Nei giorni scorsi è salitoalla ribalta ed ha fatto molto discutere un rapporto delle forze di polizia francesi coadiuvate dal comitato organizzatore di Francia 2016 in cui si paventava come misuara estrema in caso di attachhi terroristici la possibilità di disputare alcuni incontri a porte chiuse ove ci fosse anche solo una minaccia ritenuta realistica di attacco.
Come purtroppo ben sappiamo in giorni recenti la Francia ha subito prima l'assalto alla sede del giornale satirico Charlie Hebdo e poi il 13 novembre un'atto indiscriminato contro popolazione civile tra i più gravi che la storia europea ricordi in tempo di pace;nei commenti a caldo successivi a quel maledetto venerdi si disse come ciò fosse potuto accadere,come le forze d'intelligence potessero essere cosi all'oscuro di tutto...
Sicuramente ci saranno state delle falle nel sistema di sicurezza interno,ma è altrettanto vero che è praticamente impossibile ridurre il rischio a zero se consideriamo stadi,ritiri delle squadre,luoghi turistici,eventi collaterali e quant'altro..la verità è che siamo nudi di fronte a queste minacce ed il fatto di poter disputare match a porte chiuse potrebbe si agevolare le forze di polizia,ma a che prezzo?Quello di rinunciare ad una festa di calcio e di sport,ad un momento che dovrebbe celebrare la vita ed il confronto tra popoli diversi,e non esssere causa o scusante per seminare morte.
In tutta onestà non so dire quale sia la soluzione migliore,spero soltanto che chi sarà addetto a tale gravoso compito possa avere i mezzi ed il sostegno adeguati a tale opera;certo sarà un qualcosa di molto diverso dal torneo del 84' che incoronò la Francia stellare di Le Roi Platini o dal lla Coppa del Mondo vinta sempre dai transalpini sul Brasile nel 98'.
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