Molto prima di Fabrizio Ravanelli un'altro giocatore della Juventus fu chiamato "penna bianca"per via della chioma che già in giovane età aveva iniziato a diventare albina:Roberto Bettega ha rappresentato per i bianconeri torinesi un'autentica bandiera che ha seguito quella di Giampiero Boniperti e preceduto quella di Alessandro Del Piero.
Cresciuto nel vivaio della Juventus,dopo una stagione passata in prestito al Varese,rientra alla casa madre nel 1970 e diventa subito titolare per la prima delle sue tredici stagioni trascorse in bianconero;è l'unico torinese della società in un momento in cui arriva una nidiata di giovani calciatori dal mezzogiorno d'Italia,bacino tradizionalmente fedele al club degli Agnelli.
Nel corso di quasi tre lustri ha modo di sfruttare le sue caratteristiche di attaccante forte fisicamente ma anche dotato di buonissima tecnica individuale,oltre che di eccellente colpitore di testa,per aiutare le zebre a portare in bacheca ben sette scudetti oltre ad una Coppa Uefa e a due coppe Italia:attorno alla sua figura vengono sempre assemblate squadre competitive che sovente costituiscono anche l'ossatura della nazionale italiana,come ad esempio ad Argentina 78' dove Bettega è titolare fisso di una formazione azzurra che regala emozioni e bel gioco.
La carriera con la maglia dell'Italia riserva a Bettega gioie ed amarezze,dato che alla Coppa del Mondo vissuta da protagonista,fa da contraltare quella saltata a Spagna 82' a causa di un grave infortunio subito nell'autunno precedente in Coppa dei Campioni;è comunque nelle relativamente poche presenze accumulate uno dei maggiori cannonieri della storia azzurra con 19 reti.
In maglia bianconera chiude in maniera amara con la sconfitta subita ad Atene contro l'Amburgo in finale di Coppa dei Campioni nel 1983;l'ultima stagoione agonistica la gioca in Canada ai Toronto Blizzard nella Nasl nordamericana.
Rientrato in patria,è apprezzato opinionista sportivo per molti anni prima di venire richiamato da Umberto Agnelli alla guida della Juventus assieme a Giraudo e Moggi;da cosi vita alla famosa triade che per un decennio miete successi in Italia ed Europa prima di veniretravolta dallo scandalo mai chiarito di calciopoli.
Bettega non è coinvolto direttamente nella vicenda,ma nel giugno 2007 si dimette da tutti gli incarichi in società:farà un breve ritorno nel 2010 prima di abbandonare definitivamente i colori bianconeri.
Cresciuto nel vivaio della Juventus,dopo una stagione passata in prestito al Varese,rientra alla casa madre nel 1970 e diventa subito titolare per la prima delle sue tredici stagioni trascorse in bianconero;è l'unico torinese della società in un momento in cui arriva una nidiata di giovani calciatori dal mezzogiorno d'Italia,bacino tradizionalmente fedele al club degli Agnelli.
Nel corso di quasi tre lustri ha modo di sfruttare le sue caratteristiche di attaccante forte fisicamente ma anche dotato di buonissima tecnica individuale,oltre che di eccellente colpitore di testa,per aiutare le zebre a portare in bacheca ben sette scudetti oltre ad una Coppa Uefa e a due coppe Italia:attorno alla sua figura vengono sempre assemblate squadre competitive che sovente costituiscono anche l'ossatura della nazionale italiana,come ad esempio ad Argentina 78' dove Bettega è titolare fisso di una formazione azzurra che regala emozioni e bel gioco.
La carriera con la maglia dell'Italia riserva a Bettega gioie ed amarezze,dato che alla Coppa del Mondo vissuta da protagonista,fa da contraltare quella saltata a Spagna 82' a causa di un grave infortunio subito nell'autunno precedente in Coppa dei Campioni;è comunque nelle relativamente poche presenze accumulate uno dei maggiori cannonieri della storia azzurra con 19 reti.
In maglia bianconera chiude in maniera amara con la sconfitta subita ad Atene contro l'Amburgo in finale di Coppa dei Campioni nel 1983;l'ultima stagoione agonistica la gioca in Canada ai Toronto Blizzard nella Nasl nordamericana.
Rientrato in patria,è apprezzato opinionista sportivo per molti anni prima di venire richiamato da Umberto Agnelli alla guida della Juventus assieme a Giraudo e Moggi;da cosi vita alla famosa triade che per un decennio miete successi in Italia ed Europa prima di veniretravolta dallo scandalo mai chiarito di calciopoli.
Bettega non è coinvolto direttamente nella vicenda,ma nel giugno 2007 si dimette da tutti gli incarichi in società:farà un breve ritorno nel 2010 prima di abbandonare definitivamente i colori bianconeri.
Nessun commento:
Posta un commento