Poche squadre si sono ritrovate puntuali all'appuntamento con la storia come la Steaua Bucarest,club nato dopo la seconda guerra mondiale su iniziativa di ufficiali della casa reale romena;di li a poco son l'avvento del comunismo il team diventò l'emanazione sportiva dell'esercito romeno,in contrapposizione alla Dinamo che invece faceva capo al ministero dell'interno.Nato come club polisportivo,ha nella sezione calcio il suo fiore all'occhiello anche se prima del 1986 pochi in Europa e nel mondo conoscono la sua storia limitata fino ad allora prevalentemente entro i patri confini,con vittorie per molto tempo confinate più nella coppa nazionale che nel campionato.
Poi una sera di maggio di metà anni 80' la squadra che nel frattempo è finita tra le grinfie del figlio del dittatore Ceausescu Nico,balza agli onori della cronaca facendo propria la Coppa dei Campioni nella finale di Siviglia contro un Barcellona che gioca praticamente in casa mentre il team romeno è seguito da uno sparuto manipolo di tifosi;al termine di un match in cui i balcanici badano più a non prenderle che a darle,sale in cattedra il semisconosciuto Helmut Duckadam che para tutti i rigori dei catalani permettendo ai suoi la vittoria con 2 centri dal dischetto diventando il primo team dell'est a vincere il massimo trofeo continentale.
Nel giro di poco tempo il portiere sparisce dalla scena e si saprà soltanto una volta cauto il regime che fu proprio il figlio del dittatore a fargli spezzare le mani perchèDuckadam si rifiutava pare di cedergli una mercedes avuta in dona per aver datto oerdere i catalani.
In anni in cui il campionato nazionale è una barzelletta con incontri pilotati dal regime,la Steaua torna ad affacciarsi in Europa nel 1989 con una nuova finale di Coppa dei Campioni;questa volta però le cose vanno decisamente peggio perchè al Camp Nou di Barcellona il nascente Milan stellare di Arrigo Sacchi surclassa il team di Bucarest per 4-0;in quegli anni vestono la maglia rossoblu campioni quali Lacatus,Bumbescu,Piturca,Ungureanu ed Hagi protagonisti anche con la nazionale romena,mentre in panchina a guidarli ci sono Anghel Iordanescu ed Emerich Jenei.
Dopo la caduta del muro di Berlino la Steaua continua ad essere protagonista in patria senza tuttavia esercitare il dominio delle decadi precedenti,mentre in Europa sporadiche sono le occasioni in cui esce dalla mediocrità per affacciarsi nel gotha del calcio continentale.
Nessun commento:
Posta un commento