A Natale pur sconfitta dalla Lazio in casa era ancora in testa al campionato e pareva poter lottare addirittura per lo scudetto o male che andasse per i posti Champions League,ora dopo due mesi e 9 punti in altrettante gare è vittima di una caduta che ha tutte le caratteristiche del crollo verticale;stiamo parlando dell'Inter che affronta stasera nuovamente la Juventus nel ritorno di Coppa Italia con un risultato finale già scritto e con una situazione anche societaria tutt'altro che limpida.
Più o meno l'anno scorso di questi tempi Mancini diceva che il finale di stagione sarebbe stato propedeutico per quella successiva e per far ambientare i nuovi arrivati che lui stesso aveva indicato,parlando addirittura di un'Inter che avrebbe dovuto lottare per lo scudetto;in estate sono arrivati 11 nuovi giocatori scelti personalmente dal tecnico di Jesi,ma in questo lasso di tempo l'allenatore marchigiano non è riuscito ne a dare un'impronta di gioco ne quello ch è ancora più grave a creare un gruppo coeso.Quella che pareva essere la forza nerazzurra,ovvero la difesa è diventata un colabrodo e l'attacco pur con il nuovo arrivato Eder fatica enormemente a trovare la via del goal anche perchè assistito da un centrocampo tutto muscoli e niente fosforo;nessuno degli uomini in media possiede la capacità tecnica unita alla visione di gioco per variare geometrie e quindi dare imprevedibilità alla manovra,anzi il più delle volte si limitano al compitino di passare il pallone al compagno più vicino.
Nelle parole del direttore sportivo Ausilio si possono forse intravedere le prime crepe nel rapporto col tecnico,che viene dalla stampa ed in parte dalla tifoseria messo sotto accusa per questo 2016 al momento deficitario;quando è stato chiamato per sostituire Mazzarri,a Mancini è stata data pressochè carta bianca anche su input dell'ex presidente Moratti,e la proprietà lo ha accontentato in tutto e per tutto sul mercato anche esponendosi parecchio con una situazione finanziaria già delicata ma i risultati non ci sono.
L'impressione è che dopo il match con la Lazio qualcosa nello spogliatoio sia successo,perchè da allora la squadra è crollata,certi giocatori sono andati in disgrazia al tecnico che da parte sua è parso sempre più nervoso forse anche per problemi personali extracampo;il Mancini allenatore pare non giudicare mai o raramente alla sua altezza i giocatori,un pò come quando vestiva maglietta e calzoncini che per certi versi non ha mai smesso dimostrandosi sempre troppo superbo.
In tutto questo la società che aveva investito molto puntando alla qualificazione alla Champions League,si trova a dover fare i conti con pronblemi di bilancio e con un presidente(Thohir)troppo lontano fisicamente e con un'ex presidente(Moratti)forse fin troppo vicino;se l'andazzo non si invertirà,il futuro di Roby è molto incerto e per far fronte ai mancati incassi la beneamata dovrà sacrificare qualche prezzo pregiato sul mercato.
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