Ci sono maghi che fanno sparire cose e persone, poi c'era il mago che faceva vincere le sue squadre,in particolare che faceva vincere l'inter degli anni 60':Helenio Herrera ha rivoluzionato in qualche maniera la figura dell'allenatore in Italia,portando una capacità nelle pubbliche relazioni con l'ambiente fino ad allora sconosciuta.
Argentino di nascita ha però trascorso la maggior parte della sua carriera da giocatore in squadre francesi di medio basso livello,iniziando proprio nella terra dell'esagono la carriera di allenatore che lo porterà a guidare per un breve periodo anche la selezione nazionale transalpina appena finita la seconda guerra mondiale;conclusa quell'esperienza si trasferisce poi in Spagna dove alla guida dell'Atletico Madrid centra due vittorie nella Liga spagnola.
Nel suo periodo iberico guida numerose formazioni tra cui anche il Barcellona,non prima di una breve puntata portoghese nel Belenenses;al timone dei catalani è chiamato nell'improbo compito di tenere testa al eal Madrid stellare di quegli anni,ma porta in bacheca comunque 4 trofei tra cui una Coppa delle Fiere.
La vera svolta avviene però nel 60' quando Angelo Moratti lo chiama a guidare la sua Inter:ne nasce un binomio unico ed indissolubile che segnerà indelebilmente la storia stessa del calcio italiano;facendo leva su di un carisma fuori dal comune ed essendo rigido nell'applicazione della tattica come nel gestire i suoi uomini fuori dal campo,Herrera porterà i nerazzurri a vincere 2 Coppe dei Campioni,2 Coppe Intercontinentali e 3 scudetti facendo entrare quella formazione di diritto nella storia del football.
Accusato da taluni di usare una tattica troppo attendistica,il famoso catenaccio,nel corso della sua lunga esperienza in panchina sarà anche selezionatore seppur per pochi mesi dell'Italia dopo esserlo stato anche della Spagna.
Chiusa la carriera sarà ospite fisso in alcune trasmissioni televisive ritirandosi poi a vita privata in quel di Venezia.
Argentino di nascita ha però trascorso la maggior parte della sua carriera da giocatore in squadre francesi di medio basso livello,iniziando proprio nella terra dell'esagono la carriera di allenatore che lo porterà a guidare per un breve periodo anche la selezione nazionale transalpina appena finita la seconda guerra mondiale;conclusa quell'esperienza si trasferisce poi in Spagna dove alla guida dell'Atletico Madrid centra due vittorie nella Liga spagnola.
Nel suo periodo iberico guida numerose formazioni tra cui anche il Barcellona,non prima di una breve puntata portoghese nel Belenenses;al timone dei catalani è chiamato nell'improbo compito di tenere testa al eal Madrid stellare di quegli anni,ma porta in bacheca comunque 4 trofei tra cui una Coppa delle Fiere.
La vera svolta avviene però nel 60' quando Angelo Moratti lo chiama a guidare la sua Inter:ne nasce un binomio unico ed indissolubile che segnerà indelebilmente la storia stessa del calcio italiano;facendo leva su di un carisma fuori dal comune ed essendo rigido nell'applicazione della tattica come nel gestire i suoi uomini fuori dal campo,Herrera porterà i nerazzurri a vincere 2 Coppe dei Campioni,2 Coppe Intercontinentali e 3 scudetti facendo entrare quella formazione di diritto nella storia del football.
Accusato da taluni di usare una tattica troppo attendistica,il famoso catenaccio,nel corso della sua lunga esperienza in panchina sarà anche selezionatore seppur per pochi mesi dell'Italia dopo esserlo stato anche della Spagna.
Chiusa la carriera sarà ospite fisso in alcune trasmissioni televisive ritirandosi poi a vita privata in quel di Venezia.
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