Sono passati ben 31 anni da quel maledetto,tragico e nefasto giorno di maggio del 1985 ma la memoria non può non può non tornare li anche dopo ogni vittoria,tornare a chi incolpevole ha lasciato la vita sulle fatiscenti tribune di uno stadio di calcio ove si era recato per assistere al match più importante che la propria squadra del cuore possa giocare,la Finale di Coppa dei Campioni.
In quel 29 maggio del 1985 alle ore 19.30 si consumò una tragedia sportiva ed umana che avrebbe segnato indelebilmente la storia del calcio europeo e mondiale:sotto la carica selvaggia ed assassina degli hooligans del Liverpool tutti i tifosi che assiepavano la famigerata curva Z del Heysel cercarono in ogni modo di trovare una via di fuga,venendo persino ostacolati nel loro tentativo dall'impreparata ed inefficiente polizia belga che solo in unsecondo momento si attivò per bloccare coloro i quali scatenarono l'inferno.
Come tutti sappiamo la partita si giocò ugualmente su pressione dell'Uefa e delle autorità locali per paura di nuovi assalti degli incontrollati inglesi;sul campo c'erano però 39 anime che non avrebbero potuto mai più gioire,ed oltre 600 erano i feriti di vario livello;a nulla servi la richiesta della Juventus di non disputare l'incontro,preceduta dall'appello di Steve Nicol e Gaetano Scirea a mantenere la calma per evitare ulteriori disordini.
Anni dopo il processo di fatto non portò in galera nè chi materialmente aveva compiuto la strage nè chi ne era responsabile in quanto organizzatore ed addetto alla sicurezza;un crimine che restò dunque impunito ma che portò il govrno britannico,anche se tardivamente ad attuare misure e promulgare leggi che avrebbero in buona parte stroncato il fenomeno degli hooligans che in patria non avrebbero avuto più nessuno spazio di manovra.
Non cosi fu all'estero dove continuarono a compiere scorribande ogni qualvolta le forze dell'ordine lasciarono loro margine per muoversi,nonostante le squadre di clubs fossero state espulse per cinque anni dalle competizioni europee(con l'aggravio di ulteriori tre per il Liverpool poi ridotte ad una);soltanto la polizia italiana durante la Coppa del Mondo del 90' riusci a frenarne la cieca violenza che aveva sconvolto il football internazionale negli anni precedenti.
Nei miei occhi di bambino di nove anni le scene che passarono in telecvisione in quella tragica serata rimangono indelebili,presenti nel ricordare a me e a tutti che lo sport deve essere vita, amicizia e divertimento e non causa di sofferenza e morte.
In quel 29 maggio del 1985 alle ore 19.30 si consumò una tragedia sportiva ed umana che avrebbe segnato indelebilmente la storia del calcio europeo e mondiale:sotto la carica selvaggia ed assassina degli hooligans del Liverpool tutti i tifosi che assiepavano la famigerata curva Z del Heysel cercarono in ogni modo di trovare una via di fuga,venendo persino ostacolati nel loro tentativo dall'impreparata ed inefficiente polizia belga che solo in unsecondo momento si attivò per bloccare coloro i quali scatenarono l'inferno.
Come tutti sappiamo la partita si giocò ugualmente su pressione dell'Uefa e delle autorità locali per paura di nuovi assalti degli incontrollati inglesi;sul campo c'erano però 39 anime che non avrebbero potuto mai più gioire,ed oltre 600 erano i feriti di vario livello;a nulla servi la richiesta della Juventus di non disputare l'incontro,preceduta dall'appello di Steve Nicol e Gaetano Scirea a mantenere la calma per evitare ulteriori disordini.
Anni dopo il processo di fatto non portò in galera nè chi materialmente aveva compiuto la strage nè chi ne era responsabile in quanto organizzatore ed addetto alla sicurezza;un crimine che restò dunque impunito ma che portò il govrno britannico,anche se tardivamente ad attuare misure e promulgare leggi che avrebbero in buona parte stroncato il fenomeno degli hooligans che in patria non avrebbero avuto più nessuno spazio di manovra.
Non cosi fu all'estero dove continuarono a compiere scorribande ogni qualvolta le forze dell'ordine lasciarono loro margine per muoversi,nonostante le squadre di clubs fossero state espulse per cinque anni dalle competizioni europee(con l'aggravio di ulteriori tre per il Liverpool poi ridotte ad una);soltanto la polizia italiana durante la Coppa del Mondo del 90' riusci a frenarne la cieca violenza che aveva sconvolto il football internazionale negli anni precedenti.
Nei miei occhi di bambino di nove anni le scene che passarono in telecvisione in quella tragica serata rimangono indelebili,presenti nel ricordare a me e a tutti che lo sport deve essere vita, amicizia e divertimento e non causa di sofferenza e morte.
Nessun commento:
Posta un commento