Quella del Malines(o Mechelen per dirla alla fiamminga)è una sorta di favola che fa terribilmente a pugni col calcio moderno fatto di fatturati,contratti di sponsorizzazione e televisivi faraonici,mediaticità esasperata...
Il KV Mechelen nasce nel 1904 e per i primi 40 anni della propria storia è relegato nella mediocrità più totale fatta di qualche sporadica apparizione in prima serie e null'altro;vive il primo dei suoi due momenti d'oro quandol'Europa brucia tra le fiamme della guerra ed immediatamente dopo la fine della stessa;in quegli anni i giallorossi conquistano ben 3 titoli belgi annoverando tra le proprie fila ad esempio il forte centravanti Rik Coppens e la minuscola ala destra Victor Lemberechts dotato di un dribbling ubriacante ma anche capace di segnare goals a grappoli tanto da venir convocato nel Resto d'Europa che nel 47'affronta la Gran Bretagna.
Il momento magico termina a meta' anni 50' con la retrocessione in seconda divisione da cui i fiamminghi riemergeranno quasi 30 anni più tardi grazie al presidente John Cordier,ricco businessman che si diverte col Malines come un bambino col suo giocattolo preferito;chiama alla guida l'olandese Aad De Mos che può contare su giocatori del calibro dell'eccellente portiere Preud'homme,i difensori Albert e Clijsters,il mediano Emmers e le punte Ohana e Den Boer,non bello da vedere ma terribilmente efficace.
Dopo aver vinto la coppa nazionale il Malines inizia la sua cavalcata in Coppa delle Coppe dove giunge tra lo stupore generale in finale e li batte l'Ajax per 1-0 bissando poi il successo nella supercoppa europea a spese dei neo campioni del Psv Eindhoven;l'Europa del calcio è stupita da questa matricola che torna campione del Belgio nel 89' a quarant'anni dall'ultimo titolo,ed è questo l'ultimo lampo per i giallorossi che dopo qualche altra stagione a buon livello vengono fagocitati da un calcio che sta cambiando pelle ma che ricorda ancora la favola della cenerentola divenuta principessa.
Nessun commento:
Posta un commento