Repubblica Ceca vent'anni dopo:potrebbe essere questo il titolo di un film che avesse come protagonista il paese dell'est Europa che esattamente nel 1996 stupiva il continente giungendo fino alla finale persa poi contro la Germania di Bertie Vogts;molte cose sono cambiate da allora e sicuramente la squadra attuale non ha le potenzialità di quella che poteva annoverare tra le sue fila Nedved,Poborsky ed Hapal solo per citare alcuni nomi.
Quella attuale è una formazione che si affida al collettivo senza la possibilità di annoverare grossi campioni cui affidarsi nei momenti difficili di una partita:l'obiettivo principale è il passaggio del turno in una competizione con cui stranamente i cechi hanno sempre avuto una certa confidenza, più che non con la Coppa del Mondo cui non si sono a volte qualificati pur in momenti buoni per il loro movimento calcistico.
La difesa dei pali non può non essere demandata Petr Cech,monumento nazionale forse all'ultimo grande appuntamento in carriera con i colori della propria patria;non sarà più quello degli anni d'oro ma averlo è comunque una garanzia.Davanti a lui agirà una difesa di certo non granitica negli elementi che la compongono,di scarso livello internazionale quanto a qualità tecnica ma che messa assieme può riuscire a non sfigurare di fronte ad avversarie più quotate.
La linea di centrocampo dovrà soprattutto dare sostanza mancando elementi in grado di accendere la fantasia dei tifosi;il ripescaggio in extremis di Rosicky appare più un'operazione nostalgica che non una mossa in grado di dare un'effettivo contributo al collettivo.Il solo Plasil appare elemento capace di poter dare esperienza nei momenti determinanti,ma di sicuro non sposta gli equilibri in campo.
Davanti spazioalla coppia Necid-Lafata,entrambi talenti che però non sono mai riusciti a fare quel salto di qualità che ci si aspettava da loro visto che entrambi sono fuori dal giro del calcio che conta.
Piazzamento finale:Ottavi di finale
Formazione base:Cech,Sivok,Kadlec,Plasil,Suchy,Limbersky,Kolar,Sural,Necid,Lafata,Pavelka.
Quella attuale è una formazione che si affida al collettivo senza la possibilità di annoverare grossi campioni cui affidarsi nei momenti difficili di una partita:l'obiettivo principale è il passaggio del turno in una competizione con cui stranamente i cechi hanno sempre avuto una certa confidenza, più che non con la Coppa del Mondo cui non si sono a volte qualificati pur in momenti buoni per il loro movimento calcistico.
La difesa dei pali non può non essere demandata Petr Cech,monumento nazionale forse all'ultimo grande appuntamento in carriera con i colori della propria patria;non sarà più quello degli anni d'oro ma averlo è comunque una garanzia.Davanti a lui agirà una difesa di certo non granitica negli elementi che la compongono,di scarso livello internazionale quanto a qualità tecnica ma che messa assieme può riuscire a non sfigurare di fronte ad avversarie più quotate.
La linea di centrocampo dovrà soprattutto dare sostanza mancando elementi in grado di accendere la fantasia dei tifosi;il ripescaggio in extremis di Rosicky appare più un'operazione nostalgica che non una mossa in grado di dare un'effettivo contributo al collettivo.Il solo Plasil appare elemento capace di poter dare esperienza nei momenti determinanti,ma di sicuro non sposta gli equilibri in campo.
Davanti spazioalla coppia Necid-Lafata,entrambi talenti che però non sono mai riusciti a fare quel salto di qualità che ci si aspettava da loro visto che entrambi sono fuori dal giro del calcio che conta.
Piazzamento finale:Ottavi di finale
Formazione base:Cech,Sivok,Kadlec,Plasil,Suchy,Limbersky,Kolar,Sural,Necid,Lafata,Pavelka.
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