Quando giocava era soprannominato"cinghialone"per via della possente stazza muscolare che possedeva,stazza che è stata un punto di forza ma che a lungo andare gli ha procurato molti infortuni compromettendo la continuità ad alto livello delle sue prestazioni;Angelo Peruzzi si può tranquillamente annoverare tra i migliori portieri italiani di sempre,con una parabola agonistica che lo ha portato a vincere una Coppa del Mondo senza peraltro giocare all'età di 36 anni.
Cresciuto nel sempre florido vivaio romanista,viene mandato a fare esperienza al Verona prima di rientrare alla casa base dove diviene titolare nella stagione post Italia 90';un mai del tutto chiarito caso di positività per aver assunto un farmaco destinato al controllo del peso,lo porta alla squalifica per un'anno;tornato abile ed arruolato passa alla Juventus dove rimarrà per tutti gli anni 90'sostituendo Stefano Tacconi ed essendo uno dei pilastri dell'era Lippi,soprattutto in occasione della vittoriosa finale di Champions League vinta ai rigori sull'Ajax.
In bianconero conquista trofei in serie risultando molte volte protagonista con parate spettacolari ed interventi al limite dell'impossibile nonostante una statura tutt'altro che da gigante;questo rendimento lo porta anche ad essere titolare della nazionale azzurra in più occasioni senza tuttavia riuscire mai ad instaurare un vero regno a causa dei sopracitati guai muscolari.
Chiusa la decennale esperienza juventina passa per una sola stagione all'Inter seguendo il suo tecnico Marcello Lippi,ma dodpo dodici mesi fa nuovamente le valigie per tornare a Roma questa volta sponda Lazio dove rimane per sette anni fino al termine della sua carriera agonistica avvenuta nel 2007;in biancoceleste continua a mantenersi su elevati standard ma oramai il posto in nazionale è di Buffon,e per cinque stagioni le parti si dicono addio.Tornerà da riserva in occasione degli europei 2004 e soprattutto della vittoriosa Coppa del Mondo 2006 che suggella un percorso agonistico da vero numero 1.
Cresciuto nel sempre florido vivaio romanista,viene mandato a fare esperienza al Verona prima di rientrare alla casa base dove diviene titolare nella stagione post Italia 90';un mai del tutto chiarito caso di positività per aver assunto un farmaco destinato al controllo del peso,lo porta alla squalifica per un'anno;tornato abile ed arruolato passa alla Juventus dove rimarrà per tutti gli anni 90'sostituendo Stefano Tacconi ed essendo uno dei pilastri dell'era Lippi,soprattutto in occasione della vittoriosa finale di Champions League vinta ai rigori sull'Ajax.
In bianconero conquista trofei in serie risultando molte volte protagonista con parate spettacolari ed interventi al limite dell'impossibile nonostante una statura tutt'altro che da gigante;questo rendimento lo porta anche ad essere titolare della nazionale azzurra in più occasioni senza tuttavia riuscire mai ad instaurare un vero regno a causa dei sopracitati guai muscolari.
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