E' ricordato come l'uomo di Spagna 82', condottiero conla celebre pipa di una nazionale indimenticabile che in un cammino irripetibile ha travolto tutte le avversarie sulla strada verso la Coppa del Mondo;Enzo Bearzot prima che CT era stato anche un eccellente mediano tutto corsa e polmoni che aveva militato anche nell'Inter e nel Torino oltre ad aver vestito l'azzurro in una occasione.
Ritiratosi ha iniziato ad allenare nel settore giovanile del Torino prima di essere anche vice della prima squadra e fare poi un'esperienza anche alla guida del Prato;entrato nei quadri federali come responsabile dell'Under 23 è stato l'allenatore in seconda di Valcareggi a Messico 70' ed a Germania 74' prima di assumere in prima persona la guida degli azzurri con Bernardini direttore tecnico.
Affrancatosi dall'ex allenatore della Fiorentina nel 77' organizza dapprima la spedizione in Argentina dove una giovane Italia incanta per il gioco spumeggiante e l'armonia tra i calciatori venendo forse immeritatamente eliminata prima dell'atto finale,e poi guida quella che ancor'oggi è da molti considerata La Nazionale.
Basata sul blocco Juve specie in difesa,la squadra del 82' arriva in Spagna tra mille polemiche per il silenzio stampa e con ancora addosso le scorie del calcioscommesse di due anni prima in cui tra l'altro era rimasto coinvolto Paolo Rossi che proprio lo stesso Bearzot vuole fortissimamente contro tutto e tutti;dopo una partenza a rilento in cui si rischia l'eliminazione scampata solo grazie al pareggio con il Camerun,la formazione italiana ingrana la quarta e da li in poi non ce n'è più per nessuno battendoArgentina,Brasile in uno storico match,Polonia e Germania Ovest in finale laureandosi campione del mondo dopo 44 anni.
Oltre alla conoscenza tecnica a Bearzot da tutti è sempre stata riconosciuta la grande umanità nei rapporti con i calciatori,ed il giorno dell'estremo saluto sono stati proprio i suoi ragazzi di Spagna 82' a portarlo a spalla per l'ultimo viaggio...ma a noi piace ricordarlo sorridente con la pipa.
Ritiratosi ha iniziato ad allenare nel settore giovanile del Torino prima di essere anche vice della prima squadra e fare poi un'esperienza anche alla guida del Prato;entrato nei quadri federali come responsabile dell'Under 23 è stato l'allenatore in seconda di Valcareggi a Messico 70' ed a Germania 74' prima di assumere in prima persona la guida degli azzurri con Bernardini direttore tecnico.
Affrancatosi dall'ex allenatore della Fiorentina nel 77' organizza dapprima la spedizione in Argentina dove una giovane Italia incanta per il gioco spumeggiante e l'armonia tra i calciatori venendo forse immeritatamente eliminata prima dell'atto finale,e poi guida quella che ancor'oggi è da molti considerata La Nazionale.
Basata sul blocco Juve specie in difesa,la squadra del 82' arriva in Spagna tra mille polemiche per il silenzio stampa e con ancora addosso le scorie del calcioscommesse di due anni prima in cui tra l'altro era rimasto coinvolto Paolo Rossi che proprio lo stesso Bearzot vuole fortissimamente contro tutto e tutti;dopo una partenza a rilento in cui si rischia l'eliminazione scampata solo grazie al pareggio con il Camerun,la formazione italiana ingrana la quarta e da li in poi non ce n'è più per nessuno battendoArgentina,Brasile in uno storico match,Polonia e Germania Ovest in finale laureandosi campione del mondo dopo 44 anni.
Oltre alla conoscenza tecnica a Bearzot da tutti è sempre stata riconosciuta la grande umanità nei rapporti con i calciatori,ed il giorno dell'estremo saluto sono stati proprio i suoi ragazzi di Spagna 82' a portarlo a spalla per l'ultimo viaggio...ma a noi piace ricordarlo sorridente con la pipa.
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