domenica 6 marzo 2016

Calcio femminile:perchè in Italia non sfonda?

E' oramai da parecchi anni che si sente dire che il calcio femminile italiano è in rampa di lancio,ma gira e rigira la situazione non cambia più ditanto soffocato com'è da quello maschile.
Nonostante la presenza in passato di un'icona quale è stata Carolina Morace,ma anche la stessa Betty Vignotto ed ora Patrizia Panico qui da noi  lo si considera più un fatto di folklore che non una disciplina con tutti i crismi dell'ufficialità;la stessa federcalcio lo relega nella galassia dilettanti e lo etichetta tramite alcuni suoi dirigenti in modo poco elegante facendo scoppiare polemiche inutili invece di promuoverlo come meriterebbe.
I motivi di questa nicchia sono molteplici,dalla mancanza di strutture adeguate in primis alla carenza di sponsor di livello aggravata da questi anni di crisi che stiamo attraversando,fino come detto al fatto che viene snobbato dagli stessi addetti ai lavori,giornalisti in primis;per cambiare le cose come sempre si dovrebbe puntare forte sull'attività giovanile perchè anche da noi potrebbero nascondersi delle Mia Hamm,Marta o Birgit Prinz ma bisogna dare loro modo di mettersi in evidenza.
Qualcosa si è iniziata a fare con la nomina di Antonio Cabrini alla guida della selezione maggiore il che ha portato quantomeno un'iniziale visibilità al movimento,ma si dovrebbe cercare di coinvolgere le squadre di serie A creando delle sezioni femminili come accade all'estero specie in sudamerica oppure abbinare l'evento femminile quand'è possibile a quello maschile,in modo che quest'ultimo possa fare da traino;la cosa principale da cambiare è però la nostra mentalità,e per quella ahimè mi sa che ci vorrà molto più tempo basti guardare le sorti del paese in tutti i suoi aspetti.

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