martedì 12 aprile 2016

Ricardo Bochini

A noi europei il suo nome forse dice poco,ma in Argentina è un'autentica istituzione paragonato addirittura da molti a Diego Armando Maradona:Ricardo Bochini è stato la bandiera unica ed indiscussa dell'Independiente de Avellaneda,club con cui ha giocato per l'intera carriera da professionista.
Carriera che comincia nel 1971 quando un giovanissimo Bochini fa il suo esordio in quella che diventerà la squadra della sua vita;è il periodo d'oro del Diablo Rojo che domina in Sudamerica ed arriva anche a vincere la Coppa Intercontinentale anche grazie all'altro astro nascente Daniel Bertoni,ed in breve tempo di questa formazione Bochini diventa anima e cuore tanto da rifiutare nel corso della sua parabola in maglia rossa anche il trasferimento all'estero.
Personaggio schivo ed introverso,trova ad Avellaneda l'ambiente ideale nel quale esprimere se stesso,mentre ad esempio in nazionale non trova mai la continuità necessaria a divenirne una stella,limitandosi a comparsate come durante la Coppa del Mondo messicana in cui comunque con la sua esperienza aiutò il gruppo a laurearsi campione.
Il suo infinito palmares parla di 694 partite in casacca Independiente condite da 5 Libertadore,2 Coppe Intercontinentali e 4 campionati argentini,ma qui più che le cifre contano le emozioni e le sensazioni che ha trasmesso a chi lo ha visto giocare ed il fatto che per tutta la vita ha avuto a cuore solo la casacca roja,esempio quasi unico in un calcio moderno dominato dal denaro.
Il "Bocia"come viene ancor oggi chiamato da chi tifa Independiente è stato come molti che giocano nel suo ruolo tanto amato quanto discusso,ma sicuramente ha saputo interpretare più di altri l'essenza del futebol argentino,ammantato di magia ma al tempo stesso velato di una vena di nostalgia e che ha il sapore del calcio che fu.

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