martedì 17 maggio 2016

Roberto Donadoni

Ha fatto parte di una delle squadre più forti della storia,attore protagonista di un centrocampo in cui classe e potenza si combinavano in un mix esplosivo;Roberto Donadoni coi suoi capelli riccioluti volava sulla fascia destra del campo ma all'occorrenza sapeva anche reinventarsi suggeritore di qualità per le punte.
Nato calcisticamente nell'Atalanta,si mette in luce nell'Under 21 di Vicini che diverrà poi la base della nazionale maggiore una volta che il tecnico romagnolo farà il grande salto;in un Milan che deve ricostruirsi dopo il nefasto periodo Farina,Donadoni è uno dei primi colpi di mercato messi a segno dal neo presidente rossonero Silvio Berlusconi.
Con i diavoli è protagonista di tutta l'epopea d'oro,prima con Sacchi e poi con Capello rimanendo un punto fermo dello scacchiere milanese per circa un decennio;nella sua bacheca finiscono Coppe dei Campioni,Intercontinentali,Supercoppe,Scudetti e trofei di ogni genere;dotato di dribbling,scatto e resistente alla velocità da alla sua squadra quei cambi di ritmo che risultano devastanti per le difese avversarie.
Con la nazionale azzurra vive due Coppe del Mondo arrivando a giocare semifinali e finale senza però poter alzare la coppa,mentre a livello continentale partecipa a due edizioni degli europei:ma se con Vicini è più libero di svariare e può tentare sovente l'azione personale,con l'arrivo di Sacchi viene imbrigliato nei rigidi schemi del profeta di Fusignano.
Chiuderà la carriera agonistica nel 2000 dopo aver tentato l'avventura statunitense coi Metrostars ed essere tornato una seconda volta in rossonero vincendo l'ennesimo scudetto;intrapresa la via della panchina,gli viene affidata troppo in fretta quella della nazionale bruciandone di fatto l'ascesa:da allora per lui solo formazioni di medio bassa classifica senza ambizioni.

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