giovedì 12 maggio 2016

L'Italia tira ancora

Chiamato a metà stagione per risollevare lo Swansea da una situazione di classifica preoccupante,Francesco Guidolin ha raggiunto una tranquilla salvezza con largo anticipo ed il club gallese impegnato in Premier League ha pensato bene di ricompensare il tecnico veneto con un prolungamento di contratto fino al 2018.
E' questa l'ennesima dimostrazione semmai ce ne fosse stato bisogno,che mentre il calcio italiano arranca e la qualità dei giocatori non è minimamente paragonabile a quella del passato,gli allenatori di scuola nostrana continuano ad essere apprezzati ad ogni latitudine si trovino a lavorare.
Tantissimi sono gli esempi al riguardo perche' oltre allo stesso Guidolin troviamo Conte come nuovo tecnico del Chelsea,Carlo Ancelotti chiamato a Monaco per il dopo Guardiola,Claudio Ranieri fresco campione d'Inghilterra con il Leicester senza dimenticare nel recente passato Spalletti allo Zenit,maestro Trapattoni voluto da mezza Europa,Fabio Capello in Russia e via dicendo;insomma ingaggiare un'allenatore italiano all'estero va ancora di moda nonostante tutto.
Parlare di moda però è profondamente sbagliato,perchè è indubbio il fatto che un tecnico formatosi nella Serie A italiana ha una competenza a livello tattico che poche altre scuole possono annoverare:per chi bada principalmente ai risultati non può dunque esserci scelta migliore che affidarsi  a chi esce dalla scuola di Coverciano.
Diverso è il discorso per chi invece oltre al lato pratico guarda anche a quello estetico,e qui la cosa si fa più complicata perchè da sempre il nostro calcio si bassa più sul pragmatismo che sull'estetica,ed è per questo che all'estero passiamo storicamente per difensivisti prova ne sia il fatto che Capello è stato mandato via dal Real dopo due titoli vinti perchè non soddisfava il palato degli esigenti madridisti.
In conclusione se vuoi vincere senza tanti fronzoli scegli italiano,ma se sei un'amante dell'estetica tieniti alla larga...

Nessun commento:

Posta un commento