Per tre lustri ha rappresentato forse meglio di chiunque altro la grinta,la forza e l'orgoglio di essere la Juve:Giuseppe Furino non è stato uno di quei giocatori che fanno innamorare gli esteti,gli appassionati dal palato fine ma ha incarnato il tipico mediano tignoso,sempre su ogni pallone,inesauribile motorino che ci mette l'anima ed è adorato dai tifosi.
Nativo di Palermo tornò alla Juve da cui proveniva dopo trascurabili esperienze in altre realtà minori e pian piano diviene prima titolare e poi capitano di una squadra negli anni 70' tutta italiana;in lui si riconoscono molti meridionali costretti ad emigrare al nord in cerca di fortuna e lui in campo no li delude mai,arrivando al termine della sua parabola bianconera a poter annoverare 8 scudetti tutti vinti coi colori di madama
.
Complesso e per certi versi inspiegabile è stato invece il suo rapporto con la nazionale dove può vantare in tutto solamente 3 presenze:sintomatico il fatto che ad Argentina 78' vengano convocati 9 juventini ma di lui non ci sia traccia;eppure giocò qualche minuto a Messico 70' in sostituzione di Domenghini facendo presagire un futuro che poi non si concretizzò.
La sua nazionale fu comunque la Juventus con cui calcò i campo fino al 1984 anno del suo ritiro,riuscendo a vincere anche la Coppa delle Coppe dopo aver sollevato al cielo quella Uefa conquistata dopo due durissime battaglie contro l'Athletic Bilbao nel 1977;proprio l'estate prima aveva ereditato da un'altro siciliano come Pietro Anastasi la fascia di capitano che vestirà per le successive otto stagioni.
Dopo la chiususra dell'attività rimane nell'orbita bianconera con incarichi riguardanti il settore giovanile affidatigli dall'allora presidente Giampiero Boniperti.
Nativo di Palermo tornò alla Juve da cui proveniva dopo trascurabili esperienze in altre realtà minori e pian piano diviene prima titolare e poi capitano di una squadra negli anni 70' tutta italiana;in lui si riconoscono molti meridionali costretti ad emigrare al nord in cerca di fortuna e lui in campo no li delude mai,arrivando al termine della sua parabola bianconera a poter annoverare 8 scudetti tutti vinti coi colori di madama
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Complesso e per certi versi inspiegabile è stato invece il suo rapporto con la nazionale dove può vantare in tutto solamente 3 presenze:sintomatico il fatto che ad Argentina 78' vengano convocati 9 juventini ma di lui non ci sia traccia;eppure giocò qualche minuto a Messico 70' in sostituzione di Domenghini facendo presagire un futuro che poi non si concretizzò.
Dopo la chiususra dell'attività rimane nell'orbita bianconera con incarichi riguardanti il settore giovanile affidatigli dall'allora presidente Giampiero Boniperti.
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