Negli anni 30' ci aiutarono a vincere due Coppe del Mondo,poi ci fu la guerra ed il loro impiego scemò;ritornarono in auge tra gli anni 50' e 60' con giocatori di classe come Sivori,Altafini, Angelillo ma la debacle di Cile 62' li vide finire sul banco degli imputati e per loro nella nazionale italiana non ci fu più posto per quasi quarant'anni fino all'impiego di Camoranesi nella Coppa del Mondo di Germania 2006.
Stiamo parlando degli oriundi o dei naturalizzati che in epoche e modi diversi hanno attraversato il nostro movimento calcistico fra luci ed ombre,esaltati quando le cose sono andate bene e messi alla berlina quando le cose non hanno funzionato anche per colpe non loro;parliamo però sempre e comunque di giocatori di alto livello che hanno avuto carriere di rilievo nel campionato italiano.
Da quando Cesare Prandelli assunse la guida degli azzurri il fenomeno riprese in maniera cospicua,vuoi per un fatto di essere politicamente corretti stando al passo con un mondo che cambia(anche se non in meglio...),vuoi per il fatto che il vivaio italiano sta vivendo forse la più grave crisi della propria storia fatto sta che da allora in nazionalee è arrivato veramente di tutto.Con la gestione passata nelle mani di Antonio Conte il fenomeno è però esploso in maniera francamente indecorosa perchè chi è stato chiamato a vestire l'azzurro sinceramente non era degno di tale onore,tralasciando l'aspetto che comunque in nazionale dovrebbero giocare giocatori italiani nati in Italia...
La smania di successo e di protagonismo di cui a volte soffre Conte lo hanno portato a convocare Eder,Vazquez,Motta,Paletta,Jorginho e fors'anche Gomez dell'Atalanta;mi rifiuto di pensare che questi giocatori siano migliori di tanti italiani magari intruppati in qualche formazione di serie B,ed il punto è proprio qui:il calcio italiano per rinascere deve puntare sul proprio vivaio da sempre florido di talenti e non copiare altre discipline come il rugby che per la foga di agguantare le prime del mondo manda in campo australiani,neozelandesi o sudafricani di terza o quarta scelta...stessa cosa che sta facendo l'Italia del calcio segnando la propria fine.
Stiamo parlando degli oriundi o dei naturalizzati che in epoche e modi diversi hanno attraversato il nostro movimento calcistico fra luci ed ombre,esaltati quando le cose sono andate bene e messi alla berlina quando le cose non hanno funzionato anche per colpe non loro;parliamo però sempre e comunque di giocatori di alto livello che hanno avuto carriere di rilievo nel campionato italiano.
Da quando Cesare Prandelli assunse la guida degli azzurri il fenomeno riprese in maniera cospicua,vuoi per un fatto di essere politicamente corretti stando al passo con un mondo che cambia(anche se non in meglio...),vuoi per il fatto che il vivaio italiano sta vivendo forse la più grave crisi della propria storia fatto sta che da allora in nazionalee è arrivato veramente di tutto.Con la gestione passata nelle mani di Antonio Conte il fenomeno è però esploso in maniera francamente indecorosa perchè chi è stato chiamato a vestire l'azzurro sinceramente non era degno di tale onore,tralasciando l'aspetto che comunque in nazionale dovrebbero giocare giocatori italiani nati in Italia...
La smania di successo e di protagonismo di cui a volte soffre Conte lo hanno portato a convocare Eder,Vazquez,Motta,Paletta,Jorginho e fors'anche Gomez dell'Atalanta;mi rifiuto di pensare che questi giocatori siano migliori di tanti italiani magari intruppati in qualche formazione di serie B,ed il punto è proprio qui:il calcio italiano per rinascere deve puntare sul proprio vivaio da sempre florido di talenti e non copiare altre discipline come il rugby che per la foga di agguantare le prime del mondo manda in campo australiani,neozelandesi o sudafricani di terza o quarta scelta...stessa cosa che sta facendo l'Italia del calcio segnando la propria fine.
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