contato molto.
Ritiratosi dall'attività è stato per pochi mesi anche allenatore dell'Inter in sostituzione di Ilario Cstagner,ma memore anche del suo rapporto altalenante con Herrera decise che la panchina non faceva per lui.
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