Pochi sicuramente sapranno della sua esistenza sepolta dalla polvere della storia,ma Matthias Sindelar detto Papierene(Cartavelina),è stato un grandissimo giocatore anteguerra,centravanti dell'Amateure Vienna(poi Austria)e del Wunderteam austriaco degli anni 30';nato nella capitale dell'allora impero austro-ungarico nel 1903,dopo un'infanzia tribolata per la perdita del padre morto durante la Grande Guerra compiuti i ventuno anni di età si unisce agli amatori viennesi giocando come centravanti,ma lo fa in maniera originalissima risultando spesso molto più arretrato di quello che il ruolo gli imporrebbe.
Nel 1924 è il primo calciatore della storia a subire un'intervento al menisco che tuttavia non gli impedisce di salire agli onori delle cronache vestendo la maglia della nazionale,cosa che farà per 56 volte in carriera segnando 28 reti oltre a sfornare numerosi assists per i compagni sottraendosi ai marcatori avversari.
La sua storia risulta quasi struggente però per il tragico epilogo che ha avuto:quando le truppe tedesche invadono l'Austria annettendola nell'Anschluss,Sindelar rimane profondamente turbato da tutto ciò essendo lui di origini ebraiche oltretutto e questa sarà la ragione della sua triste scomparsa,rifiutandosi di approvare e sottomettersi alla nuova situazione venutasi a creare.
Dopo aver giocato il giorno di Santo Stefano del 1938 a Berlino contro l'Hertha apponendo tra l'altro la sua firma al goal del pareggio,torna a Vienna e neanche un mese dopo si suicida assieme alla sua compagna aprendo i rubinetti del gas di casa;la notizia della sua scomparsa non lascia indifferenti ne l'Austria ne il resto del mondo sportivo tanto che giungono circa 15000 telegrammi di condoglianze e qualche anno dopo lo stesso comune di Vienna farà apporre una targa con il suo nome la dove prima c'era la Laaer Strasse
perchè con lui è morta una parte del paese,forse quella più romantica.
Nel 1924 è il primo calciatore della storia a subire un'intervento al menisco che tuttavia non gli impedisce di salire agli onori delle cronache vestendo la maglia della nazionale,cosa che farà per 56 volte in carriera segnando 28 reti oltre a sfornare numerosi assists per i compagni sottraendosi ai marcatori avversari.
La sua storia risulta quasi struggente però per il tragico epilogo che ha avuto:quando le truppe tedesche invadono l'Austria annettendola nell'Anschluss,Sindelar rimane profondamente turbato da tutto ciò essendo lui di origini ebraiche oltretutto e questa sarà la ragione della sua triste scomparsa,rifiutandosi di approvare e sottomettersi alla nuova situazione venutasi a creare.
Dopo aver giocato il giorno di Santo Stefano del 1938 a Berlino contro l'Hertha apponendo tra l'altro la sua firma al goal del pareggio,torna a Vienna e neanche un mese dopo si suicida assieme alla sua compagna aprendo i rubinetti del gas di casa;la notizia della sua scomparsa non lascia indifferenti ne l'Austria ne il resto del mondo sportivo tanto che giungono circa 15000 telegrammi di condoglianze e qualche anno dopo lo stesso comune di Vienna farà apporre una targa con il suo nome la dove prima c'era la Laaer Strasse
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